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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 14766 del 26 giugno 2007
«La condotta penalmente rilevante, tenuta dall'amministratore di una persona giuridica nell'esercizio delle proprie funzioni, è di per sé idonea a legittimare la domanda di risarcimento del danno non patrimoniale ed all'immagine proposta dall'ente,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3546 del 23 febbraio 2004
«Il termine per richiedere la separazione dei beni del defunto da quelli dell'erede, a norma dell'art. 516 c.c., è un termine di decadenza — e come tale di natura perentoria — della durata di tre mesi, che inizia a decorrere dal momento...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2394 del 10 agosto 1974
«Diversamente dalla revocatoria, l'impugnazione della rinunzia da parte del debitore ad un'eredità di cui all'art. 524 c.c. non mira a rendere inefficace un atto di disposizione del patrimonio del debitore, che abbia ridotto la garanzia generica...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1134 del 24 febbraio 1982
«L'attribuzione patrimoniale di un quadro ad una parrocchia, perché sia destinato alla contemplazione dei fedeli nella chiesa, non costituisce datio ob causam (contratto innominato del genere do ut facias in cui l' accipiens si impegna a...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3081 del 5 ottobre 1994
«Tuttavia, mentre per l'inibitoria è sufficiente che l'attore dimostri, oltre all'uso illegittimo del proprio nome, la possibilità che da ciò gli derivi pregiudizio — il quale può essere, quindi, meramente potenziale ovvero di ordine soltanto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11353 del 11 maggio 2010
«In ogni caso, qualora - come accade soprattutto se il soggetto leso non è persona nota - non possano essere dimostrate specifiche voci di danno patrimoniale, la parte lesa può far valere (conformemente ad un principio recepito dall'art. 128 della...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12433 del 16 maggio 2008
«In ogni caso, qualora non possano essere dimostrate specifiche voci di danno patrimoniale, la parte lesa può far valere il diritto al pagamento di una somma corrispondente al compenso che avrebbe presumibilmente richiesto per concedere il suo...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9801 del 10 maggio 2005
«Il rispetto della dignità e della personalità, nella sua interezza, di ogni componente del nucleo familiare assume il connotato di un diritto inviolabile, la cui lesione da parte di altro componente della famiglia costituisce il presupposto logico...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 487 del 15 gennaio 2003
«In materia di assicurazione della r.c.a., ai sensi dell'art. 4 legge n. 990 del 1969, nel testo sia anteriore (che faceva richiamo all'art. 2054, terzo comma, c.c.) sia posteriore (da tale momento essendo il coniuge considerato, in relazione ai...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6414 del 17 maggio 2000
«Tale danno non consiste solo nel deprezzamento commerciale del bene o nella totale perdita di godimento di esso (aspetti che vengono superati dalla tutela ripristinatoria) ma anche nella indebita limitazione del pieno godimento del fondo in...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 24647 del 3 dicembre 2010
«Se la natura di un bene immobile oggetto di comunione non ne permette un simultaneo godimento da parte di tutti i comproprietari, l'uso comune può realizzarsi o in maniera indiretta oppure mediante avvicendamento; peraltro fino a quando non vi sia...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 20875 del 27 ottobre 2005
«La domanda di risarcimento del danno consistente nella diminuzione patrimoniale sofferta per il tempo in cui si è protratto lo spoglio o la turbativa del possesso, avendo contenuto possessorio, può essere proposta congiuntamente all'azione di...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 28056 del 25 novembre 2008
«L'effetto della compensatio lucri cum damno che si riconnette al criterio di determinazione del risarcimento del danno ai sensi dell'art. 1223 c.c., si verifica esclusivamente allorché il vantaggio ed il danno siano entrambi conseguenza...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 23918 del 9 novembre 2006
«Nella liquidazione del danno non patrimoniale derivante da fatto illecito, il giudice di merito deve tener conto delle effettive sofferenze patite dall'offeso, della gravità dell'illecito di rilievo penale e di tutti gli elementi della...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2847 del 9 febbraio 2010
«In tema di responsabilità professionale del medico, l'inadempimento dell'obbligo di informazione sussistente nei confronti del paziente può assumere rilievo a fini risarcitori - anche in assenza di un danno alla salute o in presenza di un danno...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12354 del 27 maggio 2009
«In terna di responsabilità civile del professionista, il cliente è tenuto a provare non solo di aver sofferto un danno, ma anche che questo è stato causato dall'insufficiente o inadeguata attività del professionista; pertanto - poiché l'art. 1223...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 15814 del 12 giugno 2008
«Nel vigente ordinamento il diritto al risarcimento del danno conseguente alla lesione di un diritto soggettivo non è riconosciuto con caratteristiche e finalità punitive ma in relazione all'effettivo pregiudizio subito dal titolare del diritto...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12382 del 25 maggio 2006
«In tema di azione di danni, il diritto al risarcimento nasce con il verificarsi di un pregiudizio effettivo e reale che incida nella sfera patrimoniale del contraente danneggiato, il quale deve provare la perdita economica subita.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3700 del 10 agosto 1977
«Il risarcimento del danno è dovuto non per effetto del (solo) mero inadempimento, ma del pregiudizio patrimoniale da esso provocato. Se, pertanto, i predetti elementi perfezionativi della fattispecie si verificano a distanza di tempo, il...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11967 del 17 maggio 2010
«Il diritto al risarcimento del danno patrimoniale derivante da responsabilità contrattuale viene in essere al momento in cui l'inadempimento dell'obbligato incide la sfera giuridica altrui provocando, per il soggetto leso, la diminuzione del suo...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4791 del 1 marzo 2007
«A norma dell'art. 2043 c.c., ai prossimi congiunti di un soggetto in giovane età, deceduto in conseguenza del fatto illecito addebitabile ad un terzo (come nel caso di morte conseguente a sinistro stradale fondato su responsabilità altrui),...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9740 del 5 luglio 2002
«In tema di responsabilità extracontrattuale, il carattere patrimoniale del danno riguarda non solo l'accertamento di un saldo negativo nello stato patrimoniale del danneggiato ma anche l'incidenza in concreto di una diminuzione dei valori e delle...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9852 del 10 ottobre 1997
«In tema di ristoro del danno patrimoniale derivante dal fatto illecito, istantaneo, l'accertamento delle conseguenze pregiudizievoli verificatesi (perdita subita e mancato guadagno: art. 1223 c.c.), va riferito al momento del fatto causativo del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 14488 del 29 luglio 2004
«Nel caso di responsabilità del sanitario per il mancato esercizio del diritto all'interruzione della gravidanza nei casi previsti dalla legge 22 maggio 1978, n. 194, il danno risarcibile è rappresentato non solo da quello dipendente dal...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6464 del 8 luglio 1994
«Nel caso di responsabilità del sanitario per la mancata interruzione della gravidanza nei casi previsti dalla L. 22 maggio 1978, n. 194, il danno risarcibile è solo quello dipendente dal pregiudizio alla salute fisio-psichica della donna...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12248 del 3 dicembre 1997
«In caso di danno alla persona, per stabilire se questo rilevi anche a titolo di danno patrimoniale si deve accertare se sia verificata ovvero se possa verificarsi in futuro una diminuzione della capacità lavorativa. Pertanto l'onere della prova ex...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7647 del 3 settembre 1994
«Il lucro cessante, concretandosi questo nell'accrescimento patrimoniale in concreto ed effettivo pregiudicato o impedito dall'inadempimento della obbligazione contrattuale, presuppone almeno la prova, sia pure indiziaria, della utilità...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10072 del 27 aprile 2010
«Il risarcimento del danno futuro, sia in termini di danno emergente che di lucro cessante, non può compiersi in base ai medesimi criteri di certezza che presiedono alla liquidazione del danno già completamente verificatosi nel momento del...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 16877 del 20 giugno 2008
«In tema di risarcimento del danno, il creditore che voglia ottenere; oltre il rimborso delle spese sostenute, anche i danni derivanti dalla perdita di chance che, come concreta ed effettiva occasione favorevole di conseguire un determinato bene,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10111 del 17 aprile 2008
«Il danno patrimoniale da perdita di chance è un danno futuro, consistente non nella perdita di un vantaggio economico, ma nella perdita della mera possibilità di conseguirlo, secondo una valutazione ex ante da ricondursi, diacronicamente, al...»