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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6674 del 16 dicembre 1981
«La disciplina degli oneri inerenti al legato prevista nelle due ipotesi contemplate dall'art. 668 c.c. non è applicabile al credito del professionista per prestazione d'opera riguardante la cosa legata, atteso che per tale credito non ricorre né...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3483 del 26 aprile 1990
«...a seguito del consenso verbale del proprietario del fondo, poiché la buona fede del costruttore deve consistere nella ragionevole opinione di essere il proprietario del terreno occupato e non nella generica ignoranza di ledere il diritto altrui.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10453 del 1 agosto 2001
«Ai fini della condanna generica al risarcimento dei danni ai sensi dell'art. 278 c.p.c., non è sufficiente accertare l'illegittimità della condotta, ma occorre anche accertarne, sia pure con modalità sommaria e valutazione-probabilistica, la...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1778 del 29 gennaio 2007
«In tema di azioni di nunciazione, la denunzia di danno temuto non presuppone l'esclusiva altruità della cosa da cui deriva il pericolo, giacché diversamente da quanto dall'art. 1171 c.c. previsto con il fare riferimento all'opera da «altri»...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4714 del 5 novembre 1977
«...meno, difficile al compratore la scoperta del vizio con la comune diligenza. Non è sufficiente, pertanto, a integrare l'ipotesi di occultamento del vizio dell'immobile venduto, la generica dichiarazione di conformità di esso al progetto approvato.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10256 del 20 ottobre 1997
«È legittima la permuta di cosa presente (con conseguente effetto traslativo immediato della proprietà) con una cosa futura ovvero soltanto generica (abbisognevole, pertanto, di individuazione nell'ambito del relativo genus ), la cui proprietà...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6923 del 15 luglio 1998
«...del locatore, che legittima la condanna generica al risarcimento dei danni ancorché non sia stata fornita specifica prova di essi, alla quale il locatore stesso è tenuto — pena il rigetto della relativa domanda — in sede di liquidazione.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 29202 del 12 dicembre 2008
«In tema di locazione, il ritardo nella riconsegna della cosa locata costituisce un comportamento antigiuridico del conduttore potenzialmente lesivo del patrimonio del locatore, che legittima la condanna generica al risarcimento dei danni, ancorché...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 23720 del 16 settembre 2008
«In tema di responsabilità del conduttore per il ritardato rilascio dell'immobile locato, il diritto del locatore al risarcimento del maggior danno di cui all'art. 1591 cod. civ., che ha natura contrattuale, non sorge automaticamente, sulla base...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10485 del 1 agosto 2001
«La condanna dell'affittuario dell'immobile in mora nella restituzione dello stesso al risarcimento del maggior danno a norma dell'art. 1591 c.c. esige la prova specifica dell'esistenza di tale danno e del suo concreto ammontare; il relativo onere...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 24211 del 14 novembre 2006
«È configurabile una ipotesi di concorso causale nell'evento da parte del custode, per il titolo di cui all'art. 2051 c.c., e di altro soggetto, per il normale titolo di responsabilità generica ai sensi dell'art. 2043, atteso che all'addebito...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7127 del 25 maggio 2001
«L'azione revocatoria ordinaria ha solo la funzione di ricostruire la garanzia generica assicurata al creditore dal patrimonio del debitore la cui consistenza, per effetto dell'atto di disposizione posto in essere dal debitore, si sia ridotta in...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 12554 del 14 dicembre 1998
«Ne consegue che, passata in giudicato una sentenza di condanna generica pronunciata anche con riguardo al futuro, gli effetti relativi al tempo precedente la decisione non potranno più venire meno o essere modificati, mentre dei fatti in essa non...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 4112 del 20 gennaio 1997
«...un provvedimento di sequestro probatorio di alcuni dipinti per una ipotizzata violazione della legge 20 novembre 1971 n. 1062, basata sulle generica asserzione della esistenza di «fondati motivi di ritenere che le opere costituiscano dei falsi»).»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 4375 del 12 maggio 1997
«Pertanto la protezione o la denominazione tipica del formaggio richiesto rileva solo ai fini del reato di cui all'art. 9 legge 10 aprile 1954, n. 125 (che punisce chiunque produce, pone in vendita o comunque offre al consumo, quali formaggi con...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 46622 del 15 dicembre 2011
«In materia di reati concernenti le armi, il concetto giuridico di detenzione, che si identifica in una generica disponibilità della cosa, prescinde da qualunque considerazione temporale e dalla possibilità di un utilizzo immediato. (Fattispecie di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3800 del 15 aprile 1998
«Dal testuale dettato dell'art. 278 c.p.c. si evince che l'istituto della provvisionale, diversamente da quello della condanna generica, dà luogo ad un provvedimento di condanna vera e propria, che presuppone la valutazione positiva del giudice di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4421 del 22 gennaio 1997
«La nozione di cose pertinenti al reato è necessariamente generica, invece, in quanto comprende tutte quelle res che sono in rapporto indiretto con la fattispecie concreta e sono strumentali, secondo i principi generali della libera prova e del...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 44295 del 5 dicembre 2005
«Ai fini della configurabilità della circostanza aggravante della «finalità di discriminazione o di odio etnico, nazionale, razziale o religioso» quale prevista dall'art. 3, comma primo, del D.L. 26 aprile 1993 n. 122, conv. con modif. in L. 25...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6234 del 15 maggio 2000
«La denunzia dei vizi della cosa venduta ai sensi degli artt. 1492 e 1495 c.c. non deve consistere necessariamente in una esposizione dettagliata dei vizi che presenta la res vendita, poiché in considerazione della finalità della denunzia...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 22363 del 26 settembre 2017
«...conoscenza del peso gravante sulla cosa oppure si tratti di onere apparente ovvero trascritto o espressamente menzionato nell’atto di trasferimento dell’immobile al terzo, non essendo a tal fine sufficiente una clausola generica o di mero stile.»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 4622 del 31 gennaio 2018
«In tema di colpa per omissione, non si ha violazione del principio di correlazione fra accusa e sentenza quando, fermo restando il fatto storico addebitato, consistente nell'omissione del comportamento dovuto, in sentenza sia stata individuata una...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2757 del 15 ottobre 1960
«...esaurire le esigenze della prova, specialmente quando nel corso del giudizio, l'altra parte si limiti ad una generica contestazione, non indicativa di alcuna specifica divergenza o diversità della cosa sottoposta ad esame di quella venduta.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2719 del 8 marzo 1995
«Nel comodato di un immobile, stipulato senza la espressa fissazione di un termine, questo, mentre non è desumibile dalla generica destinazione che l'immobile può avere per sua propria natura, trattandosi di destinazione ad uso generico ed...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6449 del 23 aprile 2003
«In tema di esecuzione con espropriazione presso terzi, l'atto di pignoramento ex art. 543 c.p.c. contiene soltanto l'indicazione generica delle cose o delle somme dovute e non può pertanto ritenersi in essa implicitamente ricompresa una domanda di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 25027 del 11 dicembre 2015
«...generica, purché essa renda il venditore edotto che il compratore ha riscontrato, sebbene in modo non ancora esauriente e completo, vizi che rendono la cosa inidonea all'uso cui è destinata o ne diminuiscono in modo apprezzabile il valore.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 12601 del 28 dicembre 1995
«Non è, pertanto, idonea a fare venire meno la sussistenza della detta aggravante una sorveglianza generica della polizia o una sorveglianza che, per sua natura, è necessariamente saltuaria ed eventuale, anche se specificamente esercitate dal...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 139 del 27 febbraio 1997
«In caso di richiesta generica di riesame, la motivazione che su un punto, quale le condizioni generali di cui all'art. 273 c.p.p., offre la soluzione delle questioni che obiettivamente si prospettano a stregua degli elementi espressamente...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 34009 del 11 ottobre 2006
«...connota come occasionale e/o a campione, mentre l'esclusione dell'aggravante in questione richiede che sulla cosa sia esercitata una custodia continua e diretta, non essendo sufficiente, a tal fine, una vigilanza generica, saltuaria ed eventuale.»
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Corte costituzionale, sentenza n. 194 del 17 marzo 2013
«Pertanto, se la legge regionale in oggetto avesse effettivamente inteso evitare di sovrapporsi alla disciplina dello Stato, avrebbe dovuto prevederlo in maniera inequivoca: non già solo, cioè, genericamente escludendo di riferirsi - con una...»