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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6073 del 30 maggio 1995
«Il riconoscimento, da parte del venditore, dell'esistenza dei vizi della cosa venduta esime il compratore, a norma dell'art. 1495, secondo comma, c.c., dall'onere di denunziarli e può sanare gli effetti della decadenza, eventualmente verificatasi...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4681 del 16 aprile 1992
«Quando la compravendita abbia ad oggetto una cosa mobile infungibile o già determinata in contratto, la stessa deve essere consegnata nuova e non usata, in conformità a quella presentata a campione al momento della conclusione del contratto,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4496 del 10 aprile 2000
«In tema di vendita di cose mobili da trasportare da un luogo ad un altro, l'art. 1511 c.c. che fa decorrere il termine per la denuncia dei vizi dal ricevimento, impone un onere di diligenza a carico del compratore consistente nel dovere di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1229 del 28 gennaio 2003
«Nella vendita su campione (art. 1522 c.c.), che si caratterizza in quanto la qualità della merce è stabilita facendo riferimento ad un esemplare che funge da mezzo di accertamento della conformità del bene consegnato a quello promesso, le parti...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10257 del 20 ottobre 1997
«Accertato che la fattispecie contrattuale adottata dalle parti sia quello della vendita su campione, qualsiasi differenza della res tradita rispetto al campione stesso integra, all'esito di un procedimento di mero raffronto materiale, una...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 810 del 9 febbraio 1981
«Nella vendita su campione di cui all'art. 1522 c.c., la prova della difformità della cosa consegnata rispetto a quella pattuita deve essere valutata esclusivamente mediante il raffronto con il campione, sicché, ove il campione manchi o non sia...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2030 del 27 marzo 1980
«La configurabilità di una vendita «su campione», ai sensi ed agli effetti dell'art. 1522 c.c., non trova ostacolo nel fatto che le parti non abbiano previsto precauzioni circa il prelevamento del campione medesimo e la sua custodia, trattandosi di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 617 del 25 gennaio 1980
«Nella vendita su campione di cui al primo comma dell'art. 1522 c.c., il campione è elemento costitutivo dell'accordo negoziale quale criterio vincolante d'identificazione dell'oggetto del contratto nelle sue qualità essenziali e, pertanto, il bene...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2934 del 29 luglio 1975
«La vendita su campione può atteggiarsi, secondo la prassi commerciale, come vendita su campione o come vendita su campione-tipo. Mentre la prima si basa sul riferimento a un modello che deve costituire il termine di raffronto per la valutazione di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1909 del 16 maggio 1975
«Se è vero che la perfetta aderenza al campione della cosa consegnata è giustamente richiesta ove la stessa possa essere uguale, nel senso che ogni esemplare debba essere identico al prototipo rappresentato dal campione, ciò non può verificarsi in...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 10958 del 25 settembre 1999
«Per effetto della sentenza della Corte cost. n. 238 del 1996, non è più consentito al giudice disporre misure — non rispondenti a tipologie previamente individuate dalla legge, con specificazione dei casi e dei modi di attuazione — aventi...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 24586 del 4 luglio 2005
«È utilizzabile, a fini di prova, il campione di sangue prelevato all'imputato nell'ambito degli ordinari accertamenti sanitari effettuati ai sensi dell'ordinamento penitenziario, essendo irrilevante la mancanza di uno specifico consenso a tal...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 5808 del 12 febbraio 2001
«La consulenza disposta dal pubblico ministero su un campione di materiale vegetale proveniente da una piantagione di canapa indiana selezionato nell'ambito degli accertamenti urgenti dalla polizia giudiziaria, non costituisce accertamento tecnico...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 976 del 20 gennaio 2004
«In tema di reati alimentari, la detenzione a scopo di vendita di sostanze alimentari «comunque nocive» costituisce un reato di pericolo che deve essere però concreto ed attuale, sicché perché una sostanza alimentare possa qualificarsi nociva, non...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 3638 del 21 luglio 1978
«Il principio in base al quale il divieto di giuochi d'azzardo, in quanto espressamente fissato dall'art. 718 c.p., può trovare esclusioni o limitazioni solo in forza di provvedimenti legislativi (come quelli che autorizzano il funzionamento dei...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 20952 del 19 maggio 2009
«Integra il delitto di peculato la condotta del cancelliere di un ufficio giudiziario, preposto al servizio del campione penale, che si appropri di titoli bancari versati da imputati condannati al pagamento di spese di giustizia o pene pecuniarie...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 15826 del 16 aprile 2015
«Il prelievo di un campione di olio minerale denaturato rientra nella previsione dell'art. 354 cod. proc. pen., risolvendosi in un'attività materiale che non postula il rispetto delle formalità prescritte dall'art. 360 dello stesso codice, sia...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 48907 del 5 dicembre 2013
«In tema di raccolta di materiale biologico, non è necessario ricorrere alla procedura prevista dall'art. 224 bis cod. proc. pen. se il campione biologico sia stato acquisito in altro modo, con le necessarie garanzie sulla provenienza dello stesso...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9968 del 16 maggio 2016
«Le disposizioni degli artt. 2709 e 2710 c.c., le quali regolano l'efficacia probatoria delle scritture contabili contro l'imprenditore e nei rapporti tra imprenditori, non precludono al giudice la possibilità di trarre dai libri contabili di una...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6162 del 30 marzo 2016
«Nella vendita su campione, ex art. 1522, comma 1, c.c., qualora sia il campione che la cosa compravenduta presentino identici vizi o mancanza di qualità e, al momento dell'accettazione del campione medesimo, gli uni e le altre non siano rilevabili...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 24182 del 13 ottobre 2017
«Nella vendita su tipo di campione, questo serve unicamente ad indicare, in modo approssimativo, la qualità della merce da consegnare, che può anche non corrispondere al tipo, purché ne conservi le qualità essenziali; sicché, in caso di merce...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4364 del 20 febbraio 2008
«In tema di interpretazione del contratto, la pattuizione con la quale una parte consegni all'altra un progetto artigianale ed approssimativo, sulla base del quale realizzare, a mezzo di propri tecnici, di personale specializzato ed in autonomia,...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 9582 del 12 giugno 2012
«Nella vendita su campione il venditore non ha altro obbligo che quello di provare di aver consegnato la merce contrattata, senza che egli possa essere tenuto a provarne la conformità, laddove l'onere di provare che la merce non aveva le...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 15792 del 24 giugno 2013
«Per identificare un contratto di vendita "su campione", ai sensi dell'art. 1522 c.c., è necessaria una volontà delle parti espressa nel senso di assumere il campione come esclusivo paragone per la qualità della merce, o così ricostruibile oltre...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 15824 del 10 luglio 2014
«In tema di vizi della cosa venduta, ai sensi dell'art. 1494 cod. civ., il rivenditore è responsabile nei confronti del compratore del danno a lui cagionato dal prodotto difettoso se non fornisce la prova di aver attuato un idoneo comportamento...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 34009 del 11 ottobre 2006
«Sussiste l'aggravante di cui all'art. 625, comma primo n. 7, c.p. — sub specie di esposizione della cosa per necessità o per consuetudine o per destinazione alla pubblica fede — nel caso in cui il soggetto attivo si impossessi della merce...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 1608 del 14 aprile 2008
«La dichiarazione sostitutiva di certificazioni ha una funzione non certificatoria, ma solo di allegazione infraprocedimentale di affermazioni circa fatti o stati di cui si domanda la dimostrazione. L'amministrazione, al di là dei controlli a...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 9678 del 5 aprile 2019
«In tema di certificazione biologica dei prodotti agricoli, disciplinata dal reg. n. 2092/1991/CEE, sostituito dal reg. n. 834/2007/CE e succ. modif., gli organismi privati autorizzati dal Ministero delle Politiche agricole e forestali, ai sensi...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 15175 del 5 aprile 2018
«In materia di scarichi di acque reflue recapitanti in pubblica fognatura, in relazione al reato di superamento dei limiti di emissione per lo scarico, di cui all'art. 137, comma 5, del D.L.vo 152/2006, le indicazioni sulle...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 4172 del 20 febbraio 2009
«Il reddito delle persone fisiche residenti nel Comune di Campione d'Italia, ed ivi prodotto in franchi svizzeri, va computato in lire italiane, ai sensi degli artt.9 e 132 del d.P.R. n.917 del 1986, nel testo "ratione temporis" vigente, e sulla...»