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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10654 del 13 maggio 2011
«Il genitore, autorizzato dal tribunale ai sensi dell'art. 320, quinto comma, c.c., alla continuazione dell'esercizio dell'impresa commerciale del minore, può compiere, senza necessità di specifica autorizzazione del giudice tutelare, anche i...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3079 del 13 marzo 1992
«...del nuovo testo dell'art. 321, con la conseguenza che questo deve essere inteso, in mancanza di un'espressa attribuzione della detta competenza al tribunale dei minorenni o a diversa autorità giudiziaria, come riferito al tribunale ordinario.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6777 del 17 maggio 2001
«...che possa l'agente conseguire indirettamente, ma pur sempre per via giudiziaria, quel vantaggio che si era ripromesso di ottenere nel porre in essere l'attività penalmente illecita e che in via diretta gli è precluso dagli artt. 1346 e 1418 c.c.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 14759 del 4 giugno 2008
«...di esserne pregiudicato, può ricorrere all'autorità giudiziaria, ai sensi del quarto comma del richiamato art. 1105 c.c., come nel caso in cui non si formi la volontà della maggioranza o non si deliberi sull'amministrazione della cosa comune.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3831 del 23 aprile 1996
«...essendo esclusa la possibilità della formazione della maggioranza ed essendo altresì esclusa ogni presunzione di consenso o di utile gestione, è necessario il preventivo intervento dell'autorità giudiziaria a norma dell'art. 1105 c.c.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8110 del 20 luglio 1991
«...privare alcuno dei contitolari del bene delle sue facoltà di godimento e così eventualmente di ricorrere, in caso di persistente disaccordo, all'autorità giudiziaria, ai sensi dell'art. 1105, ultimo comma, c.c., per la nomina di un amministratore.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5889 del 20 aprile 2001
«In materia di gestione condominiale il ricorso all'autorità giudiziaria ex art. 1105 c.c. presuppone ipotesi tutte riconducibili ad una situazione di assoluta inerzia in ordine alla concreta amministrazione della cosa comune per mancata...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8876 del 8 settembre 1998
«...del ricorso, da parte di ciascun partecipante, all'autorità giudiziaria perché adotti gli opportuni provvedimenti in sede di volontaria giurisdizione, preclude al singolo partecipante alla comunione di rivolgersi al giudice in sede contenziosa.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7613 del 14 agosto 1997
«L'inerzia dell'amministratore nel compimento di un atto di ordinaria amministrazione non legittima il singolo condomino a rivolgersi all'autorità giudiziaria in sede contenziosa senza avere, in precedenza, provocato la convocazione dell'assemblea...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1765 del 17 giugno 1974
«Il ricorso all'autorità giudiziaria in sede di volontaria giurisdizione previsto dall'art. 1105 (quarto comma) c.c., per l'ipotesi in cui non vengano adottati i provvedimenti necessari all'amministrazione della cosa comune, è improponibile quando...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1863 del 21 febbraio 1991
«A. o del privato che abbia agito in attuazione di un provvedimento autorizzatorio della stessa, in relazione al divieto per l'autorità giudiziaria ordinaria di emettere, nei confronti dell'amministrazione stessa o di chi ne sia «longa manus», la...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 3200 del 28 ottobre 1974
«...di concessione. In tal caso, infatti, il provvedimento richiesto all'autorità giudiziaria non comporta alcuna modifica del provvedimento amministrativo e non viola, pertanto, la norma di cui all'art. 4 della L. 20 marzo 1865, n. 2248, all. E .»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3409 del 17 maggio 1983
«Qualora un'autovettura, sottratta da ignoti al proprietario ed abbandonata nella pubblica via, sia dagli organi di polizia affidata in custodia ad un terzo, nel suo deposito, allo scopo di evitare intralci alla circolazione, non si configura il...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 13021 del 23 dicembre 1997
«...licenza, resa dal giudice amministrativo, restituendo alla sua originaria consistenza il diritto soggettivo, rende esperibile, per i danni prodotti dal provvedimento di revoca, la tutela risarcitoria davanti all'autorità giudiziaria ordinaria.»
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Cassazione penale, Sez. I, ordinanza n. 1741 del 4 luglio 1995
«...per truffa aggravata in danno dello Stato ascritta a un dipendente dell'amministrazione giudiziaria, in cui la S.C. ha dichiarato inammissibile l'istanza di rimessione del processo per l'omessa sua notifica al Ministero di grazia e giustizia).»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1410 del 4 febbraio 2000
«Ne consegue che, poiché il corpo della Guardia di Finanza fa parte integrante delle Forze Armate dello stato, è configurabile la giurisdizione dell'autorità giudiziaria militare, e non di quella ordinaria, in tema di truffa consumata da...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1169 del 1 febbraio 1996
«Il sottoufficiale di marina applicato alla sezione di polizia giudiziaria istituita presso la pretura deve essere considerato ufficiale di polizia giudiziaria solo nei limiti del servizio affidatogli in connessione con l'attività istituzionale del...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 15208 del 25 febbraio 2010
«In materia di assistenza giudiziaria penale, sono utilizzabili le deposizioni testimoniali rese in sede di rogatoria all'estero da soggetti che, secondo la legge italiana, avrebbero potuto avvalersi del segreto professionale ex art. 200 c.p.p..»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 12288 del 12 dicembre 1995
«L'art. 14 del D.P.R. 15 luglio 1988, n. 574, contenente norme di attuazione dello statuto speciale per la Regione Trentino-Alto Adige in materia di uso della lingua tedesca e della lingua ladina nei rapporti dei cittadini con la pubblica...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 391 del 18 gennaio 1993
«Poiché in dipendenza dell'oggettività giuridica del reato di cui all'art. 381 primo comma c.p., consistente nella tutela del normale funzionamento dell'attività giudiziaria, l'ambito del precetto penale deve essere definito alla stregua della...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 18079 del 16 aprile 2003
«...giudiziaria e, quindi, neppure dal pubblico ministero, trattandosi di una sanzione penale tipica che, ai sensi dell'art. 1 sexies, comma 2, legge n. 431 del 1985, può essere irrogata dal giudice penale solo con la sentenza di condanna.»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 6772 del 3 dicembre 1998
«Poiché il rapporto che si instaura tra l'amministrazione giudiziaria ed il custode delle cose sottoposte a sequestro non ha natura privatistica bensì quella pubblicistica derivante dall'attribuzione di un ufficio che non può essere rifiutato, la...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 34645 del 24 settembre 2001
«In virtù del rinvio operato dall'art. 104 disp. att. c.p.p., la disciplina prevista dall'art. 259 c.p.p., in tema di sequestro probatorio, è applicabile anche al sequestro preventivo con la conseguenza che sussiste, anche in quest'ultima ipotesi,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8245 del 30 agosto 1993
«...quale si trovi ristretto - non importa per quanto tempo e con quale destinazione - perché la ratio dell'incriminazione risiede nella necessità che egli non si sottragga alla costante possibilità di controllo da parte della polizia giudiziaria.»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 11941 del 13 luglio 2012
«Il diritto di credito dell'Amministrazione finanziaria in relazione a tributi e sanzioni, quando sia stato accertato con sentenza passata in giudicato, si prescrive nel termine ordinario di dieci anni, anche se per esso la legge preveda...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 4636 del 12 gennaio 2000
«Ciò a differenza di quanto si verifica nel caso in cui la richiesta venga trasmessa a mezzo del servizio postale, comportando una tale scelta l'assunzione dell'alea di eventuali disguidi non addebitabili all'amministrazione giudiziaria, mentre...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2257 del 11 giugno 1999
«...che concernono il bene immobile in quanto tale e dunque l'acquisto e la perdita, legittimi, della proprietà, del possesso o della detenzione, specie quando costituiscono oggetto di interventi della autorità giudiziaria o di quella amministrativa.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 21258 del 24 maggio 2001
«È ritualmente proposta la querela presentata, con le formalità di cui agli artt. 337 e 333 comma secondo c.p.p., al direttore provinciale delle Poste, se relativa a reati attinenti, direttamente o indirettamente, all'organizzazione, all'esercizio,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 649 del 19 gennaio 1996
«L'inutilizzabilità dibattimentale delle dichiarazioni rese dall'arrestato alla polizia giudiziaria stabilita dall'art. 350 comma 7 (con la salvezza relativa alla possibilità di contestazioni) è determinata da specifiche finalità di tutela del...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 42588 del 12 ottobre 2005
«...ha mutato il modello comportamentale previsto dall'articolo 256 c.p.p., che impone l'immediata consegna all'autorità giudiziaria che ne faccia richiesta, degli atti e dei documenti custoditi dalle persone indicate negli articoli 200 e 201 c.p.p.»