Che cosa significa "Tribunale in composizione monocratica (penale)"?
Il tribunale in composizione monocratica è il tribunale composto da un solo giudice. L'attribuzione al tribunale in composizione monocratica ha carattere residuale in quanto, come si evince dall'art. 33 ter c.p.p., a quest'ultimo spettano tutti i casi che non siano stati previsti dall'art. 33 bis c.p.p. o da specifiche leggi. In sintesi, al tribunale monocratico spetta la cognizione dei delitti che riguardano lo spaccio, la produzione e il traffico di sostanza stupefacenti nelle ipotesi non aggravate di cui all'art. 73 del d.p.r 309/1990. Inoltre spettano alla competenza/attribuzione del tribunale monocratico tutti i reati per i quali è prevista la reclusione non superiore nel massimo a dieci anni, salvo che siano di competenza del giudice di pace (si veda l'art. 33 ter c.p.p., II comma).
Nei casi di procedimenti instaurati davanti al tribunale in composizione monocratica tramite citazione diretta a giudizio il giudice togato può essere sostituito da un giudice non togato detto giudice ordinario di tribunale detto g.o.t.; negli stessi casi il pubblico ministero può essere sostituito dal v.p.o. ossia dal vice procuratore onorario che, pertanto, non è un pubblico ministero togato.
Nei casi di procedimenti instaurati davanti al tribunale in composizione monocratica tramite citazione diretta a giudizio il giudice togato può essere sostituito da un giudice non togato detto giudice ordinario di tribunale detto g.o.t.; negli stessi casi il pubblico ministero può essere sostituito dal v.p.o. ossia dal vice procuratore onorario che, pertanto, non è un pubblico ministero togato.