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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 4798 del 15 dicembre 1992
«Ne consegue che l'omessa notificazione dell'avviso della data d'udienza ad uno dei due difensori non consentendo a costui di esercitare il suo mandato, determina una nullità a regime cosiddetto «intermedio» ex artt. 180 e 179 comma primo c.p.p.,...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 7007 del 1 luglio 1991
«Nei procedimenti che proseguono con il vecchio rito, trattati in appello o in sede di rinvio in Camera di consiglio a norma dell'art. 599 c.p.p. il ricorso per cassazione è regolato per quanto riguarda la forma, i termini e la trattazione dalle...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 17068 del 3 maggio 2011
«In tema di procedimenti in camera di consiglio, la richiesta di partecipazione all'udienza da parte dell'imputato deve essere presentata, a pena di decadenza, entro il termine di cinque giorni antecedenti l'udienza di cui all'art. 127, comma...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2443 del 15 ottobre 1999
«In materia di procedimenti in camera di consiglio, l'espressione «sono sentiti se compaiono», contenuta nel comma terzo dell'art. 127 c.p.p., non postula una specifica iniziativa del giudice, ma vincola solo quest'ultimo a raccogliere le...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 12482 del 28 marzo 2011
«La disciplina prevista per lo svolgimento della discussione in dibattimento dall'art. 523 c.p.p., secondo il quale è possibile la replica ed in ogni caso l'imputato e il difensore devono avere la parola per ultimi se la domandano non trova...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2792 del 1 settembre 1999
«In tema di procedimenti in camera di consiglio, deve escludersi la esistenza di un principio generale in base al quale tutti i provvedimenti terminativi sarebbero sempre ricorribili per cassazione ai sensi del comma settimo dell'art. 127 c.p.p. Ed...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2917 del 25 luglio 2000
«In tema di interrogatorio di garanzia, l'impedimento del difensore non implica la necessità del differimento dell'interrogatorio, in quanto il disposto dell'art. 486, comma quinto, c.p.p., non si applica ai procedimenti in camera di consiglio che...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5358 del 27 aprile 1999
«In tema di procedimenti in camera di consiglio la richiesta di partecipazione all'udienza da parte dell'imputato deve precedere il momento di allegazione dell'impedimento, sicché la contemporaneità delle richieste contraddice alla disposizione di...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 7551 del 27 giugno 1998
«È manifestamente infondata, in riferimento all'art. 24 Cost., la questione di legittimità costituzionale dell'art. 486, comma quinto, c.p.p., nella parte in cui non si applica ai procedimenti in camera di consiglio che si svolgono a norma...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4063 del 4 dicembre 1991
«La norma di cui all'art. 127 c.p.p. regola in via generale, e quindi, salvo le specifiche eccezioni, tutti i procedimenti in camera di consiglio non afferenti alla fase esecutiva. Se, pertanto, è detenuto colui che si trova nello stato di custodia...»