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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2549 del 19 ottobre 1966
«L'irrevocabilità della rinuncia alla eredità, una volta intervenuta l'accettazione degli altri chiamati — accettazione che, peraltro, nel caso di concorso di eredi che abbiano già accettato, non ha bisogno di una specifica manifestazione di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1681 del 2 maggio 1975
«È sufficiente, per escludere la nullità di una disposizione a causa di morte per indeterminatezza del beneficiario (art. 628 c.c.), che questi sia stato indicato, anche se non per nome, con riferimento a univoci dati obiettivi. (Nella specie la...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4283 del 22 febbraio 2011
«Le disposizioni testamentarie previste dall'art. 630 c.c. si caratterizzano per essere eccezionalmente dirette, in virtù delle ragioni umanitarie sottese alla volontà del testatore, verso destinatari indeterminati, appartenenti alla categoria dei...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11844 del 6 agosto 2003
«Le disposizioni testamentarie previste dall'art. 630 c.c., che con elencazione meramente esemplificativa dei destinatari fa riferimento genericamente ai poveri e «simili», si caratterizzano per essere indirizzate a categorie di persone in largo...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6727 del 5 agosto 1987
«Perché possa parlarsi di legato alimentare, come tale subordinato, per l'an e per il quantum , salvo diversa volontà del testatore, allo stato di bisogno del legatario, stante il richiamo fatto dall'art. 660 c.c. all'art. 438 dello stesso codice,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2088 del 20 febbraio 1993
«Al fine di stabilire se il testatore, attribuendo ad un soggetto l'usufrutto sui beni costituenti la massa ereditaria e ad un altro soggetto la nuda proprietà degli stessi beni, abbia inteso nominare erede universale il beneficiario...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 20509 del 30 settembre 2010
«L'obbligo di mantenimento dei figli minori ex art. 148 c.c. spetta primariamente e integralmente ai loro genitori sicché, se uno dei due non possa o non voglia adempiere al proprio dovere, l'altro, nel preminente interesse dei figli, deve far...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5762 del 27 giugno 1997
«In caso contrario, dovrà procedersi alla valutazione comparativa dei mezzi economici di ciascun coniuge al momento della separazione, al fine di stabilire se tra essi vi sia una disparità economica che giustifichi l'imposizione dell'assegno,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4203 del 24 febbraio 2006
«Il dovere di mantenere, istruire ed educare la prole, secondo il precetto di cui all'art. 147 c.c., impone ai genitori, anche in caso di separazione, di far fronte ad una molteplicità di esigenze dei figli, certamente non riconducibili al solo...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2043 del 26 febbraio 1988
«Il contributo di mantenimento cui il coniuge non affidatario è tenuto a favore dei figli in caso di separazione o di divorzio non è governato né dal principio di disponibilità né dal principio della domanda, presupposti dell'ordinario processo...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4204 del 24 febbraio 2006
«In tema di separazione personale di coniugi, il riconoscimento del diritto in favore di uno di essi alla corresponsione dell'assegno alimentare a carico dell'altro presuppone lo stato di indigenza del richiedente, il cui onere probatorio — che è a...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3720 del 27 marzo 1993
«Le prestazioni di assistenza di tipo coniugale da parte di un convivente more uxorio , quando in fatto esclude, oppure riduce, lo stato di bisogno del coniuge separato o divorziato, spiega rilievo in ordine alla esistenza del diritto all'assegno...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 556 del 8 febbraio 1977
«Il coniuge separato, che venga mantenuto da chi convive con lui more uxorio con corresponsioni spontanee e continue e non elargizioni saltuarie, non ha diritto di percepire gli alimenti dall'altro coniuge, difettando il suo stato di bisogno; il...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7068 del 24 marzo 2009
«A differenza dell'erede - il quale succede di diritto nella situazione possessoria del "de cuius", pur essendo tenuto all'accettazione dell'eredità - il legatario, che acquista il legato senza bisogno di accettazione, dipende dall'erede per...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2066 del 26 luglio 1966
«Il diritto agli alimenti sussiste anche se l'alimentando versi in stato di bisogno per propria colpa. La legge prevede solo che gli alimenti siano ridotti in caso di condotta disordinatamente colpevole dell'alimentando.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1099 del 14 febbraio 1990
«Poiché il diritto agli alimenti è legato alla prova non solo dello stato di bisogno, ma anche dell'impossibilità da parte dell'alimentando di provvedere in tutto o in parte al proprio sostentamento mediante l'esplicazione di attività lavorativa,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 656 del 14 febbraio 1977
«Ai fini del riconoscimento del diritto agli alimenti, lo stato di bisogno ben può dipendere da uno stato transitorio di malattia, purché non si tratti di un'indisposizione passeggera.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3525 del 25 ottobre 1968
«Allorché le modalità dell'obbligazione alimentare siano state stabilite convenzionalmente, l'obbligato, che contesti la persistenza dell'obbligo, ha l'onere di provare la cessazione dello stato di bisogno dell'alimentando, ovvero il miglioramento...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1231 del 5 giugno 1967
«La possibilità che, per una causa qualsiasi, lo stato di bisogno dell'alimentando si manifesti o si aggravi da un momento all'altro, modificandosi la precedente situazione di fatto, importa, da una parte, che nell'obbligazione alimentare deve...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6519 del 19 luglio 1996
«Il credito dell'assegno di mantenimento attribuito dal giudice al coniuge separato senza addebito di responsabilità, ai sensi dell'art. 156 c.c., avendo la sua fonte legale nel diritto all'assistenza materiale inerente al vincolo coniugale e non...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7640 del 30 marzo 2009
«In materia di servitù prediali, in presenza di un titolo divisionale che ne definisce le modalità di esercizio ed in mancanza di prova dell'usucapione di un diritto all'uso esclusivo, non è pertinente, per legittimare diverse modalità di esercizio...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3646 del 13 marzo 2001
«Peraltro, il creditore ha comunque l'onere di allegare almeno il tipo di danno che lamenta di aver subito, verificandosi, in caso contrario, una violazione del principio dispositivo. (Nella specie, la S.C., alla stregua del principio di cui alla...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8298 del 12 aprile 2011
«Quando la sentenza o il provvedimento di condanna hanno acquistato efficacia esecutiva, il credito, nella somma globale liquidata dal giudice con riferimento alla data in cui il provvedimento è pronunciato, divenuto esigibile, produce interessi di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10815 del 8 giugno 2004
«In tema di azione generale di rescissione per lesione, il requisito dello stato di bisogno richiesto dall'art. 1448 c.c., che costituisce uno degli elementi per l'ammissibilità dell'azione generale di rescissione non coincide con l'assoluta...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8430 del 21 giugno 2000
«Conseguentemente, non è di per sé sola riconducibile al timore prodotto da violenza altrui la rappresentazione interna di un pericolo di danno, anche se non conseguente ad un processo psicologico puramente interno e connessa, invece, a circostanze...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6204 del 28 giugno 1994
«Ai fini della rescissione per lesione del contratto, perché sussista l'approfittamento dell'altrui stato di bisogno, non è richiesta la prova di una specifica attività posta in essere dal contraente avvantaggiato allo scopo di promuovere o...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9374 del 5 settembre 1991
«L'azione generale di rescissione per lesione prevista dall'art. 1448 c.c. richiede la simultanea ricorrenza di tre requisiti e cioè l'eccedenza di oltre la metà della prestazione rispetto alla controprestazione, l'esistenza di uno stato di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4630 del 22 maggio 1990
«Ai fini dell'azione di rescissione per lesione, lo stato di bisogno, di cui all'art. 1448 c.c., pur potendo consistere anche in una situazione di difficoltà economica, tuttavia non può prescindere da un nesso di strumentalità tale da incidere...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1553 del 30 marzo 1989
«In tema di azione generale di rescissione per lesione, l'accertamento della sproporzione fra le reciproche prestazioni è preliminare all'accertamento sia dello stato di bisogno sia dell'approfittamento di tale stato, come si ricava da un lato...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2166 del 26 marzo 1986
«Lo stato di bisogno richiesto per l'esercizio dell'azione di rescissione per lesione ai sensi dell'art. 1448 cod. civ. in caso di patrimonio amministrato da soggetto diverso dal suo titolare, va riferito unicamente alla situazione in cui versa il...»