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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2967 del 28 marzo 1997
«In base al principio di tassatività delle nullità (art. 177 c.p.p.), la mancata apposizione del sigillo su reperti che la polizia giudiziaria sia autorizzata a trattenere per esaminarli al fine di ricavarne elementi utili per le indagini, non dà...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 26015 del 25 giugno 2001
«In tema di intercettazioni di conversazioni o comunicazioni, all'eventuale mancata specificazione, nel decreto del P.M. emesso in via di urgenza, della durata delle operazioni a norma dell'art. 267, comma 3, c.p.p., sopperisce l'indicazione...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 6037 del 25 gennaio 1999
«Il reato di cui all'art. 468 c.p. si consuma nel momento e nel luogo in cui lo strumento contraffatto viene creato ad opera del suo autore, o di chi per lui, senza che occorra, ai fini della perfezione del reato stesso, che di tale strumento venga...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3655 del 15 aprile 1993
«In base al principio di tassatività di cui all'art. 177 c.p.p., la mancata apposizione del sigillo da parte dell'autorità di polizia giudiziaria non dà luogo a nullità non essendo la stessa prevista da alcuna disposizione di legge. Fermo restando...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11860 del 19 maggio 2006
«La mancanza della sottoscrizione o della sigla dell'estensore e del presidente in alcuna delle pagine che compongono la sentenza non integra violazione dell'art. 132, terzo comma, n. 5, c.p.c., il quale richiede la sottoscrizione del giudice come...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1625 del 16 febbraio 1998
«Per la spedizione in forma esecutiva di una sentenza (art. 475 c.p.c.), onde procedere ad esecuzione forzata (art. 479 c.p.c.), è sufficiente che il cancelliere, verificata la formale perfezione dell'originale, apponga sulla copia il sigillo (art....»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 13271 del 26 ottobre 1999
«In materia di falsità di sigilli, l'art. 467 c.p. indica come oggetto materiale della contraffazione il sigillo dello Stato «destinato a essere apposto sugli atti del Governo», espressione con la quale si intende il cosiddetto grande sigillo dello...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1977 del 1 marzo 1997
«In tema di contraffazione del sigillo dello Stato, per «atti del Governo», di cui all'art. 467 c.p., deve intendersi esclusivamente l'attività propria del Governo in senso stretto, quale organo posto al vertice del potere esecutivo, e non...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 8082 del 25 luglio 1991
«In tema di contraffazione del sigillo dello Stato, per «atti del Governo», di cui all'art. 467 c.p., deve intendersi non l'attività del Governo in senso stretto, bensì le attività di tutta la serie di amministrazioni che costituiscono emanazione...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3291 del 20 aprile 1983
«Il possesso di un sigillo contraffatto può costituire elemento di prova sufficiente a fondare un giudizio di responsabilità, sia pure a titolo di concorso, in ordine al delitto di contraffazione di sigillo o di uso di sigillo contraffatto, ove...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1490 del 15 febbraio 1982
«Il reato di contraffazione di sigillo si consuma nel momento e nel luogo in cui la contraffazione viene eseguita non occorrendo che venga fatto uso dello strumento contraffatto. L'uso di strumenti il cui sigillo sia stato contraffatto costituisce...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 13581 del 12 ottobre 1989
«La differenza tra i reati previsti dagli artt. 468 e 469 c.p. va così individuata: nell'ipotesi di cui all'art. 468 l'impronta del sigillo viene apposta mediante uno strumento idoneo destinato ad una facile riproduzione dell'impronta stessa; in...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 9658 del 5 luglio 1989
«Il delitto di contraffazione di altri pubblici sigilli o strumenti destinati a pubblica autenticazione o certificazione (art. 468 c.p.) concorre con il reato di (art. 1, L. 29 luglio 1981, n. 406) abusiva riproduzione a fini di lucro di dischi,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7363 del 24 settembre 1984
«Il reato di falsità materiale commessa dal privato in autorizzazione amministrativa può concorrere con quello previsto dall'art. 468 c.p. (contraffazione di pubblici sigilli o strumenti di un ente pubblico o di un pubblico ufficio).»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 876 del 28 gennaio 1987
«La differenza tra i reati di cui agli artt. 467 e 468 c.p. e il reato previsto dall'art. 469 c.p. consiste in ciò: che nei primi due l'impronta viene falsificata sullo strumento (sigillo, timbro) destinato a riprodurla sì che poi sia possibile una...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7566 del 11 giugno 1999
«In tema di falsità materiale, la riproduzione fotostatica di un documento originale integra gli estremi del reato, quando si presenti non come tale, ma con l'apparenza di un documento originale, atto a trarre in inganno i terzi di buona fede....»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 13299 del 19 novembre 1999
«In tema di falsità materiale in atto pubblico, si realizza concorso apparente di norme tra le disposizioni degli artt. 469 c.p. (contraffazione delle impronte di pubblica autenticazione e certificazione) e 476 stesso codice (falsità materiale...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 24276 del 5 giugno 2015
«Integra il delitto di cui all'art. 469 c.p. (contraffazione delle impronte di una pubblica autenticazione o certificazione e uso della cosa contraffatta) la condotta di colui che utilizza un biglietto di una partita di calcio con il sigillo...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10543 del 10 ottobre 2000
«Il pubblico ufficiale, che nell'esercizio delle sue funzioni forma uno o più atti falsi, utilizzando, a tale scopo, mezzi della pubblica amministrazione (materiale cartaceo, stampante, sigillo) risponde del solo delitto di falsità in atto pubblico...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 27900 del 8 luglio 2008
«Non integra il delitto di contraffazione di strumento destinato alla pubblica autenticazione o certificazione (art. 468 c.p. ), ma quello di falsità in scrittura privata (art. 485 c.p. ), la condotta di colui che apponga su un elaborato,...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 153 del 29 gennaio 1973
«Concorrono tra di loro il reato di falsità materiale in autorizzazioni amministrative (art. 477 c.p.) e quello di contraffazione delle impronte di un sigillo di un pubblico ufficio (art. 468 c.p.). (Fattispecie di falsificazione di una patente...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1048 del 27 gennaio 1979
«Integra il delitto di cui all'art. 468 c.p., la materiale falsificazione di una patente di guida, realizzata mediante la utilizzazione dell'apposito stampato sottratto all'ufficio della motorizzazione civile, l'apposizione su di esso di una...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3008 del 16 aprile 1986
«La contraffazione del sigillo della Banca Nazionale del Lavoro integra il reato punito dall'art. 468 c.p. perché essa banca rientra tra gli enti di diritto pubblico.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 12766 del 22 settembre 1989
«Il sigillo di una banca, ai fini del reato di cui all'art. 468 c.p., non può essere considerato pubblico sigillo, a meno che non venga utilizzato nel compimento di operazioni che l'azienda di credito espleta su delega dello Stato o di altri enti...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 166 del 15 gennaio 1990
«Il delitto previsto dall'art. 468 c.p. si concreta non solo quando la contraffazione sia tale da rendere il sigillo identico a quello vero, ma anche quando le contraffazioni, pur se imperfette, siano una imitazione non grossolana del sigillo...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 6399 del 3 maggio 1990
«Non è necessario perché si realizzi il delitto di cui all'art. 468 c.p. che la contraffazione sia tale da rendere il sigillo identico a quello vero, essendo sufficiente che essa, anche se non perfetta, sia idonea a trarre in inganno persone non...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3009 del 8 marzo 1991
«In assenza di una specifica definizione legislativa, il sigillo può essere costituito da qualsiasi segno esteriore e percettibile (bollo, timbro in ceralacca, strisce di carta, cartelli, fili di ferro e così via) che in modo anche simbolico, e...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4601 del 26 gennaio 1993
«La violazione di sigilli punita dall'art. 349 c.p. è reato istantaneo, che si perfeziona con il solo fatto della rimozione, rottura, apertura, distruzione dei sigilli, ovvero con la realizzazione di un qualsiasi comportamento idoneo a rendere...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 6690 del 8 giugno 1998
«La trasformazione dell'Enel da ente pubblico in società per azioni, ad opera dell'art. 15 decreto legge 11 luglio 1992, n. 333, convertito nella L. 8 agosto 1992, n. 359, non rende più configurabile la fattispecie di contraffazione del sigillo di...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 13710 del 1 dicembre 1999
«Non ricorre il delitto di cui all'art. 349 c.p., violazione di sigilli, quando il sigillo non è apposto per assicurare la conservazione o l'identità della cosa, ma solo per impedirne l'uso.»