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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8758 del 18 agosto 1993
«...esercizio della privata autonomia, è soggetto alle norme ordinarie e non costituisce convenzione matrimoniale da stipularsi con atto pubblico a pena di nullità, con la conseguenza che tale accordo può essere provato anche a mezzo di testimoni.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1279 del 19 febbraio 1996
«Il termine annuale previsto dall'art. 184 c.c. per l'esercizio dell'azione di annullamento degli atti compiuti dal coniuge in regime di comunione legale senza il necessario consenso dell'altro è di prescrizione, e non di decadenza, al pari del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 71 del 5 gennaio 1994
«In tema di azione di disconoscimento di paternità, la relativa proposizione ad opera di minore infrasedicenne postula l'apprezzamento in sede giurisdiziaria dell'interesse di questi, non potendo considerarsi utile equipollente la circostanza che...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3529 del 21 febbraio 2004
«...vita familiare consequenziale all'allentamento del vincolo matrimoniale (onde vengono ad incidere soltanto sulle modalità di esercizio della potestà genitoriale e non postulano il pregiudizio o il pericolo di un pregiudizio per la prole medesima).»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6957 del 26 maggio 2000
«...attribuire al custode l'esercizio del diritto di voto nell'assemblea dei soci ed eventualmente, in relazione all'oggetto dell'assemblea, stabilire i criteri e i limiti in cui tale diritto debba essere esercitato nell'interesse della custodia.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 21245 del 10 ottobre 2007
«Poiché l'azione di regolamento di confini spetta unicamente ai proprietari confinanti, la mancata prova del diritto di comproprietà esclude la legittimazione attiva all'esercizio di tale azione.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 354 del 10 gennaio 2011
«Un'area privata può ritenersi assoggettata a servitù pubblica di passaggio, allorché sussista non solo l'uso generalizzato del passaggio da parte di una collettività indeterminata di individui, considerati "uti cives" in quanto portatori di un...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5564 del 8 marzo 2010
«Ne consegue che le immissioni acustiche determinate da un'attività produttiva che superino i normali limiti di tollerabilità fissati, nel pubblico interesse, da leggi o regolamenti, e da verificarsi in riferimento alle condizioni del fondo che le...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 871 del 29 gennaio 1991
«...rientra nella giurisdizione del giudice amministrativo, in quanto investe la correttezza dell'esercizio del potere impositivo spettante a detto ente pubblico non economico), e, quindi, si ricollega a posizioni di mero interesse legittimo.»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 5520 del 17 giugno 1996
«...nell'interesse pubblico, in quanto le relative norme attribuiscono agli organi della P.A. competenti in materia di agricoltura e foreste poteri discrezionali incidenti sul libero esercizio del diritto di proprietà, limitandolo in vario modo.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6197 del 28 novembre 1984
«...in deroga) l'esistenza o la legittimità degli atti amministrativi (licenze, concessioni, ecc.) che condizionano in concreto l'esercizio dello ius aedificandi sul piano del diritto pubblico, come pure la conformità delle costruzioni a tali atti.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2936 del 28 aprile 1986
«...irrilevante l'esistenza e legittimità degli atti amministrativi (licenze, concessioni ecc.) che condizionano in concreto l'esercizio dello ius aedificandi sul piano del diritto pubblico, come pure la conformità delle costruzioni a tali atti.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 565 del 19 gennaio 2000
«L'esercizio con esito negativo dell'azione di esecuzione specifica dell'obbligo di contrarre, comporta di regola che il promittente acquirente sia tenuto a restituire il bene nella cui disponibilità sia stato immesso anticipatamente in forza del...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2903 del 16 giugno 1989
«La determinazione del luogo di esercizio di una servitù di passaggio coattivo deve essere compiuta alla stregua dei criteri enunciati dal secondo comma dell'art. 1051 c.c., costituiti dalla maggiore brevità dell'accesso alla via pubblica,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7034 del 21 giugno 1995
«Il proprietario del fondo dominante non può consentire a terzi, senza il consenso del proprietario del fondo servente, l'utilizzazione delle opere e degli impianti da lui predisposti in tale fondo per l'esercizio della servitù perché tale...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 4806 del 7 marzo 2005
«In tema di delibere assembleari condominiali, la delibera, assunta nell'esercizio delle attribuzioni assembleari previste dall'art. 1135, numeri 2) e 3), c.c., relativa alla ripartizione in concreto tra condomini delle spese relative a lavori...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6331 del 18 aprile 2003
«L'alienazione della proprietà di una cosa non comporta, ipso facto che l'alienante, nel trattenerla presso di sè, realizzi automaticamente la trasformazione del possesso nomine proprio in mera detenzione per conto dell'acquirente, dovendosi,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4987 del 15 novembre 1977
«Il passaggio, come atto di esercizio di una servitù attiva, deve poter avvenire in qualsiasi momento, indipendentemente dalla circostanza che il tempo in cui si presenti il bisogno di passare coincida con il tempo in cui tale passaggio sia...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3831 del 25 giugno 1985
«Nel giudizio possessorio, fra privati, promosso per la reintegrazione o manutenzione del godimento di una strada mediante transito su di essa, a fronte di atti di spoglio o di turbativa, resta irrilevante accertare se detta strada sia di proprietà...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 17889 del 25 novembre 2003
«Tenuto conto che a tutela del possesso relativo al passaggio esercitato su strada vicinale ad uso pubblico è esperibile, nei rapporti fra privati — ai sensi dell'art. 1145 secondo comma c.c. — l'azione di spoglio, e ciò indipendentemente dalla...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 737 del 24 gennaio 2000
«Per il disposto dell'art. 1145 c.c. nei rapporti tra privati è esperibile l'azione di spoglio anche rispetto ai beni appartenenti al pubblico demanio ed ai beni degli enti pubblici territoriali ad essi equiparati, senza che occorra che l'esercizio...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8258 del 23 luglio 1993
«...ai sensi dell'art. 1145 c.c., che la molestia riguardi l'esercizio di una specifica attività da parte dell'attore suscettibile di formare oggetto di concessione amministrativa, indipendentemente dall'esistenza in concreto della concessione.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 15446 del 10 luglio 2007
«...richiesti dall'art. 1158 c.c. ben può configurare lo jus possessionis mentre la sussistenza dell' animus possidendi è desumibile in via presuntiva ed implicita dall'esercizio dell'attività materiale corrispondente al diritto di proprietà.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1019 del 10 aprile 1974
«...senso previsto dall'art. 1140 c.c., cioè concretantesi in un potere che si manifesti in un'attività intenzionale del possessore corrispondente all'esercizio di un diritto dominicale sull'immobile o di altro diritto reale di godimento sullo stesso.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5281 del 30 maggio 1994
«L'esistenza di un giudicato penale di condanna che si fondi sull'accertata illiceità del possesso di un determinato bene non preclude al possessore l'esercizio dell'azione di reintegrazione contro l'autore di un eventuale spoglio, configurandosi...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5714 del 10 giugno 1998
«...sottostante esercizio pubblico) — perché tale intento non esclude l' animus spoliandi, mentre la modifica dell'esercizio di una servitù, in mancanza di accordo con il possessore del fondo dominante, deve esser chiesta in un giudizio petitorio.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1824 del 18 febbraio 2000
«In tema di azioni possessorie, la prova per testimoni del possesso, consistendo questo in una relazione materiale tra chi se ne assuma titolare e la cosa, può riguardare solo l'attività attraverso la quale il possesso si manifesta, non già il...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9202 del 30 agosto 1995
«Pertanto, quando a determinati fini (nella specie, esercizio del riscatto agrario) il pagamento del prezzo mediante offerta reale deve avvenire entro un termine determinato, è necessario che entro questo termine siano compiute tutte le formalità...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 16501 del 21 agosto 2004
«Rientrano tra le eccezioni in senso stretto soltanto quelle come tali espressamente definite dalla legge, nonché quelle corrispondenti all'esercizio di un diritto potestativo. Ne consegue che qualora si versi al di fuori di tale nozione (come...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12142 del 10 agosto 2002
«Deve ritenersi nullo, per impossibilità giuridica dell'oggetto, il contratto di affitto di azienda relativo a beni situati in zona destinata ad attività agricola, all'interno della quale l'esercizio della attività di ristorazione è consentito solo...»