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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9424 del 11 giugno 2003
«Ne consegue che la controversia relativa all'azione di riduzione non si pone in rapporto di pregiudizialità necessaria con la domanda di liquidazione della quota di capitale sociale oggetto di disposizione testamentaria suscettibile di riduzione...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1789 del 19 maggio 1976
«...da ragioni di riconoscenza o da meriti particolari del donatario oppure dall'intenzione di remunerare un servizio specifico, malgrado che a tale remunerazione il donante non sia obbligato per legge né tenuto per l'uso o per il costume sociale.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6720 del 10 dicembre 1988
«Il rilevante valore dell'oggetto donato, anche in relazione alle condizioni economiche del donante, mentre esclude la ricorrenza di una donazione di modico valore, ai sensi ed agli effetti dell'art. 783 c.c., non è ostativa alla configurazione di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1218 del 5 aprile 1975
«Da un canto egli deve accertare se nel caso sottoposto al suo esame sussiste un dovere morale o sociale, in relazione alla valutazione corrente nella società attuale; dall'altro se questo dovere sia stato adempiuto con una prestazione che presenti...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10741 del 11 maggio 2009
«Gli effetti del contratto debbono essere individuati avendo riguardo anche alla sua funzione sociale, e tenendo conto che la Costituzione antepone, anche in materia contrattuale, gli interessi della persona a quelli patrimoniali. Ne consegue che...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10936 del 7 novembre 1997
«Tale «incorporazione» del predicato di titolo nobiliare «cognomizzato» nel nome, essendo stata costituzionalmente sancita (anche, ma soprattutto) in ossequio al principio di eguaglianza, comporta d'altro canto, che il predicato medesimo,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 19069 del 5 settembre 2006
«In virtù della disposizione di cui all'art. 16 della Convenzione sui diritti del fanciullo approvata a New York il 20 novembre 1989 (e ratificata dallo Stato italiano con la legge 27 maggio 1991, n. 176), alla stregua della quale è sancito che...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 16344 del 17 giugno 2008
«...fatto e che, spendendo la ragione sociale, determinano con i loro atti ed in concreto l'oggetto sociale, a prescindere dalle possibili indicazioni formali; ne consegue che tale regola, di carattere generale, si applica anche ai debiti tributari.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 858 del 17 gennaio 2008
«In tema di associazioni non riconosciute, la responsabilità personale e solidale delle persone che hanno agito in nome e per conto dell'associazione, prevista dall'art. 38 c.c. in aggiunta a quella del fondo comune, è volta a contemperare...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2430 del 12 marzo 1994
«La distinzione tra atti di ordinaria e straordinaria amministrazione prevista dal codice civile in relazione ai beni degli incapaci (artt. 320, 374 e 394 c.c.) non coincide con quella applicabile in tema di determinazione dei poteri attribuiti...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 3665 del 14 febbraio 2011
«Dalla applicazione diretta degli artt. 2, 9 e 42 Cost. si ricava il principio della tutela della personalità umana e del suo corretto svolgimento, nell'ambito dello Stato sociale, anche in relazione al "paesaggio", con specifico riferimento non...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1515 del 5 marzo 1984
«Per aversi atto emulativo vietato dalla legge (art. 833 c.c.) non è sufficiente che il comportamento del soggetto attivo arrechi nocumento o molestia ad altri, occorrendo altresì che il fatto sia posto in essere per tale esclusiva finalità senza...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4664 del 8 marzo 2004
«...dovendosi presumere una perfetta corrispondenza dell'attività consortile con l'oggetto sociale previsto dallo statuto (Fattispecie relativa al pagamento di contributo addizionale dovuto dalle imprese industriali ex art. 12 L. n. 1115 del 1968).»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 27 del 21 febbraio 2000
«In sede di assemblea i soci intervenuti hanno non solo il diritto di esprimere la propria opinione sugli argomenti all'ordine del giorno ma anche di richiedere informazioni e chiarimenti tanto sulle materie oggetto di deliberazione quanto...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1785 del 10 marzo 1983
«L'innovazione e la trasformazione del fondo dominante, che importi un mutamento definitivo ed irreversibile della sua destinazione, tale da rendere la funzione economico-sociale attuale del bene incompatibile con quella anteatta, determina...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9880 del 11 ottobre 1997
«La obbligazione assunta dallo sponsorizzato ha piena natura patrimoniale ai sensi dell'art. 1174 c.c., e corrisponde all'affermarsi, nel costume sociale, della commercializzazione del nome e dell'immagine personali, e viene accompagnata...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 654 del 22 gennaio 1994
«La deliberazione con cui l'assemblea di una società cooperativa a responsabilità limitata anziché disporre un aumento di capitale in senso proprio, con conseguente sottoscrizione facoltativa dei soci, elevi la quota sociale imponendone in...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3491 del 12 giugno 1984
«...della riduzione della capacità lavorativa, ma deve considerarsi, in riferimento a determinate circostanze (età, condizione sociale, attitudine ad un proficuo lavoro generico) la misura presumibile di utilizzazione possibile di tale capacità.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 564 del 13 gennaio 2005
«...in futuro secondo un criterio probabilistico, tenuto conto delle possibili scelte ed occasioni che, secondo l' id quod plerumque accidit , si offrono in relazione al livello di studi conseguito e all'ambiente familiare e sociale di riferimento.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 14678 del 2 ottobre 2003
«Pertanto se occorre valutare il lucro cessante di un minore menomato permanentemente e non sia possibile prevedere la sua futura attività lavorativa in base agli studi compiuti o alle sue inclinazioni, rapportati alla posizione economico-sociale...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3539 del 15 aprile 1996
«...sulla capacità di guadagno della vittima, al momento in cui questa inizierà una attività remunerata. Tale danno può anche liquidarsi in via equitativa tenendo presente l'età dell'infortunato, il suo ambiente sociale e la sua vita di relazione.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6291 del 18 aprile 2003
«...l'ammontare annuo della pensione sociale - si applica soltanto all'ipotesi dell'azione diretta del danneggiato nei confronti dell'assicuratore, e non anche nel rapporto tra danneggiato e danneggiante, che è indipendente dal contratto assicurativo.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8527 del 8 aprile 2009
«...socio di una cooperativa, pacificamente non impedito dallo statuto della società, aveva escluso che detto rapporto dovesse ritenersi estinto per effetto della costituzione del rapporto sociale, stante l'ammissibile coesistenza dei due rapporti).»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 936 del 5 febbraio 1996
«Il credito del socio di una società di capitali nei confronti della società è compensabile con il debito relativo alla sottoscrizione di azioni emesse in sede di aumento del capitale sociale, non essendo ravvisabile un divieto implicito,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 13291 del 27 novembre 1999
«L'iscrizione di un'impresa presso la Camera di Commercio come società di fatto, pur costituendo un dato formale, di per sé inidoneo a comprovare l'effettiva esistenza della società, in un giudizio avente ad oggetto una pretesa da altri fatta...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11314 del 10 maggio 2010
«...loro sfera giuridica individuale; né il loro eventuale interesse al modo in cui la compagine sociale è formata, allorché la libera trasferibilità delle quote non sia in discussione, ne giustificherebbe la personale partecipazione al giudizio.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9710 del 17 novembre 1994
«Pertanto, la delibera consiliare in cui si concreta la volontà dell'organo collegiale di compiere un atto rientrante nell'oggetto sociale non ha valore di proposta di contratto (art. 1326 c.c.), ma costituisce atto interno con effetto limitato ai...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3380 del 22 novembre 1971
«...sociale volontaria contro gli infortuni, per avere l'istituto previdenziale ricevuto ed accettato i contributi volontariamente versatigli per un lavoratore quindicenne, non soggetto, all'epoca dell'infortunio all'assicurazione obbligatoria).»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1773 del 17 febbraio 2000
«Tale effetto si giustifica, sul piano del diritto positivo, considerando che il comportamento datoriale, tenuto con apprezzabile continuità nei confronti di settori più o meno ampi del personale, al pari del regolamento d'impresa, costituisce...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1244 del 18 febbraio 1983
«La causa del contratto si identifica con la funzione economico-sociale che il negozio obiettivamente persegue e il diritto riconosce rilevante ai fini della tutela apprestata. Essa è ontologicamente distinta dallo scopo particolare che ciascuna...»