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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6234 del 23 giugno 1998
«Lo scioglimento della comunione legale dei beni fra i coniugi si verifica ex nunc soltanto con il passaggio in giudicato della sentenza di separazione, non spiegando effetti — al riguardo — il precedente provvedimento presidenziale (provvisorio...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4794 del 25 febbraio 2008
«In materia di servitù di passaggio l'impossibilità di farne uso, come pure la cessazione della relativa utilità, non rendono il diritto stesso insuscettibile di atti ricognitivi o di altre manifestazioni idonee, a norma dell'art. 2944 c.c., ad...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9765 del 21 maggio 2004
«In tema di divisione, non spetta al creditore del condividente alcuna facoltà di impedire, sospendere o interrompere il giudizio di divisione attivato dal proprio debitore, atteso che il diritto alla generica garanzia patrimoniale offerta dal...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 15199 del 11 luglio 2011
«Gli atti di diffida e di messa in mora sono idonei ad interrompere la prescrizione dei diritti di obbligazione, ma non anche il termine per usucapire, potendosi esercitare il possesso anche in aperto e dichiarato contrasto con la volontà del...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4892 del 1 aprile 2003
«In tema di possesso ad usucapione, con il rinvio fatto dall'art. 1165 c.c. all'art. 2943 c.c. la legge ne elenca tassativamente gli atti interruttivi. Ne consegue che, non essendo compresa in tale elenco, la comparsa di risposta con cui il...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 379 del 13 gennaio 1995
«L'azione petitoria, ancorché irritualmente esperita nel corso del giudizio possessorio nonostante il divieto posto dall'art. 705, primo comma, c.p.c., sul piano sostanziale è idonea ad interrompere l'usucapione a norma degli artt. 1165 e 2943...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2842 del 7 maggio 1982
«Affinché il riconoscimento del diritto reale sia idoneo a interrompere il termine utile per usucapire, non è sufficiente che il possessore con l'atto di riconoscimento mostri di conoscere il soggetto cui appartiene il diritto da lui esercitato...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6829 del 24 marzo 2011
«In tema di intermediazione mobiliare, la mera allegazione del fatto che il cliente abbia consegnato al promotore finanziario somme di denaro con modalità difformi da quelle con cui quest'ultimo sarebbe legittimato a riceverle, non vale, in caso di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5325 del 8 maggio 1993
«Il difensore che, per una diligente prestazione della propria opera intellettuale, ha l'obbligo di svolgere tempestivamente l'attività nell'ambito del processo, ove cessi dal proprio incarico, per rinuncia o revoca della procura, anteriormente...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 17997 del 16 dicembre 2002
«Ai fini di una efficace costituzione in mora per conto del rappresentato, è sufficiente che il mandatario sia investito, anche senza formalità, di un generico potere di rappresentanza, dimostrabile con ogni mezzo di prova, comprese le presunzioni....»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10058 del 27 aprile 2010
«L'atto di costituzione in mora del debitore, per produrre i suoi effetti e, in particolare, l'effetto interruttivo della prescrizione, deve essere diretto al suo legittimo destinatario, ma non è soggetto a particolari modalità di trasmissione, né...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 14488 del 29 luglio 2004
«Nel caso di responsabilità del sanitario per il mancato esercizio del diritto all'interruzione della gravidanza nei casi previsti dalla legge 22 maggio 1978, n. 194, il danno risarcibile è rappresentato non solo da quello dipendente dal...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10607 del 30 aprile 2010
«In tema di responsabilità aquiliana, il nesso causale è regolato dai principi di cui agli artt. 40 e 41 c.p., per i quali un evento è da considerare causato da un altro se, ferme restando le altre condizioni, il primo non si sarebbe verificato in...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13022 del 21 dicembre 1995
«La solidarietà nelle obbligazioni può aversi anche quando i titoli della responsabilità facente capo ai coobbligati siano diversi, l'uno di natura contrattuale e l'altro di natura extracontrattuale, sicché la domanda con la quale si aziona la...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3754 del 3 luglio 1979
«Il rischio o pericolo che l'appaltatore assume nel compimento dell'opera o del servizio, non è quello inteso in senso tecnico-giuridico, relativo, cioè, ai casi fortuiti, ma quello cosiddetto economico, che deriva dall'impossibilità di stabilire...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9048 del 19 aprile 2006
«Qualora gli ausiliari dell'appaltatore si rivolgano, anche in via stragiudiziale, al committente per ottenere il pagamento di quanto ad essi dovuto, per l'attività lavorativa svolta nell'esecuzione dell'opera appaltata o per la prestazione dei...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 698 del 21 gennaio 1995
«Nel trasporto di merci concordato dal mittente con un unico vettore, il quale si avvalga per l'esecuzione del contratto di un altro vettore con il quale stipuli un contratto di subtrasporto (ipotesi diversa da quella del trasporto cumulativo,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2136 del 25 febbraio 2000
«Il diritto del mediatore alla provvigione sorge quando la conclusione dell'affare sia in rapporto causale con l'opera dallo stesso svolta, senza che sia necessario il suo intervento in tutte le fasi delle trattative, fino all'accordo definitivo,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1642 del 14 febbraio 2000
«È ammissibile la prova testimoniale del contratto di transazione quando lo stesso non è invocato tra le parti quale fonte di reciproci diritti ed obblighi ma quale atto in senso stretto consistente nel riconoscimento dell'altrui diritto e...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 24806 del 24 novembre 2005
«La surrogazione prevista dall'art. 1916 c.c. concreta una forma di successione a titolo particolare dell'assicuratore che ha pagato l'indennità nei diritti dell'assicurato verso il responsabile del danno, che non si verifica automaticamente con il...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 14160 del 18 giugno 2009
«Con riguardo alla fideiussione prestata da più persone per un medesimo debitore ed un medesimo debito, il fideiussore che ha soddisfatto il creditore acquista il diritto di regresso contro gli altri fideiussori, per la loro rispettiva porzione, ai...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4632 del 6 marzo 2004
«Il pagamento di una somma che si assume pienamente satisfattoria della pretesa del creditore, pretesa della quale si contesti — contestualmente al pagamento — il maggior ammontare, non assume il significato di riconoscimento del diritto, idoneo ad...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5658 del 9 marzo 2010
«In tema di responsabilità civile per danni cagionati da cose in custodia, per aversi caso fortuito occorre che il fattore causale estraneo al soggetto danneggiante abbia un'efficacia di tale intensità da interrompere il nesso eziologico tra la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4279 del 19 febbraio 2008
«Nel caso in cui l'evento di danno sia da ascrivere esclusivamente alla condotta del danneggiato, la quale abbia interrotto il nesso causale tra la cosa in custodia e il danno, si verifica un'ipotesi di caso fortuito che libera il custode dalla...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11414 del 18 giugno 2004
«In riferimento alla responsabilità extracontrattuale da cose in custodia, quando sussiste un comportamento colposo del danneggiato che non è idoneo da solo ad interrompere il nesso eziologico tra la causa del danno e il danno stesso, esso può...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11227 del 8 maggio 2008
«La responsabilità per i danni cagionati da una cosa in custodia ex art. 2051 c.c. si fonda non su un comportamento od un'attività del custode, ma su una relazione intercorrente tra questi e la cosa dannosa e, poiché il limite della...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2062 del 4 febbraio 2004
«La responsabilità per i danni cagionati da una cosa in custodia ex art. 2051 c.c. si fonda non su un comportamento od un'attività del custode, ma su una relazione intercorrente tra questi e la cosa dannosa e, poiché il limite della...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11016 del 19 maggio 2011
«La responsabilità per i danni cagionati da cose in custodia, prevista dall'art. 2051 c.c., ha carattere oggettivo, essendo sufficiente, per la sua configurazione, la dimostrazione da parte dell'attore del verificarsi dell'evento dannoso e del suo...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15779 del 12 luglio 2006
«In tema di risarcimento del danno, con riferimento alla responsabilità per danno cagionato da cose in custodia dall'ente proprietario di strade demaniali, configurandosi il rapporto di custodia di cui al citato articolo 2051 c.c. come relazione di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6570 del 29 marzo 2005
«Non ogni domanda ha effetto interruttivo della prescrizione, ma soltanto quella con cui l'attore chiede il riconoscimento e la tutela giuridica del diritto del quale si eccepisca poi la prescrizione. Pertanto, la domanda proposta per chiedere...»