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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 5143 del 22 maggio 1998
«Le norme di cui all'art. 872, secondo comma, c.c. in tema di distanze di costruzioni, nonché quelle integrative del codice civile in subiecta materia , sono le uniche che consentano, in caso di loro violazione nell'ambito dei rapporti...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5714 del 10 giugno 1998
«Sussiste spoglio allorché il proprietario, possessore del fondo gravato da servitù di passaggio restringe l'ampiezza dell' iter, pur se in ottemperanza a norme imperative di legge — (nella specie installandovi una scala antincendio in...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11382 del 31 luglio 2002
«Compete all'esercente l'attività professionale della cui prestazione lo stesso sia richiesto, apprezzare il rischio del servizio domandatogli, informarne il committente ed eseguire la prestazione che questi comunque richieda con l'adozione delle...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4799 del 2 aprile 2001
«In tema di risarcimento del danno, l'ipotesi del fatto colposo del creditore che abbia concorso al verificarsi dell'evento dannoso (primo comma dell'art. 1227 c.c.) va distinta da quella (disciplinata dal secondo comma della medesima norma)...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8430 del 21 giugno 2000
«In tema di violenza morale, quale vizio del consenso invalidante, i requisiti previsti dall'art. 1435 c.c. possono variamente atteggiarsi, a seconda che la coazione si eserciti in modo esplicito, manifesto e diretto, o, viceversa, mediante un...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13761 del 27 maggio 2008
«L'inidoneità dell'immobile all'esercizio di una determinata attività commerciale o industriale, per il quale è stato locato, non comporta per il locatore l'obbligo di operare modificazioni o trasformazioni che non siano poste a suo carico né dalla...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11972 del 17 maggio 2010
«L'art. 1588 c.c., in base al quale il conduttore risponde della perdita e del deterioramento della cosa locata anche se derivante da incendio, qualora non provi che il fatto si sia verificato per causa a lui non imputabile, pone una presunzione di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 20357 del 21 ottobre 2005
«In materia di responsabilità per esercizio di attività pericolose, considerato che tutte le attività umane contengono in sé un grado più o meno elevato di pericolosità per coloro che le esercitano, occorre sempre distinguere tra pericolosità della...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3999 del 5 aprile 1995
«In tema di responsabilità del conduttore per perdita e deterioramento della cosa locata verificatisi nel tempo in cui lo stesso ha ammesso il terzo al godimento della cosa, l'art. 1588 c.c. va interpretato nel senso che il conduttore non è più...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4794 del 13 novembre 1989
«Se nel corso del rapporto l'immobile locato subisca deterioramento a causa d'un incendio, il conduttore intanto può sospendere il pagamento del canone, facendo valere l'inadempimento del locatore all'obbligazione di mantenere la cosa in istato da...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7059 del 21 dicembre 1982
«La presunzione di colpa sancita dall'art. 1588 c.c. a carico del conduttore, in ordine alla perdita o al deterioramento della cosa locata derivanti da incendio, può essere vinta soltanto mediante la dimostrazione che la causa dell'incendio,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10564 del 19 luglio 2002
«La transazione produce i suoi effetti estintivi dell'obbligazione solidale nei limiti dell'obbligazione stessa e nei confronti di tutti i debitori solidali che dichiarano di volerne profittare, ma non si estende a quella parte dell'obbligazione...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4330 del 29 aprile 1999
«L'incendio, quale evento eccezionale che abbia determinato il danneggiamento della cosa locata, forma oggetto di un'ipotesi normativa assolutamente estranea alle esigenze di manutenzione conseguenti all'uso, alle quali non è riconducibile; ne...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4405 del 23 luglio 1979
«Anche nell'ipotesi in cui il locatore abbia assicurato la cosa distrutta o deteriorata dall'incendio (art. 1589 c.c.), il conduttore è sempre tenuto a pagare l'importo dell'intero danno, poiché, oltre a rimborsare all'assicuratore, che agisca nei...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6592 del 12 giugno 1995
«In caso di avaria, deterioramento o distruzione della cosa depositata, il depositario non si libera della responsabilità ex recepto provando di avere usato nella custodia della res la diligenza del buon padre di famiglia prescritta dall'art....»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11206 del 20 novembre 1990
«Con riguardo all'ipotesi di annullamento del contratto di assicurazione, prevista dall'art. 1892 c.c., la configurabilità del dolo o della colpa grave del contraente implica che il dichiarante non solo fosse (o dovesse essere) a conoscenza delle...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 20751 del 3 ottobre 2007
«In tema di assicurazione contro i danni alla cosa, il principio secondo cui, in linea generale, deve escludersi che il locatario possa avere interesse all'assicurazione del rischio del perimento o deterioramento della res intesa come cespite...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 25028 del 10 ottobre 2008
«In tema di responsabilità civile aquiliana, il nesso causale è regolato dai principi di cui agli artt. 40 e 41 cod. pen. per i quali un evento è da considerare causato da un altro se, ferme restando le altre condizioni, il primo non si sarebbe...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 21601 del 21 ottobre 2010
«La pendenza di un procedimento penale per fatti che hanno dato luogo a un danno coperto da assicurazione (nella specie, per incendio verificatosi in un capannone) non costituisce, di per sé, fatto impeditivo del decorso della prescrizione del...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 779 del 21 gennaio 1999
«Il divieto di testimonianza posto dall'art. 62 c.p.p. ha per oggetto le dichiarazioni rese dall'indagato con riferimento al fatto relativamente al quale egli è stato sentito. Detto divieto non opera pertanto qualora il contenuto di tali...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 352 del 14 febbraio 1997
«La disposizione contenuta nell'art. 409, comma sesto, c.p.p., che riconosce espressamente alla parte offesa la legittimazione a ricorrere per cassazione avverso l'ordinanza di archiviazione pronunciata all'esito della camera di consiglio, senza...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 3424 del 5 marzo 2012
«In tema di responsabilità per esercizio di attività pericolosa, la presunzione di colpa a carico del danneggiante, posta dall'art. 2050 c.c., presuppone la sussistenza del nesso eziologico tra l'esercizio dell'attività e l'evento dannoso, con...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 3458 del 2 febbraio 2005
«Il giudice, secondo il principio del libero convincimento, nel valutare l'impedimento a comparire all'udienza addotto dall'imputato (articolo 420 ter del c.p.p.), ben può disattendere, senza neppure l'obbligo di disporre accertamenti fiscali e con...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 10048 del 8 novembre 1993
«Ai fini della prevenzione degli infortuni sul lavoro sono da rispettare non soltanto le norme specifiche contenute nelle speciali leggi antinfortunistiche ma anche quelle che, se pure stabilite da leggi generali, sono ugualmente dirette a...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5146 del 9 giugno 1997
«Le operazioni di carico e scarico di carburante effettuate da un automezzo nell'area di un impianto di distribuzione di carburante costituiscono attività non riconducibili alla circolazione stradale, onde in ipotesi di danni provocati...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5033 del 18 aprile 2000
«Sebbene, ai fini della determinazione della competenza per materia, si debba aver riguardo all'oggetto della domanda ed ai fatti posti a fondamento della stessa, senza che il giudice adito possa, al riguardo, compiere attività istruttoria, egli...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 4981 del 6 febbraio 2004
«In quanto titolari di distinte posizioni di garanzia, rispondono del reato di omicidio colposo plurimo, per la morte dei pazienti avvenuta a causa del fuoco sviluppatosi all'interno della camera iperbarica in cui si trovavano per eseguire la...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 16264 del 7 dicembre 1990
«In tema di truffa, qualora sia stato accertato il nesso di causalità tra l'artificio o il raggiro e l'altrui induzione in errore, non è necessario stabilire l'idoneità in astratto dei mezzi usati, quando in concreto essi si siano dimostrati idonei...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 16292 del 12 maggio 2006
«In tema di reati contro la libertà sessuale, nei rapporti di coppia di tipo coniugale non ha valore scriminante il fatto che la donna non si opponga palesemente ai rapporti sessuali e li subisca, quando è provato che l'autore, per le violenze e...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 27542 del 15 luglio 2010
«Ai fini della configurabilità dell'aggravante prevista dall'ultimo comma dell'art. 614 c.p. (fatto commesso con violenza su persone o cose o da soggetto armato) non è sufficiente un rapporto occasionale tra gli atti di violenza e la violazione di...»