-
Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 5473 del 29 febbraio 2008
«La morte del debitore d'imposta comporta il trasferimento agli eredi della relativa obbligazione tributaria per effetto della mera accettazione, anche implicita, dell'eredità. Pertanto, ai fini della sussistenza di tale obbligazione in capo agli...»
-
Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 5597 del 9 aprile 2003
«In tema di imposta sulle successioni, la previgente disciplina di cui al D.P.R. 26 ottobre 1972, n. 637 (applicabile ratione temporis), non prevedeva — a differenza di quanto ora dispone l'art. 28, comma quinto, del D.L.vo 31 ottobre 1990, n. 346,...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6871 del 3 luglio 1999
«In tema di imposta sulle successioni, anche nella ipotesi in cui i chiamati all'eredità non siano nel possesso dei beni, dopo la formale dichiarazione di voler accettare l'eredità con il beneficio di inventario, devono completare l'inventario...»
-
Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 4419 del 21 febbraio 2008
«In caso di rilascio dei beni ereditari in favore dei creditori e dei legatari, a seguito di accettazione dell'eredità con beneficio d'inventario, l'Amministrazione finanziaria, pur non potendo insinuare nella procedura di liquidazione il proprio...»
-
Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 13906 del 28 maggio 2008
«In materia d'imposta di successione, l'erede che abbia accettato con beneficio d'inventario è, comunque, tenuto a corrispondere il tributo, ma in misura non superiore al valore dei beni a lui pervenuti, con la conseguenza che, ai fini della...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10512 del 8 ottobre 1991
«Nel caso di accettazione dell'eredità con beneficio d'inventario e con rilascio dei beni ai creditori (art. 507 c.c.), soggetto legittimato a ricorrere contro la liquidazione dell'imposta di successione, è l'erede e non il curatore nominato ai...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2007 del 25 giugno 1971
«I creditori dell'eredità beneficiata si trovano in una situazione uguale a quella dei creditori separatisti per quanto concerne la separazione dei patrimoni del defunto e dell'erede; conseguentemente lo Stato, nella veste di creditore della...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 511 del 18 gennaio 1995
«La norma di cui all'art. 500 (recte: 550) c.c. (cosiddetta cautela sociniana) — la quale, nell'ipotesi che il testatore abbia disposto di un usufrutto o di una rendita vitalizia il cui reddito eccede quello della porzione disponibile (comma 1) o...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 360 del 20 gennaio 1986
«Nel giudizio promosso dall'erede riservatario per la riduzione del legato o della donazione di immobile, a norma dell'art. 560 c.c., la restituzione dell'intero immobile può essere imposta al convenuto (sempreché esso non sia anche legittimario ed...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6194 del 28 novembre 1984
«Mentre il legato è un'autonoma e diretta attribuzione patrimoniale a favore del legatario il quale è un avente causa del de cuius, l'onere o modus integra una liberalità indiretta che si consegue attraverso un'obbligazione imposta all'onerato, per...»
-
Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 21477 del 12 ottobre 2007
«L'atto col quale taluno eriga una fondazione, disponendo che i beni ed i redditi di essa siano destinati, dopo la morte del fondatore, ad un proprio erede legittimario, costituisce un legato disposto con un testamento assimilabile a quello...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 432 del 25 gennaio 1990
«La validità della deliberazione dell'assemblea di un'associazione deve essere riscontrata con riferimento alla legge del tempo in cui viene adottata. Pertanto, nel caso di deliberazione di scioglimento dell'associazione e di devoluzione ad altri...»
-
Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 13085 del 8 settembre 2003
«In tema di imposta di registro e di relativi benefici per l'acquisto della prima casa, il requisito della residenza va riferito alla famiglia; per cui, ove l'immobile acquistato sia adibito a residenza della famiglia, non rileva la diversa...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8013 del 8 agosto 1990
«Al fine dell'addebitabilità della separazione, il comportamento di un coniuge, rivolto ad imporre i propri particolari principi o la propria particolare mentalità, può assumere rilevanza solo se si traduca in violazione dei doveri discendenti dal...»
-
Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 6192 del 16 marzo 2007
«In tema di imposta comunale sugli immobili, il coniuge affidatario dei figli al quale sia assegnata la casa di abitazione posta nell'immobile di proprietà (anche in parte) dell'altro coniuge non è soggetto passivo dell'imposta per la quota...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1095 del 14 febbraio 1990
«Il non puntuale adempimento dell'obbligo di mantenimento del coniuge separato — anche se con pochi giorni di ritardo rispetto alla scadenza imposta — legittima, ove tale comportamento provochi fondati dubbi sulla tempestività dei futuri pagamenti,...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5684 del 15 marzo 2006
«L'esecuzione sui beni e sui frutti del fondo patrimoniale è consentita, a norma dell'art. 170 c.c., soltanto per debiti contratti per fare fronte ad esigenze familiari, sicché, in sede di opposizione al pignoramento, spetta al debitore provare che...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11278 del 14 novembre 1997
«Anche in materia di accertamento di maggior valore ai fini Invim e di imposta di registro, in relazione ad un atto di compravendita posto in essere, da coniugi, in relazione a beni facenti parte della comunione legale, trova applicazione la...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 15089 del 6 giugno 2008
«In tema di disconoscimento della paternità, ove l'azione sia promossa per l'impotenza del marito, l'esperimento della prova ematico-genetica non è subordinato all'esito positivo della prova dell'impotenza, anche solo di generare, in tal senso...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 15088 del 6 giugno 2008
«In tema di disconoscimento della paternità, ove l'azione sia promossa per celamento della gravidanza, l'esperimento della prova ematologica e genetica non è subordinato all'esito positivo della prova della predetta circostanza, in tal senso...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3597 del 10 dicembre 1971
«L'autorizzazione dell'autorità giudiziaria per la vendita di un bene di eredità beneficiata devoluta a minori è preordinata non solo a tutela di questi ultimi, attraverso la valutazione della necessità o della utilità e l'obbligo del reimpiego dei...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1680 del 13 marzo 1980
«La prodigalità, giustificativa dell'inabilitazione della persona a norma dell'art. 415 secondo comma c.c., ricorre qualora il ripetersi di spese disordinate, nonché sproporzionate alla consistenza patrimoniale della persona medesima, sia...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2748 del 30 maggio 1978
«Ai sensi dell'art. 1110 c.c., il divieto opposto dal partecipante ad una comunione, a che vengano eseguite opere indispensabili a conservare alla cosa la sua destinazione comune (nella specie, trasformazione, imposta dalla legge, di un impianto di...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1364 del 18 marzo 1978
«La disciplina dell'art. 844 c.c. è applicabile unicamente alle immissioni indirette, e cioè alle immissioni prodotte dalla propagazione o dalla ripercussione di un fatto posto in essere nel fondo del vicino, ma non alle immissioni dirette, causate...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10850 del 30 ottobre 1998
«L'obbligo di rispettare una determinata distanza dal confine, imposta dal piano regolatore per i manufatti destinati allo svago e allo sport in una zona destinata a verde pubblico — quali ad esempio chioschi, bar, impianti sportivi — sussiste...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 15382 del 1 dicembre 2000
«In tema di distanze tra costruzioni, il principio cosiddetto della prevenzione, in base al quale quello, tra i proprietari di fondi finitimi, che costruisce per primo ha la facoltà di scelta fra il costruire alla distanza regolamentare e l'erigere...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3026 del 28 agosto 1975
«L'art. 889 c.c. vigente — a differenza del corrispondente art. 573 c.c. del 1865, che si riferiva espressamente ai pozzi di acqua viva, consentendo, inoltre, nell'ultimo capoverso, la possibilità di stabilire una distanza maggiore di quella di due...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 741 del 27 gennaio 1988
«La norma di cui all'art. 873 c.c. relativa alle distanze tra fabbricati, in quanto intesa a tutelare interessi generali di igiene, decoro e sicurezza degli abitati, tale da consentire una valutazione più rigorosa in sede locale, non si pone in...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 743 del 6 febbraio 1986
«Ai sensi della norma dell'art. 841 c.c. il proprietario ha il diritto di chiudere il suo fondo, purché su questo non gravi una servitù che renda necessario il passaggio sul fondo stesso, in quanto in tale ipotesi l'esistenza della servitù va...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10447 del 1 agosto 2001
«La servitù costituita a favore di un determinato fondo, ove ad esso ne venga unito un altro, non si estende a favore di questo, dovendo i due fondi originari, costituenti ormai un insieme, rimanere distinti ai fini della servitù, senza, tuttavia,...»