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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6359 del 24 giugno 1996
«Una perizia effettuata in altro procedimento e di cui venga data lettura in dibattimento può essere utilizzata anche se non sia stato sentito il perito. Invero detto obbligo non è previsto dall'art. 511 bis relativo alla lettura di verbali di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 35187 del 21 ottobre 2002
«Gli atti dei quali il perito può prendere cognizione non sono soltanto quelli già inseriti nel fascicolo per il dibattimento, ma anche quelli dei quali la legge prevede l'acquisizione a tale fascicolo e cioè anche quegli atti di cui non è esclusa,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 39944 del 9 novembre 2001
«In tema di incompatibilità, la mera conoscenza da parte del giudice del dibattimento degli atti contenuti nel fascicolo del pubblico ministero senza che vi sia poi alcuna valutazione di merito, non rende lo stesso giudice incompatibile a...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 9047 del 15 giugno 1999
«In tema di giudizio di appello, le dichiarazioni rese, in fase di indagini preliminari (e raccolte anche, eventualmente, mediante rogatoria all'estero) da coimputati o imputati di reato connesso ed inserite nel fascicolo del dibattimento nel...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2799 del 27 maggio 1997
«Qualora il presidente di un tribunale abbia accolto la dichiarazione di astensione formulata dal presidente di un collegio giudicante costituito nell'ambito del medesimo tribunale, spetta allo stesso presidente del tribunale, e non al nuovo...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 34400 del 21 settembre 2001
«Il ricorso per cassazione proposto dal difensore dopo la morte dell'imputato è inammissibile per mancanza del soggetto nei cui confronti si esercita l'azione penale, che costituisce uno dei presupposti essenziali del processo. (In applicazione del...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 281 del 8 marzo 1994
«La norma in questione, infatti, va coordinata con quella di cui al primo comma dell'art. 329 c.p.p., che prevede che gli atti di indagine, compiuti dal P.M. e dalla polizia giudiziaria, sono coperti dal segreto fino a quando l'imputato non ne...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 46746 del 2 dicembre 2004
«La richiesta, da parte del responsabile civile non intervenuto volontariamente, di essere estromesso dal processo, ai sensi dell'art. 86, comma 2, c.p.p., non può essere respinta per il solo fatto che sia priva della motivazione prescritta dal...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 49456 del 2 marzo 2004
«Ai sensi dell'art. 86, comma 2, c.p.p. per prove pregiudizievoli alla difesa del responsabile civile, in relazione a quanto previsto dagli artt. 651 e 654 c.p.p., debbono intendersi tutte quelle, rilevanti ai fini dell'affermazione della...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2362 del 19 maggio 2000
«È inoppugnabile il provvedimento con il quale il giudice per le indagini preliminari rigetta la richiesta dell'imputato di autorizzazione ad estrarre, senza gli omissis, copia dei verbali di interrogatori di collaboratori di giustizia depositati...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1167 del 28 gennaio 1999
«Le dichiarazioni assunte dal P.M. nella fase delle indagini preliminari, utilizzate per le contestazioni e acquisite al fascicolo per il dibattimento, ai sensi dell'art. 503, comma quinto, c.p.p., assumono piena efficacia probatoria al fine...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 39061 del 8 ottobre 2009
«Nel caso in cui una parte deduca il verificarsi di cause di nullità o inutilizzabilità collegate ad atti non rinvenibili nel fascicolo processuale (perché appartenenti ad altro procedimento o anche - qualora si proceda con le forme del...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6675 del 6 giugno 2000
«In tema di notificazioni, vale il principio di carattere generale, secondo cui la notifica di atti e avvisi eseguita a mani proprie dell'imputato, ancorché in presenza di un'elezione di domicilio, è valida dovunque essa avvenga, in quanto è la...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 4033 del 7 maggio 1997
«In tema di reato di omesso versamento di somma quale ritenuta di acconto Irpef operata sui redditi di lavoro dipendente, di cui all'art. 2, secondo comma D.L. 10 luglio 1982, n. 429 convertito in legge 7 agosto 1982, n. 516, il modello 770 di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 681 del 27 marzo 1995
«Per «giudice che procede» deve correttamente intendersi il giudice designato dall'ordinamento a compiere gli atti — non tutti necessariamente giurisdizionali — occorrenti per l'esaurimento della fase che si è svolta davanti a lui e l'inizio di...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 17 del 12 febbraio 1998
«L'abnormità dell'atto processuale può riguardare tanto il profilo strutturale, allorché l'atto, per la singolarità, si ponga al di fuori del sistema organico della legge processuale, quanto il profilo funzionale, quando esso, pur non estraneo al...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 39904 del 23 ottobre 2008
«Il principio di immutabilità del giudice non è violato qualora l'istruzione dibattimentale sia stata condotta da un magistrato, temporaneamente sostituito da un altro magistrato che abbia provveduto alla mera esclusione di alcuni documenti dal...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1708 del 10 febbraio 1994
«La facoltà dell'imputato, sancita dall'art. 494, primo comma, c.p.p., di «rendere in ogni stato del dibattimento le dichiarazioni che ritiene opportune, purché esse si riferiscano all'oggetto dell'imputazione», va coordinata con le norme dettate...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 7227 del 23 giugno 1995
«Qualora il pubblico ministero non abbia acconsentito alla celebrazione del processo con il rito abbreviato e il giudice abbia ritenuto ingiustificato il suo dissenso applicando, all'esito del dibattimento, la riduzione di pena prevista dall'art....»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 10819 del 22 ottobre 1994
«...are. Ne consegue che, in mancanza di tempestiva eccezione, si verifica decadenza dalla stessa, con l'ulteriore conseguenza che legittimamente la relazione peritale scritta viene inserita nel fascicolo del dibattimento e utilizzata per la...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1079 del 1 febbraio 1995
«Poiché, per l'inscindibile rapporto esistente tra nastri registrati e trascrizione di essi, la registrazione delle intercettazioni attuate, seguita da trascrizione, acquisita al fascicolo per il dibattimento, ai sensi dell'art. 268, comma settimo,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 24711 del 26 giugno 2002
«La coesistenza dei procedimenti comporta solo la necessità che, al momento della decisione, siano tenuti rigorosamente distinti i regimi probatori rispettivamente previsti per ciascuno di essi: sono utilizzabili, in entrambi, le prove già...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3686 del 25 marzo 1998
«Le dichiarazioni di imputato di reato connesso assunte dal pubblico ministero alle quali il difensore aveva diritto di assistere, se utilizzate per le contestazioni previste dall'art. 503, comma 3, c.p.p., sono acquisite, ai sensi del successivo...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 12277 del 28 marzo 2002
«Qualora, essendo state ritualmente acquisite in primo grado, in conformità della disciplina all'epoca dettata dall'art. 513 c.p.p., le dichiarazioni accusatorie di soggetti volontariamente sottrattisi all'esame dibattimentale, poi utilizzate a...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 9676 del 7 settembre 1994
«L'art. 431, lettera b), c.p.p., che consente l'inserimento nel fascicolo per il dibattimento degli atti irripetibili compiuti dalla polizia giudiziaria, rappresenta una deroga al principio dell'oralità cui è ispirata la nuova disciplina del...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 13750 del 1 dicembre 1999
«Non sussiste obbligo del giudice di dare lettura della relazione scritta eventualmente presentata dal perito, a meno che il giudice, dopo aver proceduto all'esame del perito, non lo ritenga necessario o qualcuna delle parti ne faccia richiesta;...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 809 del 13 gennaio 2009
«In tema d'attività peritali, gli atti di cui il perito può prendere visione su autorizzazione del giudice sono non soltanto quelli già inseriti nel fascicolo per il dibattimento, ma anche quelli "dei quali la legge prevede l'acquisizione" al...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 512 del 22 gennaio 1993
«...quale è tenuta a certificare soltanto il prelievo, l'apertura dei campioni e l'esito delle operazioni. Il certificato di analisi può, pertanto, essere legittimamente inserito nel fascicolo del dibattimento ed essere utilizzato quale mezzo di...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3259 del 16 marzo 1998
«Il certificato medico rilasciato dal pronto soccorso, ed attestante le lesioni riportate, non è verbale di atto compiuto dalla polizia giudiziaria ed inseribile nel fascicolo del dibattimento quale atto irripetibile, ma ha natura di documento...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 15791 del 27 aprile 2005
«...costituisce cosa pertinente al reato di calunnia, di cui sono ammessi il sequestro (art. 253 c.p.p.), l'inserimento nel fascicolo per il dibattimento (art. 431) e la conseguente utilizzabilità dibattimentale nel procedimento di calunnia.»