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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15599 del 26 luglio 2005
«In tema di locazioni concluse dall'usufruttuario l'adesione del nudo proprietario al contratto stipulato dal primo per una durata eccedente i cinque anni dalla cessazione dell'usufrutto vale a derogare al divieto posto al riguardo dall'art. 999...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1279 del 19 febbraio 1996
«L'eccezione di annullamento del contratto è proponibile anche dopo il termine di prescrizione dell'azione di annullamento solo dalla parte convenuta per l'esecuzione del contratto (art. 1442 comma quarto c.c.) e non può essere utilmente opposta,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11561 del 25 luglio 2003
«Non esiste nell'ordinamento positivo un'azione di impugnativa della locazione, stipulata dall'usufruttuario, per frode in danno del nudo proprietario, l'unico strumento previsto a tutela di quest'ultimo essendo la disciplina specifica dettata...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12870 del 28 settembre 2000
«Qualora il conduttore di un bene immobile acquisti in costanza del rapporto la proprietà di una quota pro indiviso del bene locato, si verifica la contemporanea condizione di comproprietario-locatario del bene comune o di parte di esso, con la...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11771 del 27 novembre 1993
«Il contratto di locazione di immobili adibiti ad attività alberghiera, di durata non inferiore a nove anni e tacitamente rinnovabile per un eguale periodo di tempo, ancorché alla prima scadenza contrattuale il locatore possa esercitare la facoltà...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1407 del 21 aprile 1976
«Il comodato si estingue con la morte del comodatario, anche se non è spirato ancora il termine previsto dal contratto; ed a maggior ragione con quell'evento si estingue il comodato senza determinazione di durata, altrimenti noto come precario; di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5310 del 20 ottobre 1984
«Pertanto, con riguardo ad un contratto avente ad oggetto la cessione dei godimento di una casa per la durata della vita del beneficiario, la ricorrenza di un atto costitutivo di diritto reale di abitazione, anziché di un rapporto di locazione, non...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 866 del 2 febbraio 1999
«La dichiarazione (ai sensi della legge n. 230 del 1962) d'illegittimità del termine, apposto ad un contratto di lavoro, con conversione ex lege del rapporto in rapporto a tempo indeterminato, comporta la persistenza, dopo la scadenza di quel...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 22339 del 24 ottobre 2007
«L'atto con il quale le parti convengono una modificazione accessoria di una precedente obbligazione, pur non costituendo una novazione e non comportando, dunque, l'estinzione dell'obbligazione originaria, ha, in ogni caso, natura contrattuale ed è...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10690 del 27 settembre 1999
«In tema di impossibilità temporanea della prestazione per causa non imputabile al debitore, l'art. 1256 c.c. si limita ad escludere, finché detta impossibilità perduri, la responsabilità del debitore per il ritardo nell'adempimento, ma non...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 26863 del 10 novembre 2008
«L'espromissione è un contratto tra creditore e terzo, al quale resta estraneo il debitore. Pertanto, là dove tale contratto dovesse assumere la natura di un rapporto ad esecuzione continuata o periodica, il diritto di recesso previsto in via...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6864 del 17 novembre 1983
«Il contratto di somministrazione, nel quale sia predeterminata la quantità di merce da fornire, non può essere considerato a tempo indeterminato con facoltà delle parti di recedere ad nutum (art. 1569 c.c.) — potendo il termine di durata, che è...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5168 del 22 settembre 1981
«Quando sia accertato che i contraenti sono addivenuti alla conclusione di un contratto sulla base di una presupposizione comune ad entrambe le parti (c.d. condizione non sviluppata o inespressa), il negozio fondato sulla presupposizione può essere...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6629 del 12 novembre 1986
«...tra le parti, ove la detta interruzione ad opera di una delle parti, risulti comunque priva di ogni ragione giustificativa e tale perciò da sacrificare il legittimo affidamento che la controparte poteva aver fatto sulla conclusione del contratto.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1689 del 26 gennaio 2006
«Relativamente ad un rapporto contrattuale di durata, l'intervento nel corso di essa, di una nuova disposizione di legge diretta a porre, rispetto al possibile contenuto del regolamento contrattuale, una nuova norma imperativa condizionante...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6976 del 21 giugno 1995
«La specifica approvazione scritta richiesta dall'art. 1341 c.c. per le clausole contrattuali onerose deve essere effettuata mediante una sottoscrizione separata e distinta da quella in calce alle condizioni generali del contratto predisposto...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1142 del 30 marzo 1976
«L'erede, subentrando nella posizione giuridica del de cuius soltanto a partire dalla morte di questi, non può essere considerato parte dei contratti conclusi dal defunto per il periodo anteriore al suddetto evento, ma, al contrario, conserva la...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 14970 del 4 agosto 2004
«Il recesso unilaterale rappresenta una causa estintiva ordinaria di qualsiasi rapporto di durata a tempo indeterminato, rispondendo all'esigenza di evitare la perpetuità del vincolo obbligatorio, la quale è in sintonia con il principio di buona...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15629 del 26 luglio 2005
«In base ad una lettura conforme a buona fede deve ritenersi che, in un contratto di durata, in presenza di una pattuizione che riconosca ad una parte, in difetto di una unilaterale manifestazione di una volontà di disdetta dell'altra da compiersi...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8360 del 20 settembre 1996
«Qualora un contratto collettivo — che costituisce uno strumento di composizione di conflitti sorti in un determinato momento — venga stipulato senza l'indicazione di una scadenza, detta mancanza non implica che gli effetti del contratto perdurino...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4473 del 15 aprile 1993
«Nel contratto di associazione in partecipazione agli utili dell'impresa o di uno o più affari, il diritto di recesso deve riconoscersi a ciascuno dei contraenti ove manchi la previsione del termine di durata del rapporto, con la conseguenza che...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 24274 del 14 novembre 2006
«In tema di contratto di agenzia, l'art. 1750, comma quarto, c.c., nel porre la regola inderogabile secondo cui i termini di preavviso devono essere gli stessi per le due parti del rapporto, esprime un precetto materiale che vieta pattuizioni che...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8872 del 28 novembre 1987
«Nell'ipotesi in cui, locato un immobile adibito all'esercizio di un'attività commerciale o artigianale e ceduta dal conduttore l'azienda insieme al contratto di locazione, il conduttore cedente, anziché effettuare la consegna al cessionario,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 24458 del 24 novembre 2007
«L'art. 79 della legge 27 luglio 1978, n. 392, il quale sancisce la nullità di ogni pattuizione diretta a limitare la durata legale del contratto di locazione o ad attribuire al locatore un canone maggiore di quello legale, ovvero ad attribuirgli...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6004 del 5 marzo 2008
«Per decidere se ricorra la possibilità di conversione del contratto nullo, ai sensi dell'articolo 1424 c.c., deve procedersi ad una duplice indagine, l'una rivolta ad accertare la obiettiva sussistenza di un rapporto di continenza tra il negozio...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6506 del 4 novembre 1983
«A tal fine può essere utilizzato qualsiasi mezzo probatorio ed il rigoroso criterio della dimostrazione circa la rispondenza temporale dell'incapacità al compimento dell'atto trova opportuno temperamento nella possibilità di trarre utili elementi...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3694 del 31 maggio 1986
«Si ha contratto aleatorio — non soggetto, ai sensi dell'art. 1448, quarto comma, c.c. all'azione di rescissione per lesione — quando l'alea, per specifica pattuizione delle parti ovvero per la natura stessa del negozio, lo caratterizzi nella sua...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4258 del 14 maggio 1997
«Il negozio concluso dal falsus procurator non è nullo e neppure annullabile, ma inefficace nei confronti del dominus fino alla ratifica di questi; tale inefficacia (temporanea) non è rilevabile d'ufficio, ma solo su eccezione dello pseudo...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 24371 del 16 novembre 2006
«La ratifica di un contratto, pur non richiedendo l'impiego di formule particolari, essendo sufficiente che da essa risulti in modo inequivoco la volontà del dominus di rendere operante nella propria sfera giuridica l'atto compiuto dal...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3725 del 9 aprile 1991
«Al fine della cessione di un contratto di locazione, il consenso del contraente ceduto, richiesto dall'art. 1406 c.c., esige, in caso di locazione immobiliare di durata ultranovennale (nella specie, trattavasi di locazione di alloggio economico e...»