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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15807 del 28 luglio 2005
«Ne consegue che la domanda di condanna al pagamento degli interessi può essere proposta non solo cumulativamente con quella di pagamento del capitale, ma anche separatamente, tanto se si tratta di interessi moratori, e quindi complementari al...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2591 del 7 febbraio 2006
«Conseguentemente, qualora il creditore ceda il proprio credito pecuniario, tale cessione è idonea a produrre lo spostamento del luogo dove deve essere adempiuta l'obbligazione e cioè in favore del domicilio o della sede del cessionario, solo se la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12324 del 10 giugno 2005
«Qualunque sia l'entità del debito pecuniario, non può prescindersi dal consenso espresso o presunto del creditore al fine di estinguere il debito in modo diverso dal pagamento in moneta; in particolare, non contrastano con questo principio nè la...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 13108 del 27 dicembre 1995
«...con decorrenza dal giorno in cui è sorto il credito di capitale, i quali valgono a compensare il pregiudizio subito dal creditore per la mancata tempestiva disponibilità dell'equivalente pecuniario del danno e che si cumulano con la rivalutazione.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 13923 del 16 giugno 2006
«Ai sensi dell'art. 1224, secondo comma, c.c., ai fini della configurabilità del diritto al risarcimento del maggior danno derivante dal ritardato pagamento di un debito pecuniario è sufficiente — fatto salvo l'onere a carico del creditore di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3160 del 5 marzo 2001
«Il titolare di un'impresa artigianale, da qualificare piccolo imprenditore, il quale deduca di aver subito un danno dal ritardo del debitore nell'adempimento dell'obbligazione pecuniaria, è tenuto a fornire la prova dell'effettivo pregiudizio...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1114 del 1 febbraio 1995
«Il credito risarcitorio per inadempimento contrattuale si trasforma in credito pecuniario per effetto e dal momento della quantificazione giudiziale. Ne consegue che la sua estinzione per compensazione, in ragione di coesistenza con credito...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9428 del 18 dicembre 1987
«Ne consegue che nel caso di cessione di un credito pecuniario, l'obbligazione di garanzia, consistendo nel dovere corrispondere al cessionario, indipendentemente da colpa o dolo, l'ammontare di cui non ha acquistato il credito mediante il...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9294 del 26 giugno 2002
«Il vettore, che consegna la merce senza attenersi alle istruzioni ricevute quanto alla riscossione degli assegni di cui essa è gravata, tiene un comportamento che impedisce o ritarda l'attuazione di un credito pecuniario del mittente e risponde...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1327 del 24 febbraio 1984
«In tema di responsabilità del vettore nei confronti del mittente come disciplinata dall'art. 1692 cod. civ., a differenza dei crediti propri del vettore verso il mittente, derivanti dal contratto di trasporto (nel quale il mittente stesso assume...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3807 del 23 ottobre 1976
«Qualora sia stato concluso un contratto di conto corrente a norma degli artt. 1823 e seggi c.c., il saldo, risultante a favore di una delle parti, costituisce un credito pecuniario che, in mancanza di patto contrario, produce interessi legali...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1222 del 30 gennaio 2002
«Il credito dell'utile gestore ex art. 2031 c.c. è un credito di valuta; pertanto, poiché il fenomeno inflattivo non consente un automatico adeguamento dell'ammontare di un debito pecuniario né costituisce di per sé un danno risarcibile, in caso di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7529 del 15 maggio 2003
«Il risarcimento in forma specifica, secondo il principio generale fissato dall'art. 2058 c.c., applicabile anche anche alle obbligazioni contrattuali, costituisce rimedio alternativo al risarcimento per equivalente pecuniario, sicché il creditore...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3111 del 21 maggio 1984
«...è l'esistenza di un'obbligazione garantita cui corrisponda un credito di somma di danaro, tale originariamente o comunque suscettibile di acquistare carattere pecuniario, indispensabile per poter promuovere l'esecuzione per espropriazione.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 19452 del 9 novembre 2012
«La liquidità e l'esigibilità del credito, necessari perché questo produca interessi ai sensi dell'art. 1282 c.c., possono essere escluse anche da circostanze e modalità di accertamento dell'obbligazione in ragione della natura pubblicistica del...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 21000 del 12 ottobre 2011
«Il compenso per prestazioni professionali, che non sia convenzionalmente stabilito, è un debito pecuniario illiquido, da determinare secondo la tariffa professionale; ne consegue che il foro facoltativo del luogo ove deve eseguirsi l'obbligazione...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6711 del 19 marzo 2009
«In tema di società di capitali, l'obbligo del socio di conferire in danaro il valore delle azioni sottoscritte in occasione di un aumento del capitale sociale è un debito pecuniario che può essere estinto per compensazione con un credito...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 6538 del 18 marzo 2010
«La costituzione di parte civile del curatore fallimentare nel procedimento penale per bancarotta fraudolenta a carico del fallito (nella specie, a carico degli amministratori della società fallita) non determina l'estinzione del giudizio civile...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 28836 del 5 dicembre 2008
«In tema di liquidazione dell'attivo fallimentare, al giudice delegato è attribuito, ai sensi dell'art. 108, comma 3, legge fall. (nel testo "ratione temporis" applicabile), il potere discrezionale di disporre la sospensione della vendita anche ad...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 15493 del 11 agosto 2004
«In tema di liquidazione dell'attivo fallimentare, al giudice delegato è attribuito il potere discrezionale di disporre la sospensione della vendita anche ad aggiudicazione avvenuta, ma la mancata esplicitazione da parte di esso, o del tribunale in...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2152 del 31 gennaio 2006
«Ove l'obbligazione restitutoria risulti inattuabile per essere stati i beni alienati a terzi, a tale obbligazione se ne sostituisce altra avente come oggetto il risarcimento del danno mediante pagamento di somma equivalente al valore pecuniario...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10676 del 11 agosto 2000
«In base ai principi sul giudicato interno, qualora il giudice di primo grado abbia previsto, in relazione ad un credito pecuniario, il computo degli interessi sul capitale definitivamente (e non anno per anno) rivalutato, il giudice d'appello, ove...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6291 del 25 giugno 1998
«...in qualità di terzo si trovasse nella condizione di depositaria irregolare delle somme versate dal fallito, con conseguente acquisto della proprietà del denaro al momento del versamento ed obbligo di restituzione del solo equivalente pecuniario).»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 18243 del 17 settembre 2015
«Gli interessi sulla somma liquidata a titolo di risarcimento del danno da fatto illecito (nella specie, per irreversibile trasformazione di un'area da parte della P.A.), hanno fondamento e natura diversi da quelli moratori, regolati dall'art. 1224...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 27084 del 15 dicembre 2011
«In tema di azione revocatoria fallimentare, senza distinzioni tra le ipotesi di cui al primo comma dell'art. 67 legge fall. (cui si riferisce la fattispecie) ovvero del secondo comma, la conseguente obbligazione restitutoria, a contenuto...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 23714 del 21 dicembre 2004
«Qualora un debito pecuniario, scaduto ed esigibile, venga estinto dall'obbligato mediante una prestazione diversa, consistente nel trasferimento di una res pro pecunia la ricorrenza di una datio in solutum ed il suo conseguente assoggettamento, in...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 17683 del 29 luglio 2009
«La cessione di credito si caratterizza come anomala, rispetto al pagamento effettuato in danaro o con titoli di credito considerati equivalenti e come tale è assoggettabile a revocatoria fallimentare, a norma dell'art. 67, primo comma, n. 2, legge...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12140 del 14 giugno 2016
«Gli interessi sulla somma liquidata a titolo di risarcimento del danno da fatto illecito hanno fondamento e natura diversi da quelli moratori, regolati dall'art. 1224 c.c., in quanto sono rivolti a compensare il pregiudizio derivante al creditore...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11899 del 10 giugno 2016
«...in cui è emanata la pronuncia giudiziale finale, sia gli interessi compensativi sulla predetta somma, che sono rivolti a compensare il pregiudizio derivante al creditore dal ritardato conseguimento dell'equivalente pecuniario del danno subito.»
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Cassazione civile, Sez. I, ordinanza n. 9010 del 11 aprile 2018
«L'azione esperita dal promissario acquirente ai sensi dell'art. 2932 c.c. per ottenere l'esecuzione specifica dell'obbligo di concludere un contratto, non diviene improcedibile a seguito della dichiarazione di fallimento del promittente venditore;...»