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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 18218 del 11 agosto 2009
«La tutela civilistica del nome e dell'immagine, ai sensi degli artt. 6, 7 e 10 c.c., è invocabile non solo dalle persone fisiche ma anche da quelle giuridiche e dai soggetti diversi dalle persone fisiche e, nel caso di indebita utilizzazione della...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7322 del 10 dicembre 1986
«Pertanto, con riguardo alla vendita, il soggetto attivo che riceve la cosa, col consenso sia pur viziato, dell'avente diritto, ne diviene effettivo proprietario, con il connesso potere di trasferirne il dominio al terzo con la conseguenza che, a...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 26253 del 13 dicembre 2007
«Nell'assicurazione per conto di chi spetta ha diritto all'indennità chi al momento dell'evento dannoso risulti proprietario della cosa o titolare di un diritto reale o di garanzia su di essa, mentre il contraente, anche quando si trova in una...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 28132 del 12 luglio 2001
«...presenza di ragioni di urgenza terapeutica o in altre ipotesi previste dalla legge, le quali possono rendere configurabili cause di giustificazione diverse dal consenso dell'avente diritto, quali lo stato di necessità o l'adempimento di un dovere.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 7186 del 24 maggio 1990
«L'esimente putativa (nella specie consenso dell'avente diritto) può trovare applicazione solo quando sussista un'obiettiva situazione — non creata dallo stesso soggetto attivo del reato — che possa ragionevolmente indurre in errore tale soggetto...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3398 del 24 novembre 1999
«Il reato di maltrattamenti in famiglia (art. 572 c.p.) non può essere scriminato dal consenso dell'avente diritto, sia pure affermato sulla base di opzioni sub-culturali relative ad ordinamenti diversi da quello italiano. Dette sub-culture,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7468 del 31 marzo 2011
«Pertanto, con riguardo alla vendita, il soggetto attivo che riceve la cosa col consenso sia pur viziato dell'avente diritto, ne diviene effettivo proprietario, con il connesso potere di trasferirne il dominio al terzo e con la conseguenza che, a...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 20944 del 25 maggio 2011
«La scriminante putativa del consenso dell'avente diritto non è applicabile quando debba escludersi, in base alle circostanze del fatto, la ragionevole persuasione di operare con l'approvazione della persona che può validamente disporre del diritto.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 17210 del 3 maggio 2011
«L'esimente putativa del consenso dell'avente diritto non è configurabile nel delitto di violenza sessuale, in quanto la mancanza del consenso costituisce requisito esplicito della fattispecie e l'errore sul dissenso si sostanzia pertanto in un in...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 23214 del 18 maggio 2004
«In tema di arbitraria occupazione del demanio marittimo, sono irrilevanti sia l'acquiescenza degli organi preposti alla sua tutela, sia il preteso consenso dell'avente diritto.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 23599 del 19 giugno 2002
«Nell'ambito degli episodi di «nonnismo», non ricorre la scriminante del consenso dell'avente diritto neanche quando il soggetto passivo abbia accettato di sottoporsi a prove di iniziazione (nella specie, quella denominata dello «sbrago»), in...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3901 del 31 gennaio 2001
«...al quale detti comportamenti arrecano danno, non rende configurabile, in favore dei loro autori, l'esimente del consenso dell'avente diritto, potendosi semmai ipotizzare il concorso morale degli stessi funzionari o rappresentanti nel reato.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3747 del 10 gennaio 1996
«Ai fini dell'esclusione del requisito dell'arbitrarietà nell'occupazione di area demaniale marittima sono irrilevanti, rispetto all'istituto della concessione, le figure giuridiche dell'acquiescenza (la costruzione del porto sarebbe «avvenuta...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 594 del 20 gennaio 1989
«In tema di lesioni personali, il consenso dell'avente diritto ha efficacia, come causa giustificatrice, se viene prestato volontariamente nella piena consapevolezza delle conseguenze lesive all'integrità personale, sempre che queste non si...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7425 del 18 giugno 1987
«...dell'art. 552 c.p., l'illiceità penale della sterilizzazione volontaria (cosiddetta vasectomia) è venuta definitivamente meno né può essere affermata con riferimento al reato di lesioni gravissime non scriminabili dal consenso dell'avente diritto.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 45210 del 13 dicembre 2005
«In tema di lesioni personali cagionate durante una competizione sportiva, non sussistono i presupposti di applicabilità della causa di giustificazione del consenso dell'avente diritto con riferimento al cosiddetto rischio consentito (art. 50...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 371 del 9 gennaio 1980
«Il delitto di falsità in cambiale non lede un bene giuridico disponibile bensì un preminente interesse sociale qual è quello della pubblica fede documentale. Conseguentemente non può trovare applicazione l'esimente del consenso dell'avente diritto.»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 19054 del 2 maggio 2013
«In tema di peculato, nessuna efficacia esimente può attribuirsi alla causa di giustificazione del consenso dell'avente diritto, quando i beni che costituiscono oggetto della condotta delittuosa appartengono alla pubblica amministrazione....»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8009 del 24 agosto 1993
«...patrimoniale della pubblica amministrazione. (La Cassazione ha altresì rilevato che la legittimità della sostituzione del bene da parte dell'agente passa necessariamente attraverso il consenso dell'avente diritto, ai sensi dell'art. 1197 c.c.).»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 9627 del 8 ottobre 1992
«L'illecito sportivo presuppone la sussistenza del consenso dell'avente diritto. Esso ricorre quando la condotta lesiva, quale quella del diretto controllo del tiro del pallone, del tentativo di impossessarsene o di contenderlo all'avversario...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 8703 del 4 agosto 1992
«...lecita o penalmente indifferente per la presenza di cause di giustificazione, anche non codificate, quali sono, tra le altre, l'adempimento di un dovere, l'esercizio di diritti soggettivi o di facoltà legittime e il consenso dell'avente diritto.»
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Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 4923 del 2 marzo 2018
«Nel contratto di assicurazione per conto di chi spetta, il consenso a pretendere l'indennizzo in luogo dell'avente diritto non può essere presunto in base alla mera sottoscrizione di una clausola di assicurazione che attribuisce al contraente...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 33275 del 7 luglio 2017
«In tema di lesioni personali cagionate durante una competizione sportiva, non sussistono i presupposti di applicabilità della causa di giustificazione del consenso dell'avente diritto con riferimento al cosiddetto rischio consentito (art. 50 cod....»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 10498 del 8 marzo 2018
«Ai fini della configurabilità del reato di violazione di domicilio (art. 614 c.p.), non possono essere considerati luoghi di privata dimora quelli normalmente destinati ad attività di lavoro, di studio e di svago, ai quali chiunque possa accedere...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2512 del 29 febbraio 2000
«...condotta antigiuridica. Conseguentemente gli imputati non possono invocare a loro giustificazione di aver agito in presenza di un consenso dell'avente diritto, tacito o presunto, stante la tempestiva reazione della vittima nel momento iniziale.»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 8107 del 7 luglio 2000
«L'arbitrarietà della condotta è ravvisabile in tutti i casi in cui l'ingresso nell'immobile o nel fondo altrui avvenga senza il consenso dell'avente diritto al possesso od alla detenzione ovvero, in mancanza di questo, senza la legittimazione...»
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Cassazione penale, Sez. Feriale, sentenza n. 37118 del 1 agosto 2019
«La scriminante putativa del consenso dell'avente diritto non è applicabile quando debba escludersi, in base alle circostanze del fatto, la ragionevole persuasione di operare con l'approvazione della persona che può validamente disporre del...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 14878 del 3 febbraio 2021
«In tema di violazione di domicilio, non costituisce luogo di privata dimora l'"open space" o stanza collettiva, in quanto luogo di lavoro accessibile ad un numero indeterminato di persone anche senza il preventivo consenso dell'avente diritto. (In...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 31276 del 14 settembre 2020
«In tema di violazione di domicilio, ai fini della titolarità dello "ius excludendi alios" vanno distinte le relazioni di convivenza e di coabitazione, la prima caratterizzata da legami affettivi stabili e da impegni reciproci di assistenza morale...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 18609 del 16 febbraio 2021
«In tema di indebita utilizzazione di carta di credito, deve essere esclusa l'operatività della scriminante del consenso dell'avente diritto, ai sensi dell'art. 50 cod. pen., atteso che il bene giuridico tutelato dalla fattispecie disciplinata...»