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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7647 del 30 luglio 1990
«Qualora un assegno bancario venga emesso a titolo di donazione, l'opponibilità, nel rapporto diretto con il prenditore, di tale contratto sottostante (senza che possano invocarsi le limitazioni probatorie di cui all'art. 2722 c.c., non vertendosi...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10687 del 11 agosto 2000
«Il premio dovuto al ritrovatore di cosa mobile deve essere riconosciuto, ai sensi dell'art. 930, commi primo e secondo, c.c., ogni volta il bene rinvenuto abbia in sé un valore economico e, quindi, un'ovvia utilità per chi il bene stesso abbia...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12324 del 10 giugno 2005
«Qualunque sia l'entità del debito pecuniario, non può prescindersi dal consenso espresso o presunto del creditore al fine di estinguere il debito in modo diverso dal pagamento in moneta; in particolare, non contrastano con questo principio nè la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12079 del 24 maggio 2007
«In base alla regola di correttezza posta dall'articolo 1175 c.c., l'obbligazione del debitore si estingue a seguito della mancata tempestiva presentazione all'incasso del titolo di credito (assegno bancario, nella specie) da parte del creditore,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 17961 del 6 settembre 2004
«Il debitore che sostituisca il mezzo di pagamento pattuito, costituito dall'assegno circolare, con un versamento tramite bonifico bancario, compie un inesatto adempimento privo, ai sensi dell'art. 1197 c.c., di effetto liberatorio, in quanto non...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 15396 del 1 dicembre 2000
«L'accettazione del creditore di una somma di danaro di un assegno bancario di corrispondente importo rilasciatogli da debitore non estingue l'obbligazione, se il titolo di credito non va a buon fine, pur se per una ragione diversa dalla mancanza...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2200 del 27 luglio 1973
«L'offerta, da parte del debitore al creditore, di un assegno bancario, anche se circolare, non vale quale offerta non formale di cui all'art. 1220 c.c., e pertanto non è idonea ad escludere la mora del debitore.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 535 del 19 gennaio 2000
«Il pagamento di un assegno bancario da parte della banca trattaria sull'erroneo presupposto dell'esistenza di sufficiente provvista non può considerarsi indebito e non è, quindi, suscettibile di ripetizione, perché la banca solvente, che riveste...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 16391 del 13 luglio 2010
«Pertanto, allorché la parte soccombente in giudizio dia esecuzione ad una sentenza non definitiva, traendo un assegno bancario all'ordine di più persone, nel caso di riforma della sentenza in grado di appello, tutti gli intestatari dell'assegno...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 369 del 14 gennaio 2000
«Il pagamento a mezzo assegno bancario del canone locatizio è possibile solo se previsto dal contratto o accettato dal locatore. Nel caso in cui il conduttore possa avvalersi di tale mezzo di pagamento, il titolo deve pervenire al domicilio del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1327 del 24 febbraio 1984
«...dell'art. 1277 cod. civ., e pertanto non può ritenersi adempiente a tale sua obbligazione ove accetti dal destinatario un assegno bancario che, quale titolo di credito, non costituisce valida forma di pagamento ai fini dell'estinzione del debito.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11852 del 25 giugno 2004
«La banca girataria per l'incasso di un assegno bancario è tenuta non soltanto a far levare il protesto (art. 45 legge assegno), al fine di conservare integre le ragioni del proprio girante nei confronti degli obbligati di regresso, ma ha anche...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8485 del 18 ottobre 1994
«In tema di operazioni in conto corrente, ai sensi dell'art. 1829, parte seconda, c.c. — applicabile anche al contratto di apertura di credito bancario regolata in conto corrente, in virtù del rinvio operato dal successivo art. 1857 — chi riceve...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7662 del 13 aprile 2005
«L'istituto di credito, che abbia pagato un assegno bancario di conto corrente, su di esso tratto, alterato nell'importo, è responsabile verso il traente del pagamento della maggior somma risultante dall'alterazione ove questa sia rilevabile con...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8160 del 28 luglio 1999
«L'esistenza di un contratto di apertura di credito bancario, che, solo, può giustificare la non immediata esigibilità, da parte della banca, del saldo passivo di un conto corrente, non può essere ricavata, per facta concludentia, dalla mera...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4241 del 12 dicembre 1974
«Non rappresentano, pertanto, istanze nel senso anzidetto la denunzia penale e la querela per i reati di assegno a vuoto e di truffa, proposte dal creditore nei confronti del debitore principale, resosi inadempiente all'obbligo di pagare l'importo...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 16556 del 14 luglio 2010
«Il possessore di un assegno bancario, in cui non figuri l'indicazione del prenditore oppure cui l'assegno sia stato girato dal primo prenditore o da ulteriori giratari, sia con girata piena che con girata in bianco, ha diritto al pagamento dello...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 27378 del 12 dicembre 2005
«In tema di assegno bancario, la limitazione della responsabilità del trattario, secondo quanto prevede il secondo comma dell'art. 1992 c.c., ai casi di mala fede o colpa grave, non opera ove la banca sia chiamata a rispondere in via...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1607 del 14 febbraio 2000
«Il pagamento del titolo di credito in favore del possessore non legittimato sortisce effetto liberatorio solo in assenza di dolo o colpa grave, senza che si possa attribuire diversa portata alla negoziazione del titolo stesso attraverso collegate...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8392 del 2 settembre 1997
«L'assegno bancario rilasciato senza indicazione del nome del prenditore non è invalido, ma vale come assegno bancario al portatore, esso può essere convertito dal possessore in titolo all'ordine o riempiendolo con il proprio nome e trasferendolo...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3033 del 28 marzo 1987
«Pertanto, l'emittente o uno dei successivi giranti di un assegno bancario non possono, nei confronti del prenditore, sollevare eccezioni relative alla sua legittimazione ad agire in regresso, se si tratta di eccezioni fondate non su quanto risulta...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5641 del 5 maggio 2000
«Ai fini della continuità della Serie delle girate di un assegno bancario non rileva che una o più delle stesse siano invalide per falsità della firma o per difetto di rappresentanza del girante in nome altrui, poiché agli effetti della...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 542 del 23 gennaio 1984
«La colpa idonea a fondare una responsabilità contrattuale del trattario per illegittimo pagamento di un assegno bancario è riscontrabile nell'inadempimento dell'obbligo di accertare la regolare continuità di girate e l'autenticità della firma del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3027 del 15 marzo 1995
«In caso di smarrimento di un assegno bancario dopo la girata per l'incasso fatta ad una banca dall'intestatario dell'assegno, grava su quest'ultimo, e non sul traente, l'onere di richiedere l'ammortamento del titolo, che costituisce l'unico...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9686 del 20 agosto 1992
«Nel caso di smarrimento di assegno di conto corrente, denunciato dal titolare del conto, l'istituto di credito che, nella sua qualità di trattario e mandatario, ha pagato l'assegno bancario al possessore, è liberato sinché non viene data la prova...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 20469 del 25 luglio 2008
«In tema di ammortamento di un assegno bancario, l'opposizione al relativo decreto pronunciato dal pretore (competente ratione temporis ) va proposta nel termine di quindici giorni dalla pubblicazione del provvedimento in Gazzetta Ufficiale , ai...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1115 del 23 aprile 1952
«Il termine di quindici giorni — indicato nell'art. 69 (secondo capoverso) del R.D. 21 dicembre 1933, n. 1736 per l'opposizione del detentore dell'assegno bancario alla richiesta di ammortamento — è perentorio e, come tale, non è suscettibile di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 871 del 18 gennaio 2006
«In tema di illecito aquiliano, affinché rilevi il nesso di causalità tra un antecedente e l'evento lesivo, deve ricorrere la duplice condizione che si tratti di un antecedente necessario dell'evento, nel senso che questo rientri tra le conseguenze...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1108 del 5 febbraio 1997
«In tema di pignoramento di crediti, qualora prima dell'intimazione il terzo pignorato abbia girato al debitore diretto un assegno bancario in adempimento dell'obbligazione corrispondente al credito poi pignorato, l'estinzione dell'obbligazione del...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6107 del 1 giugno 1993
«...società, presentando anche per quanto riguarda i mezzi di attuazione di esso (nella specie, con la sottoscrizione della girata di un assegno bancario), un vincolo di conseguenzialità genetica con i rapporti e l'ordinamento della società stessa.»