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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 15092 del 13 aprile 2007
«Integra il delitto di riciclaggio lo smontaggio e la successiva vendita, o riutilizzo in altro modo, dei singoli pezzi di un'autovettura di provenienza delittuosa, pur se non muniti di codici identificativi suscettibili di alterazione, in ragione...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 47088 del 9 dicembre 2003
«La disposizione di cui all'art. 648 bis c.p. pur configurando un reato a forma libera, richiede che le attività poste in essere sul denaro, bene od utilità di provenienza delittuosa siano specificamente dirette alla sua trasformazione parziale o...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 18577 del 28 marzo 2003
«Il semplice spostamento in territorio estero extracomunitario, a fine di successiva vendita e reimmatricolazione, di un autoveicolo di provenienza furtiva non costituisce “trasferimento” punibile ai sensi dell'art. 648 bis c.p., in quanto non...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 36779 del 7 novembre 2006
«Costituisce riciclaggio e non ricettazione la condotta di colui che non solo pone in contatto l'acquirente e il venditore, ma che interviene materialmente nel trasferimento del bene in quanto mentre la mediazione è un'attività accessoria al...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 34342 del 26 settembre 2005
«L'attenuante del ravvedimento attivo (art. 62 n. 6 c.p.) non può essere applicata in riferimento al delitto di omicidio, perché essa implica che le condotte riparatorie siano efficaci, e quindi concretamente elidano o attenuino le conseguenze...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 17637 del 10 maggio 2005
«Le distinte ed autonome circostanze attenuanti di natura soggettiva previste dall'art. 62 n. 6 c.p. (riparazione totale del danno e ravvedimento operoso) attribuiscono rilievo alla condotta dell'autore del reato successivamente alla consumazione...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1285 del 13 febbraio 1997
«In tema di provocazione (art. 62 n. 2 c.p.) deve affermarsi che l'attenuante inerisce ad una situazione iniziale di legittimità o, almeno, di non illiceità dell'offensore, confliggente con una opposta situazione di illiceità dell'offeso e...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7444 del 3 luglio 1995
«L'attenuante del ravvedimento operoso di cui alla seconda ipotesi dell'art. 62 n. 6 c.p. non è configurabile nei reati di danno il cui evento consista nella distruzione del bene giuridico protetto, perché l'evento medesimo non è più suscettibile...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6863 del 14 giugno 1994
«In tema di stupefacenti, l'attenuante speciale di cui all'art. 73, comma 7, D.P.R. n. 309/1990 ha una configurazione più ampia di quella prevista dall'art. 62 n. 6 c.p. Essa non si ricollega al reato, bensì alla «attività criminosa», che è...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10594 del 3 novembre 1992
«L'attivo ravvedimento del reo, di cui all'art. 62 n. 6 seconda parte c.p., deve mirare ad elidere o ad attenuare le conseguenze dannose o pericolose del reato, per tali intendendosi quelle conseguenze che da un lato siano estranee all'esecuzione e...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 467 del 20 gennaio 1992
«In tema di concorso in detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, può dare luogo all'applicazione delle attenuanti generiche, ma non di quella dell'attivo ravvedimento, la collaborazione prestata dall'imputato con le chiamate di correità rese...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 211 del 29 marzo 1995
«In tema di amnistia di cui al D.P.R. 12 aprile 1990, n. 75, e con riguardo al divieto di applicazione del beneficio nel caso di violenza privata aggravata ai sensi dell'art. 610, comma 2, c.p., giusta quanto previsto dall'art. 3, lettera c), n. 25...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7736 del 30 giugno 1988
«Mentre la norma di cui all'art. 83 c.p. disciplina il caso della realizzazione di un evento di natura diversa da quello che l'agente si proponeva (aberratio delicti) l'art. 82, invece, prevede l'errore che cade sull'oggetto materiale (persona o...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 10160 del 29 novembre 1979
«Nell'ipotesi di aberratio ictus con offesa anche di persona diversa da quella alla quale l'offesa era diretta, come unitaria è la condotta che dà origine all'offesa voluta ed a quella involontaria, così unico è il nesso di causalità materiale che...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 15990 del 10 maggio 2006
«L'art. 82 c.p., che disciplina l'aberratio ictus prevede l'errore che cade sull'oggetto materiale (persona o cosa) del reato, nel senso che il reato, invece di offendere il bene-interesse cui l'offesa era diretta, lede lo stesso bene-interesse di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 16597 del 19 dicembre 1990
«La diminuente del vizio parziale di mente, prevista dall'art. 89 c.p., è compatibile con la sussistenza del dolo. Infatti non vi è contrasto fra l'ammettere la seminfermità di mente ed il ritenere provato il dolo — la coscienza e la volontà, cioè,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 26678 del 19 giugno 2013
«Il rinvio facoltativo dell'esecuzione della pena nei confronti di madre di prole di età inferiore a tre anni richiede esclusivamente la prova della nascita del figlio ed un giudizio prognostico in ordine alla sussistenza del concreto pericolo di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 17208 del 28 aprile 2001
«In tema di misure alternative alla detenzione, il divieto di concessione del beneficio della detenzione domiciliare ai condannati per i reati di cui all'art. 4 bis della legge n. 354 del 1975 non è applicabile nel caso in cui sussistano le...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4192 del 8 settembre 1995
«Pur dovendosi, di regola, escludere l'interesse del condannato ad ottenere il beneficio della liberazione anticipata, ai sensi dell'art. 54 dell'ordinamento penitenziario, quando manchi l'attualità dello stato di detenzione, deve ritenersi che...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5949 del 4 dicembre 1999
«In tema di rinvio dell'esecuzione della pena per grave infermità fisica, ai sensi dell'art. 147, comma 1, n. 2, c.p., pur sussistendo il dovere, per il giudice, di tener conto, indipendentemente dalla compatibilità o meno dell'infermità con le...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 198 del 1 marzo 1993
«L'amnistia impropria, mentre fa cessare l'esecuzione della pena principale, della pena accessoria e delle misure di sicurezza personali, oltre a non estinguere le obbligazioni civili nascenti dal reato — ad eccezione di quelle previste dagli artt....»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3921 del 23 novembre 1992
«In materia di indulto il disposto del secondo comma dell'art. 174 c.p. secondo il quale «nel concorso di più reati, l'indulto si applica una sola volta, dopo cumulate le pene», ha lo scopo di impedire il superamento dei limiti di legge mediante...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2794 del 7 luglio 1992
«L'amnistia impropria estingue soltanto le pene accessorie, le misure di sicurezza e gli effetti civili e amministrativi della sentenza di condanna, ma non ha incidenza su altri effetti quali, in particolare, la recidiva, l'abitualità o la...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1922 del 18 febbraio 1978
«Nel caso in cui il reato sia escluso dall'ambito di applicazione dell'amnistia, ma si profili la possibilità di eliminazione di un'aggravante, a norma dell'art. 69 c.p., mediante il giudizio di prevalenza o di equivalenza di una circostanza...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 473 del 20 marzo 1992
«Il diritto a beneficiare dell'amnistia sorge quando il decreto presidenziale sia stato emanato, e solo allora l'imputato può rinunciarvi.»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 9596 del 14 settembre 1991
«Non osta all'applicazione dell'amnistia (nella specie quella concessa con D.P.R. n. 75 del 1990) la rinuncia da parte dell'imputato ad un precedente decreto di clemenza, in quanto ognuno di tali provvedimenti ha una sua autonomia, la quale...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 604 del 29 gennaio 1997
«Il reato di cui all'art. 1164 c.n. (inosservanza di provvedimento di demolizione e sgombero di opere abusive), consistendo nell'inosservanza di una disposizione legislativa o regolamentare o di un provvedimento amministrativo, è reato omissivo...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 13414 del 21 marzo 2013
«Il "dies a quo" da cui decorre il termine di prescrizione della pena, oggetto di sospensione condizionale poi revocata, coincide con il giorno in cui è passata in giudicato la decisione che ha disposto la revoca del beneficio e non dal momento in...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 20309 del 30 aprile 2004
«Ai fini dell'ammissibilità dell'oblazione speciale, la recidiva reiterata, pur in mancanza di una precedente apposita dichiarazione giudiziale dello status di recidivo - dichiarazione che non ha natura costitutiva - è ostativa all'applicazione del...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 30729 del 17 luglio 2013
«La presenza di una precedente condanna a pena non sospesa non impedisce la concessione del beneficio della sospensione condizionale della pena in sede di nuova condanna intervenuta in epoca successiva alla prima, purché la pena da infliggere,...»