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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 18363 del 6 agosto 2010
«La morte del cliente, causando l'estinzione del mandato e la perdita dello "ius postulandi" in capo all'avvocato, priva quest'ultimo della legittimazione a domandare il rilascio della copia esecutiva di una sentenza. Nondimeno tale vizio resta...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 20634 del 22 settembre 2006
«La sopravvenienza, successivamente alla proposizione dell'opposizione al precetto, delle condizioni di esistenza della pretesa esecutiva non può essere presa in considerazione dal giudice dell'opposizione perché non rilevante al fine di decidere...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7784 del 18 giugno 2001
«In forza del principio secondo il quale l'esecuzione forzata deve essere normalmente preceduta dalla notificazione del titolo in forma esecutiva e del precetto (art. 479 c.p.c.), il chiamato in garanzia, nei confronti del quale sia stata accolta...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15083 del 22 novembre 2000
«Il locatore può chiedere la risoluzione del contratto e la condanna al rilascio del bene nei confronti del conduttore anche nel caso in cui al momento della proposizione della domanda detto bene è detenuto da un terzo, immessovi dal conduttore,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4008 del 19 febbraio 2013
«L'intimazione di adempiere l'obbligo risultante dal titolo esecutivo - contenuto nel precetto a norma dell'art. 480, comma primo, c.p.c. - non richiede, quale requisito formale a pena di nullità, oltre alla indicazione della somma domandata in...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11170 del 29 luglio 2002
«Il precetto, il quale è un atto che precede l'esecuzione, può ben contenere anche l'intimazione al pagamento delle spese del precetto stesso, senza che occorra quindi una liquidazione da parte del giudice dell'esecuzione, costituendo tali spese un...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2160 del 30 gennaio 2013
«L'eccessività della somma portata nel precetto non travolge questo per l'intero, ma dà luogo soltanto alla riduzione della somma domandata nei limiti di quella dovuta, con la conseguenza che l'intimazione rimane valida per la somma effettivamente...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 18533 del 3 settembre 2007
«In materia esecutiva, nell'ipotesi di pignoramento eseguito in modo da sottoporvi beni di valore eccedente il credito per cui si procede, non si ha un caso di esercizio dell'azione esecutiva per un credito inesistente e, quindi, il mezzo per...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1639 del 29 aprile 1977
«La domanda volta ad ottenere in via principale la limitazione del cumulo dell'espropriazione mobiliare con l'espropriazione immobiliare ai sensi dell'art. 483 c.p.c. ed, in subordine, la riduzione del pignoramento ai sensi dell'art. 496 c.p.c.,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4442 del 20 agosto 1985
«Il provvedimento con il quale il giudice dell'esecuzione dichiara inammissibile un'offerta di aumento di sesto perché fatta da persona che non ha partecipato alla gara per l'aggiudicazione all'incanto di un immobile, ha natura decisoria e pertanto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4595 del 10 dicembre 1976
«Il pignoramento sui beni mobili del debitore, pur essendo atto di esecuzione, non implica attività di giudizio e, pertanto, non presuppone un ius postulandi. Di conseguenza, il creditore istante ben può proporre la richiesta di pignoramento...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 23847 del 18 settembre 2008
«Il creditore, in forza del medesimo titolo esecutivo, può procedere a più pignoramenti dello stesso bene in tempi successivi, senza dover attendere che il processo di espropriazione aperto dal primo pignoramento si concluda, atteso che il diritto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8221 del 28 luglio 1999
«La riduzione del pignoramento ex art. 496 c.p.c., dovendo essere effettuata con riferimento esclusivo all'importo dei crediti e delle spese del creditore procedente e dei creditori già intervenuti, al momento della richiesta del debitore esecutato...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 22409 del 19 ottobre 2006
«La domanda di sostituzione esecutiva ai sensi dell'art. 511 c.p.c. realizza il subingresso di uno o più creditori del creditore dell'esecutato nella sua posizione processuale e nel diritto al riparto della somma ricavata dall'esecuzione; le...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 393 del 14 gennaio 1993
«L'acquirente di un immobile pignorato che, avendo volontariamente limitato la garanzia per evizione alla restituzione del prezzo pagato, sia intervenuto nel processo esecutivo ex art. 511 c.p.c., conseguendo l'assegnazione di parte della somma...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2608 del 13 marzo 1987
«La sostituzione esecutiva ai sensi dell'art. 511 c.p.c. realizza il subingresso di uno o più creditori del creditore dell'esecutato nella sua posizione processuale nel diritto al riparto della somma ricavata dall'esecuzione e non integra pertanto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1175 del 23 maggio 1962
«Ai fini dell'ammissibilità dell'intervento dei creditori nel processo esecutivo, i requisiti di certezza, liquidità ed esigibilità del credito debbono risultare dal titolo che l'interveniente produce a sostegno della propria domanda. Difettano...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6137 del 4 luglio 1997
«Nell'espropriazione mobiliare, ai fini della partecipazione di ciascuno dei creditori, procedenti o intervenuti, alla distribuzione del ricavato, in vista della soddisfazione paritaria dei diritti di ciascuno, la domanda presentata da uno di essi,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2129 del 24 febbraio 1995
«In tema di espropriazione presso terzi, dalla formulazione dell'art. 543 c.p.c. (il quale prescrive che l'atto notificato personalmente al terzo deve contenere, tra l'altro, l'intimazione al destinatario di non disporre delle cose o delle somme...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9782 del 8 ottobre 1997
«In tema di pignoramento di crediti e di accertamento dell'obbligo del terzo, qualora questo non neghi il proprio obbligo, ma opponga di non poter adempiere perché il credito è stato assoggettato a sequestro presso di lui, tale eccezione non...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4491 del 26 marzo 2003
«In materia di esecuzione forzata, in sede di assegnazione dei crediti ai sensi dell'art. 553 c.p.c. il giudice dell'esecuzione deve disporre l'assegnazione dei crediti risultanti dagli assegni bancari per i quali vi è stata domanda di assegnazione...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8215 del 10 settembre 1996
«Con il provvedimento di assegnazione dei crediti di cui all'art. 553 c.p.c. il giudice dell'esecuzione non deve limitarsi a determinare il valore dell'assegnazione, e quindi i limiti del trasferimento dei crediti, sulla base della sola richiesta...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 16053 del 24 ottobre 2003
«Ai fini del riconoscimento del diritto ad un'equa riparazione per violazione del termine ragionevole del processo, l'inosservanza del conservatore dei registri immobiliari al compito, affidatogli dall'art. 567 c.p.c. nel testo anteriore alle...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2226 del 27 febbraio 1998
«Nell'esecuzione forzata per espropriazione immobiliare, l'aggiudicatario provvisorio può partecipare alla gara indicata nel secondo comma dell'art. 584 c.p.c. senza necessità di presentare una nuova domanda di acquisto dei beni pignorati e senza...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 27148 del 19 dicembre 2006
«L'amministrazione giudiziaria dell'immobile è prevista dall'art. 591 c.p.c. come alternativa rispetto ad un incanto successivo al ribasso è rimessa alla decisione del giudice dell'esecuzione, a prescindere da una espressa domanda dei creditori...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3803 del 11 novembre 1975
«La notificazione dell'avviso dell'avvenuto pignoramento di un immobile indiviso ai comproprietari non debitori ha la limitata finalità di imporre loro il divieto di lasciar separare dal debitore la sua parte delle cose comuni senza ordine del...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3432 del 8 novembre 1974
«L'ordinanza con la quale il giudice istruttore, nel procedimento di divisione del bene indiviso oggetto del pignoramento immobiliare, dispone la vendita dell'immobile, nonostante sia insorta controversia sulla necessità della vendita, a seguito di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1324 del 3 febbraio 1995
«Il creditore ipotecario, per soddisfare i suoi diritti, deve seguire le forme ordinarie dell'esecuzione diretta contro il debitore che risulta dai registri immobiliari e non deve procedere esecutivamente con le forme dell'espropriazione contro il...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9777 del 8 ottobre 1997
«Il creditore che agisce in executivis per consegna o rilascio, per il principio stabilito dall'art. 91 c.p.c. — di cui l'art. 611 c.p.c. costituisce applicazione — ha diritto al rimborso delle spese vive, con provvedimento autonomo del giudice...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12398 del 29 novembre 1995
«Il decreto con il quale il giudice respinge la richiesta d'ingiunzione ex art. 611 c.p.c., non è impugnabile con regolamento di competenza, essendo inidoneo ad acquisire autorità di cosa giudicata e perciò non preclusivo della riproposizione della...»