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Cassazione civile, sentenza n. 1003 del 6 aprile 1955
«Il giuramento suppletorio è un mezzo integrativo di prova e, come tale, presuppone che altre siano state in precedenza raccolte, ma che abbiano condotto a risultanze insufficienti e contraddittorie; l'ordinare detto giuramento è facoltà del...»
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Cassazione civile, sentenza n. 1281 del 29 aprile 1959
«Mentre alle parti, costituite nella precedente fase del processo, la notificazione dell'atto riassuntivo va fatta a norma dell'art. 170 a quelle non costituite, anche se non dichiarate contumaci, dev'essere eseguita personalmente. Nell'uno e...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1427 del 30 maggio 1963
«I creditori intervenuti nel procedimento di espropriazione presso terzi e gli altri creditori intervenienti tardivamente (e come tali aventi diritto, a norma dell'art. 528 c.p.c., richiamato dall'art. 551 c.p.c. sull'intervento dei creditori nel...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1236 del 19 maggio 1964
«In tema di assicurazione contro i danni, nel momento della presentazione all'assicuratore della domanda di infortunio, da parte dell'assicurato danneggiante (art. 1913 c.c.), quest'ultimo, in senso potenziale, è certamente parte nell'eventuale...»
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Cassazione civile, sentenza n. 460 del 28 febbraio 1964
«Coordinando, ai fini di una retta interpretazione della norma, l'art. 403 c.p.c. (che stabilisce che non può essere impugnata per revocazione la sentenza pronunciata nel giudizio di revocazione) con la disposizione del secondo comma del precedente...»
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Cassazione civile, sentenza n. 52 del 10 gennaio 1964
«Il principio secondo il quale il giudice di rinvio deve provvedere sulla domanda di restituzione di quanto pagato in esecuzione di una sentenza poi cassata senza subordinare la relativa decisione all'esito finale della lite principale, è...»
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Cassazione civile, sentenza n. 772 del 18 marzo 1966
«A norma dell'art. 235 del codice di procedura civile, il giuramento decisorio non può essere revocato soltanto quando l'altra parte ha dichiarato di essere pronta a prestarlo nella formula originaria o in quella modificata dal giudice; ma se la...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2 del 3 gennaio 1970
«In tema di società in nome collettivo, fra i «terzi» ai quali – a norma dell'art. 2300 c.c. – non è opponibile la modificazione dell'atto costitutivo non iscritta nel registro delle imprese, sono da ricomprendersi, oltre ai creditori sociali,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1163 del 22 aprile 1971
«Non possono validamente essere comminati termini perentori non previsti espressamente dalla legge od alla cui fissazione il giudice non sia espressamente autorizzato dalla legge, tuttavia la previsione di un termine perentorio può risultare da una...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 374 del 15 febbraio 1971
«La facoltà che, per economia di giudizio, di tempo e di spese, il legislatore concede al locatore di proporre con unico atto domanda di convalida e domanda di ingiunzione, ha per presupposto che lo stesso giudice, funzionalmente competente per la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3614 del 15 dicembre 1972
«L'inosservanza dell'art. 604 c.p.c. incide sulla concreta efficacia del vincolo esecutivo posto in essere dal creditore procedente, sulla sua intrinseca idoneità ad attuare la funzione dell'esecuzione forzata, sì che l'azione intesa a farla valere...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2383 del 13 giugno 1975
«Gli assegni bancari posti a fondamento di un decreto ingiuntivo, quando siano privi dell'indicazione del luogo di emissione e delle altre indicazioni suppletive, sono ex art. 2 ultimo comma, del R.D. 21 dicembre 1933, n. 1736, invalidi come tali e...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3841 del 14 novembre 1975
«È inammissibile il ricorso proposto a norma dell'art. 111 della Costituzione e diretto a contestare, per la prima volta in cassazione, la pignorabilità del credito contro il provvedimento, avente natura di atto esecutivo, con il quale il giudice...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3905 del 7 settembre 1977
«In tema di liquidazione del danno da responsabilità civile, la possibilità della revisione, specie per i danni permanenti alla persona, deve ritenersi ammissibile nelle ipotesi in cui, al momento della prima liquidazione, non fossero...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1733 del 12 aprile 1978
«Il provvedimento di conversione del pignoramento — pur essendo un atto esecutivo, suscettibile, in quanto tale, di opposizione ex art. 617 c.p.c. — è pur sempre revocabile e modificabile dal giudice dell'esecuzione sino a che non abbia avuto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4340 del 27 settembre 1978
«Ai sensi dell'art. 4 della legge n. 756 del 1964, quando, nel rapporto mezzadrile, i prodotti sono conferiti in comune ad aziende di trasformazione o conservazione o a esercizi di vendita, i relativi accrediti sono fatti separatamente alle parti...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4452 del 5 ottobre 1978
«La sentenza che accoglie l'opposizione all'esecuzione con la quale si è contestato il diritto della parte istante a procedere ad esecuzione forzata non ha soltanto incidenza processuale, poiché non si limita a dichiarare la nullità del precetto e...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1606 del 19 marzo 1979
«Le tre forme di comunicazione degli atti processuali previste dall'art. 136 c.p.c. — consistenti nella consegna al destinatario che ne rilascia ricevuta, ovvero nella spedizione per posta in piego raccomandato, ovvero ancora nella consegna per...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3591 del 27 giugno 1979
«L'opposizione agli atti esecutivi proposta prima dell'inizio della esecuzione appartiene alla competenza del giudice dell'esecuzione indicato nel terzo comma dell'art. 480 c.p.c., cioè al tribunale o al pretore, a seconda che l'esecuzione riguardi...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5620 del 26 ottobre 1979
«A norma dell'art. 148 c.p.c., gli estremi essenziali dell'atto di notifica riguardano, oltre la data ed il destinatario, la firma dell'ufficiale giudiziario notificante. Tuttavia, quando la notificazione risulti effettuata dall'aiutante ufficiale...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5852 del 12 novembre 1979
«Poiché la revocazione è un'impugnazione prevista per i soli motivi tassativamente indicati nell'art. 395 c.p.c., la parte contro la quale detta impugnazione è proposta non può sollevare nel giudizio di revocazione una questione già dedotta nel...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1752 del 15 marzo 1980
«La contestazione dei criteri informatori dell'assegnazione al creditore procedente di una parte delle somme dichiarate dovute dal terzo pignorato al debitore a titolo di retribuzione per lavoro dipendente, relativa alla decorrenza...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4649 del 17 luglio 1980
«La società di capitali che intenda disconoscere la sottoscrizione del proprio amministratore deve procedere ad un formale disconoscimento, ai sensi dell'art. 214, primo comma, c.p.c., anche se l'amministratore non sia più in carica all'epoca del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6245 del 24 novembre 1980
«L'efficacia di titolo esecutivo, nei confronti del terzo, della ordinanza di assegnazione, al creditore procedente o ai creditori intervenuti, della somma pignorata presso di lui e l'impossibilità per quest'ultimo di ottenerne la revoca, con...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3187 del 14 maggio 1981
«In materia di locazione, la rinnovazione del contratto posta in essere con una manifestazione tacita di volontà è incompatibile con il procedimento previsto per la manifestazione, da parte della pubblica amministrazione, della volontà di...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 4859 del 30 luglio 1981
«La norma che impone di depositare in cancelleria il controricorso entro venti giorni dalla sua notificazione non è priva di sanzione, poiché, anche se l'art. 370 c.p.c. non contiene un richiamo esplicito alle disposizioni del precedente articolo,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1882 del 24 marzo 1982
«Il pignoramento di un credito incorporato in titolo cambiario, che, anziché nella dovuta forma del pignoramento presso il debitore del creditore procedente, prenditore o giratario del titolo, con materiale acquisizione del medesimo (artt. 1997...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2824 del 5 maggio 1982
«Nell'espropriazione presso terzi, l'opposizione con cui il terzo deduca la nullità della dichiarazione ex art. 547 c.p.c., perché proveniente da soggetto non abilitato a renderla per mancanza di procura speciale, e la nullità dell'ordinanza di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3958 del 2 luglio 1982
«La sopravvenuta definizione della controversia avanti alla commissione provinciale di conciliazione, istituita presso l'Ufficio provinciale del lavoro e della massima occupazione a norma dell'art. 410 c.p.c. (nel testo introdotto dalla legge n....»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4752 del 1 settembre 1982
«L'autorità del giudicato opera entro i limiti degli elementi costitutivi dell'azione, ma l'ambito della sua estensione si determina non soltanto relativamente all'oggetto della controversia ed alle ragioni fatte valere dalle parti (giudicato...»