-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 6290 del 22 giugno 1996
«Il giudizio immediato su richiesta dell'imputato, che rinuncia all'udienza preliminare, oppure quello disposto in seguito ad opposizione a decreto penale ex artt. 461 e 464 c.p.p. non necessitano di particolari condizioni a differenza di quello...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 18085 del 16 aprile 2003
«È ammissibile l'opposizione a decreto penale di condanna allorché l'opponente chieda, ex art. 444 c.p.p., l'applicazione della pena indicando una sanzione più grave rispetto a quella irrogata con il decreto, in quanto l'interesse concreto del...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4729 del 13 gennaio 1993
«Il decreto penale di condanna costituisce un provvedimento giurisdizionale assimilabile alla sentenza di condanna, che presuppone l'esistenza d'un processo, il quale in esso vede uno dei possibili modi di propria definizione e l'avvenuto...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 31085 del 9 agosto 2001
«Il provvedimento con il quale il giudice respinge la richiesta della parte alla autorizzazione alla citazione dei testi per genericità dei capitoli di prova, in quanto formulati per relationem al capo di imputazione, è illegittimo, ma non abnorme,...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 12980 del 12 novembre 1999
«Nella fase degli atti preliminari al dibattimento, l'art. 469 c.p.p. consente il proscioglimento anticipato soltanto nell'ipotesi di improcedibilità dell'azione penale o di estinzione del reato; la norma, facendo salva l'ipotesi di cui al secondo...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 510 del 16 marzo 1998
«Il proscioglimento prima del dibattimento, previsto dall'art. 469 c.p.p., non può essere pronunciato per motivi di merito. (Nella specie, in applicazione di tale principio, la S.C. ha cassato la sentenza predibattimentale con la quale il tribunale...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 41 del 5 gennaio 1994
«L'art. 469 c.p.p., al pari dell'art. 421 del codice di rito abrogato, consente nella fase predibattimentale la sola pronuncia, sentite le parti, di sentenza di non doversi procedere per improcedibilità dell'azione o per estinzione del reato, e non...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 48914 del 19 dicembre 2003
«In tema di proscioglimento prima del dibattimento, l'art. 469 c.p.p., applicabile anche al giudizio di appello, prescrive che al P.M. e all'imputato sia dato avviso della data dell'udienza, al fine di consentire loro di esporre le proprie...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 40095 del 9 novembre 2001
«Il giudice di appello non può pronunciare sentenza predibattimentale di proscioglimento, in quanto il rinvio alle norme sul giudizio di primo grado di cui all'art. 598 del codice di rito non comprende la eccezionale procedura prevista dall'art....»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 27821 del 11 luglio 2001
«È affetta da nullità assoluta ed insanabile la sentenza predibattimentale, pronunciata de plano in camera di consiglio, senza previo avviso al pubblico ministero, all'imputato ed al suo difensore, con la quale la corte d'appello, investita di...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 6138 del 26 maggio 1998
«Quando in primo grado vi sia stata condanna dell'imputato al risarcimento del danno a favore della costituita parte civile vi è l'impossibilità giuridica di definire il giudizio di appello con sentenza predibattimentale di estinzione del reato per...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 847 del 13 gennaio 2012
«Appellata erroneamente una sentenza predibattimentale che é soltanto ricorribile per cassazione, le parti nel giudizio di appello possono sollecitare la trasmissione degli atti alla Corte di cassazione, restando altrimenti la questione della...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 23466 del 6 giugno 2001
«La sentenza predibattimentale di proscioglimento, anche se pronunciata in assenza dei presupposti indicati dall'art. 469 c.p.p. — accordo delle parti e estinzione del reato o improcedibilità dell'azione — è sempre impugnabile soltanto con ricorso...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 12014 del 23 dicembre 1997
«L'inappellabilità della sentenza predibattimentale di proscioglimento, pronunciata a norma dell'art. 469 c.p.p., è subordinata alla duplice condizione: 1) che la decisione venga adottata nelle tassative ipotesi di palese estinzione del reato e...»
-
Cassazione penale, Sez. V, ordinanza n. 6828 del 24 gennaio 1999
«La sentenza di proscioglimento predibattimentale di cui all'art. 469 c.p.p. è inappellabile, non per la fase in cui viene pronunciata, ma perché essa presuppone il consenso del pubblico ministero e dell'imputato. Ove tale consenso non risulti...»
-
Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 3027 del 25 gennaio 2002
«La sentenza di proscioglimento predibattimentale di cui all'art. 469 c.p.p. può essere emessa solo ove ricorrano i presupposti in esso previsti (mancanza di una condizione di procedibilità o proseguibilità dell'azione penale ovvero presenza di una...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8608 del 1 marzo 2001
«Avverso la sentenza predibattimentale di proscioglimento pronunciata ai sensi dell'art. 469 c.p.p. senza che sussistano le condizioni ivi previste è esperibile l'appello e non il solo ricorso per cassazione.»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7808 del 2 luglio 1998
«L'art. 469 c.p.p. sancisce l'inappellabilità delle sentenze pronunciate prima dell'apertura del dibattimento, in applicazione di una delle cause di non punibilità di cui all'art. 129 c.p.p. Pertanto, se, nonostante tale previsione, venga proposto...»
-
Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 21243 del 4 giugno 2010
«È affetta da abnormità genetica o strutturale (in quanto emessa in carenza di potere, ponendosi la stessa al di fuori del sistema normativo) la sentenza di proscioglimento emessa dal G.i.p. a seguito dell’opposizione, non soltanto perché il G.i.p....»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 20115 del 29 aprile 2004
«Il giudice delle indagini preliminari investito di opposizione a decreto penale di condanna non può emettere de plano sentenza di non luogo a procedere ai sensi dell'art. 129 c.p.p., in quanto l'esigenza di immediatezza nella declaratoria di una...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 857 del 14 gennaio 2004
«Non sussiste alcuna violazione del principio di correlazione tra la sentenza e l'accusa contestata ove l'imputato di furto sia ritenuto colpevole invece del delitto di ricettazione in quanto il contenuto essenziale di questa seconda imputazione...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1801 del 25 febbraio 1997
«In relazione alle questioni pregiudiziali il sistema dell'attuale codice di procedura penale prevede la possibilità di sospensione del giudizio penale solo in dipendenza di questioni pregiudiziali civili o amministrative e mai nel caso di...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1305 del 2 luglio 1993
«La sospensione del dibattimento, prevista dall'art. 479 c.p.p. per la definizione della questione pregiudiziale, è ispirata ad esigenze di celerità ed economia, sicché ad essa può farsi luogo solo in presenza di determinate condizioni, la cui...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 41255 del 5 novembre 2008
«In tema di reati di bancarotta, il giudice penale può disporre la sospensione del dibattimento a norma dell'art. 479 c.p.p. qualora sia in corso il procedimento civile per la revoca della sentenza dichiarativa di fallimento. (Nel caso di specie,...»
-
Cassazione penale, Sez. III, ordinanza n. 1095 del 3 maggio 1996
«L'ordinanza emessa in dibattimento con la quale viene respinta la richiesta di sospensione del processo a causa della pendenza della procedura di sanatoria di un illecito urbanistico non è autonomamente impugnabile e deve essere impugnata insieme...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 8915 del 2 ottobre 1997
«Nel caso in cui il dibattimento sia rinviato a causa dell'adesione del difensore d'ufficio dell'imputato allo sciopero della categoria, tale attività di rinvio del dibattimento de plano deve assolutamente precedere la dichiarazione di contumacia...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 9721 del 8 ottobre 1992
«L'imputato, già citato a giudizio in stato di libertà e successivamente tratto in arresto e detenuto per altra causa, versa in stato di legittimo impedimento qualora non ne sia stata ordinata la traduzione, per cui non può procedersi in sua...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2649 del 9 giugno 1998
«In tema di contumacia dell'imputato, alla omissione formale di revoca dell'ordinanza dichiarativa della contumacia (che viene meno allorché l'imputato compaia nelle udienze successive prima della decisione), non conseguono effetti giuridici, tra...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1324 del 4 febbraio 1998
«L'omissione della formale dichiarazione di contumacia non integra, di per sé sola, alcuna nullità della sentenza poiché una simile sanzione non è prevista dall'ordinamento processuale. Il sistema delle garanzie delineato dal codice di rito non si...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8700 del 21 febbraio 2013
«La rinnovazione dell'istruzione dibattimentale nel giudizio di appello implica, a norma dell'art. 495, comma primo, cod. proc. pen., che, a fronte dell'ammissione di prove a carico, l'imputato ha diritto all'ammissione delle prove a discarico sui...»