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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3386 del 15 febbraio 2007
«La parte che abbia proposto un ricorso per cassazione improcedibile, per non essere stato depositato nel termine previsto dalla legge, si può validamente proporre un nuovo ricorso per cassazione se nel frattempo il termine per ricorrere non sia...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 18236 del 22 agosto 2006
«Anche se non è scaduto il termine fissato dalla legge per impugnare, la declaratoria di estinzione del giudizio di cassazione emessa, a norma degli artt. 291, ultimo comma, e 307, terzo comma, c.p.c., per inosservanza del termine di rinnovazione...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 677 del 14 gennaio 2005
«La riproposizione di un ricorso per cassazione inammissibile per mancata produzione della relata di notificazione e, quindi, per inesistenza della notificazione, è possibile, fino a quando non sia intervenuta la prima declaratoria della...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 17411 del 30 agosto 2004
«In tema di giudizio di cassazione, non si verifica consumazione del diritto di impugnazione, ai sensi dell'art. 387 c.p.c., qualora, dopo un primo ricorso non depositato nel termine di cui all'art. 369 del codice medesimo, venga proposto un...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12149 del 29 ottobre 1999
«Il mancato deposito del ricorso per cassazione nel termine di cui all'art. 369 c.p.c. non comporta consumazione del diritto di impugnazione quando non sia intervenuta pronuncia giudiziale di improcedibilità ed il ricorso sia stato riproposto nel...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5053 del 3 marzo 2009
«Nel caso in cui una sentenza sia stata impugnata con due successivi ricorsi per cassazione, è ammissibile la proposizione del secondo in sostituzione del primo, purché l'improcedibilità o l'inammissibilità di quest'ultimo non sia stata ancora...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1441 del 17 febbraio 1997
«Il principio per cui la consumazione del diritto di impugnazione che determina l'improponibilità del ricorso per Cassazione si verifica soltanto se interviene una declaratoria di inammissibilità o di improcedibilità del precedente ricorso (art....»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 882 del 1 febbraio 1988
«Il diritto d'impugnazione in cassazione non si consuma finché non interviene una pronuncia d'inammissibilità e improcedibilità del ricorso e può essere, in conseguenza, proposto nuovo ricorso, in sostituzione di quello viziato, sempre che siano...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3713 del 20 giugno 1985
«La riproposizione del ricorso inammissibile od improcedibile, consentita fino a che non sia intervenuta pronuncia giudiziale di inammissibilità od improcedibilità, è soggetta, in difetto di notificazione della sentenza, al termine breve decorrente...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 19255 del 14 settembre 2007
«Nel regime processuale conseguente all'entrata in vigore del D.L.vo n. 40 del 2006, la previsione dell'art. 390 c.p.c. — che esclude che il ricorso per cassazione possa essere rinunciato dopo la notifica delle richieste del P.M. — si deve...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 53 del 5 gennaio 2000
«Poiché non si può rinunciare ad un diritto processuale se non esistono le condizioni per il suo esercizio, non è possibile una rinuncia all'impugnazione quando il contraddittorio in ordine alla sua introduzione non sia stato instaurato, anche a...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 15817 del 6 luglio 2009
«In tema di giudizio di cassazione, l'art. 391, terzo comma, c.p.c., come novellato dall'art. 15 del D.L.vo 2 febbraio 2006, n. 40, nel prevedere che il decreto presidenziale di estinzione del processo abbia efficacia di titolo esecutivo se nessuna...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9883 del 28 aprile 2006
«In tema di processo in cassazione, deve ritenersi di immediata applicazione, in quanto non concerne le regole relative alla proposizione del ricorso per cassazione, la disposizione dell'art. 391 c.p.c., come novellato dall'art. 15 del D.L.vo 2...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13422 del 20 luglio 2004
«In tema di separazione e divorzio, in quanto l'appello deve essere proposto con ricorso, anche la riassunzione in sede di rinvio va fatta nella medesima forma e, come il tempestivo esperimento del gravame proposto invece con citazione resta pur...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 538 del 19 gennaio 2000
«L'onere della riassunzione del giudizio di rinvio ai sensi dell'art. 392 c.p.c. non comporta che a detta riassunzione debbano provvedere separatamente e distintamente tutte le parti interessate alla prosecuzione del giudizio, come si desume dal...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1758 del 1 ottobre 1985
«La nullità, giudizialmente dichiarata, della citazione riassuntiva del giudizio di rinvio non ne preclude la proponibilità ex novo, purché nel termine annuale fissato dall'art. 392 c.p.c.; e ciò sia perché per tale giudizio non è prevista una...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5777 del 12 aprile 2012
«In caso di annullamento con rinvio, ove la sentenza di cassazione qualifichi la causa univocamente, seppur implicitamente, come controversia di lavoro, in quanto la sentenza sia pronunciata dalla Sezione lavoro della Corte, nonché riferita alla...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4065 del 19 febbraio 2009
«Qualora, pronunciando su ricorso ordinario, la Corte di cassazione statuisca esclusivamente in ordine alla questione relativa alla competenza del giudice adito in sede di gravame, indicando il giudice competente, la riassunzione del giudizio va...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 846 del 1 febbraio 1996
«Nel caso in cui la Corte di cassazione annulli, ai soli effetti civili, una decisione penale, il termine di un anno dalla pubblicazione della sentenza della stessa Corte, stabilito dall'art. 392 c.p.c. ai fini della riassunzione della causa...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 9968 del 24 novembre 1994
«La sospensione del decorso dei termini processuali, che opera di diritto dal 1° agosto al 15 settembre di ogni anno (art. 1, L. n. 742 del 1969) riguarda qualsiasi termine processuale, con la conseguenza che anche il termine di un anno dalla...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 3869 del 11 aprile 1991
«A seguito di annullamento con rinvio di pronuncia resa dalla Commissione centrale per gli esercenti le professioni sanitarie, il termine per la notificazione dell'atto di riassunzione è quello di un anno dalla pubblicazione della sentenza di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2449 del 22 maggio 1989
«Con riguardo alla sentenza emessa malgrado l'interruzione automatica del processo per la morte del procuratore di una delle parti, e, trattandosi di sentenza di appello, tempestivamente impugnata con ricorso per cassazione, deve escludersi...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1027 del 19 febbraio 1986
«Qualora una delle parti abbia riassunto la causa, in sede di rinvio, nel termine annuale di cui all'art. 392 c.p.c., ancorché per conseguire soltanto la restituzione di quanto corrisposto in esecuzione della sentenza cassata, ne deriva la...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2738 del 21 aprile 1983
«Il dies a quo del termine annuale per la riassunzione della causa davanti al giudice di rinvio, a norma dell'art. 392 c.p.c., è segnato dalla pubblicazione della sentenza della Corte di cassazione mediante deposito in cancelleria, non dalla...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6149 del 24 novembre 1979
«La tempestiva riassunzione della causa dinanzi al giudice di rinvio incompetente assicura la valida prosecuzione del processo, anche se la successiva translatio iudicii dinanzi al giudice competente a norma dell'art. 50 c.p.c. avvenga oltre il...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6829 del 13 luglio 1998
«In tema di impugnazioni, la cassazione con rinvio della sentenza impugnata comporta la instaurazione, tra iudicium rescindens ed iudicium rescissorium, di una correlazione tale da non consentire, dinanzi al giudice del rinvio, una corretta...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6364 del 13 luglio 1996
«La riassunzione del giudizio davanti al giudice di rinvio, eseguita con notificazione presso il domiciliatario ovvero al difensore costituito nelle pregresse fasi di merito, anziché alla parte personalmente, è nulla, ma data la possibilità di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2800 del 9 aprile 1988
«Le domande volte alla restituzione od alla riduzione in pristino in conseguenza della cassazione della sentenza (art. 389 c.p.c.), pur essendo devolute alla cognizione del giudice di rinvio, sono del tutto autonome rispetto a quelle aventi ad...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7536 del 27 marzo 2009
«Nel caso in cui l'atto di citazione in riassunzione in sede di rinvio contenga l'indicazione di un termine a comparire più breve rispetto a quello legale, il giudice del rinvio è tenuto, in assenza di costituzione del convenuto, a rilevare...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11905 del 15 maggio 2007
«In tema di effetti del giudizio di rinvio sul giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo, qualora la sentenza di merito di accoglimento dell'opposizione sia stata cassata con rinvio e il processo non sia stato riassunto in termine, non trova...»