-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 20240 del 23 maggio 2002
«La definizione del reclamo del detenuto al magistrato di sorveglianza avverso il provvedimento del direttore dell'istituto penitenziario in materia di colloqui e conversazioni telefoniche deve avvenire con provvedimento de plano e non all'esito...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 567 del 24 gennaio 1981
«È manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale dell'art. 168 legge fall., in riferimento all'art. 24 Cost., nella parte in cui dispone che, dalla data della presentazione del ricorso per l'ammissione alla procedura di...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9026 del 26 agosto 1993
«...nel testo risultante a seguito della pronuncia della Corte costituzionale n. 255 del 1974) non implica improcedibilità del ricorso stesso, ove l'indicata data sia evincibile dal fascicolo d'ufficio, acquisito su conforme richiesta del ricorrente.»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 6178 del 9 dicembre 1985
«Qualora il tribunale, in relazione ad istanza di dichiarazione dello stato d'insolvenza a carico d'imprenditore che si assuma soggetto a liquidazione coatta amministrativa, convochi detto imprenditore in Camera di Consiglio, a norma dell'art. 195...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 9575 del 21 ottobre 1975
«È manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale della legge fallimentare (R.D. 16 marzo 1942, n. 267) e, in particolare, dell'art. 217 della stessa legge, in relazione agli artt. 76 e 77 della Costituzione.»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 12284 del 18 dicembre 1975
«...che non abbiano cagionato alcun danno, è ispirata da innegabile favor rei e non lede in alcun modo il principio di eguaglianza stabilito dall'art. 3 la Costituzione. La relativa questione di legittimità costituzionale è manifestamente infondata.»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 481 del 27 gennaio 1981
«È manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale dell'art. 223 cpv., n. 1 della legge fallimentare, nella parte in cui richiama l'art. 2621 c.c., in riferimento all'art. 3 Cost., per il trattamento deteriore riservato...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4049 del 7 luglio 1982
«È manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale dell'art. 99 legge fallimentare nella parte in cui attribuisce al giudice delegato il potere di istruire la causa di opposizione allo stato passivo e di partecipare alla...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2526 del 6 luglio 1992
«...udice. Ne consegue l'inapplicabilità della sospensione dei termini di custodia cautelare nel caso in cui il processo sia stato sospeso per rimessione degli atti alla Corte costituzionale per il giudizio incidentale di costituzionalità di una...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 272 del 10 febbraio 1997
«...in conseguenza della presentazione di un'istanza di ricusazione del giudice, cui aveva fatto seguito, nel corso del relativo procedimento incidentale, la proposizione di una questione di legittimità costituzionale, poi ritenuta non fondata).»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 41136 del 19 novembre 2001
«È manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale dell'art. 593 comma terzo c.p.p., come modificato dall'art. 18 della legge 24 novembre 1999 n. 468 (il quale ha previsto, tra l'altro, la inappellabilità delle sentenze di...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 8081 del 27 febbraio 2007
«La sentenza n. 26 del 6 febbraio 2007 della Corte Costituzionale — con la quale è stata dichiarata l'illegittimità dell'art. 1 L. n. 46 del 2006, nella parte in cui, sostituendo l'art. 593 c.p.p., escludeva che il pubblico ministero potesse...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7058 del 21 gennaio 1998
«La revoca della condanna definitiva prevista dall'art. 673 c.p.p. per l'ipotesi di abrogazione o di dichiarazione di illegittimità costituzionale della norma incriminatrice si applica anche nel caso di norma incriminatrice contenuta in un...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2320 del 1 febbraio 2011
«A seguito della sentenza n. 477 del 2002 della Corte costituzionale - secondo cui la notifica di un atto processuale si intende perfezionata, per il notificante, al momento della consegna del medesimo all'ufficiale giudiziario - la tempestività...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 25837 del 11 dicembre 2007
«Posto che, al fine di stabilire se un provvedimento abbia natura di sentenza o di ordinanza, è decisiva non già la forma adottata ma il suo contenuto (cosiddetto principio della prevalenza della sostanza sulla forma), al provvedimento del giudice,...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 18915 del 21 settembre 2004
«...è condizionata alla deduzione di uno specifico motivo e, come nei casi dello ius superveniens e della modifica normativa determinata dalla dichiarazione di illegittimità costituzionale, la relativa questione può essere conosciuta anche d'ufficio.»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 9069 del 6 giugno 2003
«Gli effetti di una pronuncia di illegittimità costituzionale, sopravvenuta in corso di causa, non possono essere dedotti per la prima volta con la memoria difensiva per il giudizio di cassazione, depositata ai sensi dell'art. 378 c.p.c., atteso...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 731 del 15 ottobre 1999
«Il principio dell'alterità del giudice di rinvio, sancito dall'art. 383 c.p.c. ed inteso a tutela dell'imparzialità del giudice e della funzionalità del giudizio, deve ritenersi rispettato non solo quando la causa venga rinviata dopo la cassazione...»
-
Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 13530 del 27 luglio 2012
«...legge l'unificazione dei fori nel luogo di svolgimento dell'attività lavorativa; né della legittimità costituzionale della disciplina può dubitarsi, attesa la discrezionalità del legislatore nella fissazione dei criteri di competenza territoriale.»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3515 del 25 marzo 1995
«In ipotesi di cassazione (con rinvio) di sentenza d'appello resa nei confronti dell'Ente Ferrovie dello Stato, il giudice di rinvio dev'essere individuato secondo i criteri ordinari, anziché secondo la regola del foro erariale, attese la sentenza...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9069 del 2 maggio 2005
«In mancanza di espressa previsione in deroga alle disposizioni generali (quale quella prevista per il ricorso per cassazione dall'art. 134 att. c.p.c., non suscettibile di applicazione analogica) il deposito presso la cancelleria a mani del...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 18618 del 5 agosto 2013
«Nel rito del lavoro, non può dichiararsi l'improcedibilità dell'appello nel caso in cui il ricorso sia stato tempestivamente depositato, completo in ogni sua parte, nel termine previsto dalla legge, e tuttavia sia stata notificata alla controparte...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8707 del 4 ottobre 1996
«Nel rito del lavoro, la sanzione della decadenza dall'appello incidentale deve intendersi comminata dall'art. 436, terzo comma, c.p.c., nella sola ipotesi di mancato deposito in cancelleria della memoria difensiva dell'appellato, contenente...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8026 del 21 maggio 2003
«...retribuzioni dei dipendenti in conseguenza della sentenza della Corte costituzionale n. 261 del 1991 in materia di ampliamento dell'ambito di applicabilità degli sgravi contributivi in favore delle imprese industriali operanti nel Mezzogiorno).»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8175 del 16 giugno 2001
«...retribuzioni dei dipendenti in conseguenza della sentenza della Corte costituzionale n. 261 del 1991 in materia di ampliamento dell'ambito di applicabilità degli sgravi contributivi in favore delle imprese industriali operanti nel Mezzogiorno).»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 4398 del 10 maggio 1996
«La domanda proposta, nei confronti del datore di lavoro, da un dipendente del Banco di Sicilia, in precedenza in servizio presso un'amministrazione statale, ed avente ad oggetto l'ammontare del trattamento di quiescenza, rientra nella...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10841 del 8 giugno 2004
«...1991 e n. 196 del 1993 della Corte costituzionale, cosicché deve ritenersi che la nuova disciplina non si applichi in caso di mora relativa a ratei maturati entro la data del 31 dicembre 1991, ancorché la mora stessa si protragga oltre tale data.»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 13386 del 7 ottobre 2000
«Per effetto della sentenza della Corte costituzionale n. 156 del 1991, la responsabilità degli enti previdenziali per il ritardato pagamento delle prestazioni agli assicurati, analogamente a quella prevista per i crediti di lavoro ex art. 429...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11484 del 18 novembre 1997
«A tale credito si applica pertanto, a seguito della dichiarazione di parziale illegittimità costituzionale dell'art. 442 c.p.c., la regola della automatica rivalutazione, senza alcun onere per l'interessato di dimostrare il pregiudizio subito, e,...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6127 del 7 luglio 1997
«Gli interessi legali e la rivalutazione monetaria spettanti sui crediti pecuniari relativi a prestazioni previdenziali vanno dal giudice determinati — come gli interessi e la rivalutazione sui crediti di lavoro ai sensi dell'art. 429, terzo comma,...»