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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 12283 del 3 dicembre 1998
«Ne consegue che sia nell'ipotesi in cui l'Istituto abbia negato la pensione sia nell'ipotesi in cui abbia annullato o revocato un precedente provvedimento di concessione della prestazione, l'azione proposta davanti al giudice per ottenere la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 19290 del 14 settembre 2007
«Più in generale, non sussiste alcuna possibilità di simultaneus processus tra la opposizione a decreto ingiuntivo in sede ordinaria e la controversia di natura fallimentare, vuoi che quest'ultima sia già pendente presso il giudice del fallimento...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3286 del 17 novembre 1971
«Pertanto, ove detta nullità non venga dedotta in sede di opposizione al decreto ingiuntivo, non può essere dedotta in sede di opposizione all'esecuzione iniziata sulla base del decreto stesso. (Nella specie si deduceva che il decreto ingiuntivo...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11351 del 17 giugno 2004
«Nel procedimento camerale concernente diritti o status (riguardante, nella fattispecie, la dichiarazione giudiziale di paternità di minore) non è ravvisabile, nell'attività svolta dal giudice delegato dal collegio, alcuna espropriazione dei poteri...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 36055 del 8 settembre 2004
«In tema di disciplina igienica dei prodotti destinati all'alimentazione, sulla base della disposizione di cui all'art. 5, comma primo lett. b) della legge 30 aprile 1962, n. 283, chiunque detiene per la somministrazione un prodotto non conforme...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 7402 del 24 giugno 2000
«La circostanza che in occasione di visite ispettive non siano stati mossi rilievi in ordine alla sicurezza della macchina non può essere invocata per escludere la responsabilità del datore di lavoro, atteso che la punibilità dei reati colposi non...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 21192 del 17 maggio 2013
«L'azione tipica della concussione, fattispecie appartenente alla categoria dei reati propri esclusivi o di mano propria del pubblico agente, può essere posta in essere anche dal concorrente privo della qualifica soggettiva, a condizione che...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 29262 del 21 luglio 2011
«Integra il reato di false dichiarazioni o attestazioni in atti destinati all'autorità giudiziaria (art. 374 bis c.p.), la donazione di titoli di credito destinati a non essere incassati - depositato in allegato ad atto di appello avverso sentenza...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 4810 del 3 febbraio 2003
«Ogni qual volta un evento dannoso rientri nella prevedibilità ed evitabilità secondo regole di ordinaria diligenza il responsabile del ciclo produttivo ne risponde a meno che non abbia delegato la responsabilità a singoli preposti in caso di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 144 del 24 febbraio 1999
«L'interrogatorio dell'indagato compiuto dalla polizia giudiziaria su delega del pubblico ministero, a norma dell'art. 370 c.p.p. (come modificato dalla L. n. 356 del 1992), è atto idoneo ad interrompere il corso della prescrizione del reato. (La...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 36778 del 7 novembre 2006
«Ne consegue che, in caso di falsità ideologica del certificato, il reato ipotizzabile è quello di cui all'art. 481 c.p., la cui pena edittale è preclusiva dell'applicazione di misure cautelari, anche soltanto interdittive. (Fattispecie in tema di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12158 del 11 giugno 2015
«In tema di delazione dell'eredità, non ha luogo la successione legittima (nella specie, per la somma risultante da un credito su un conto corrente intestato al "de cuius", non oggetto di legato) agli effetti dell'art. 457, secondo comma, cod....»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4269 del 20 febbraio 2013
«Nella successione testamentaria, si configura il sublegato quando onerato è un legatario o un prelegatario e onorato è un terzo o un erede, anche se prelegatario. (Nella specie, il testatore aveva lasciato un fondo a titolo di prelegato a un...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 43168 del 22 ottobre 2013
«Le cause sopravvenute idonee a escludere il rapporto di causalità sono sia quelle che innescano un percorso causale completamente autonomo rispetto a quello determinato dall'agente, sia quelle che, pur inserite in un percorso causale ricollegato...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 38343 del 18 settembre 2014
«In materia di infortuni sul lavoro, gli obblighi di prevenzione, assicurazione e sorveglianza gravanti sul datore di lavoro, possono essere trasferiti con conseguente subentro del delegato nella posizione di garanzia che fa capo al delegante, a...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 10857 del 11 marzo 2008
«L'esercente di un servizio ferroviario è responsabile della sicurezza del servizio stesso ed assume pertanto una posizione di garanzia non solo nei confronti del personale dipendente e dei viaggiatori, ma anche nei riguardi di terze persone che...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2415 del 26 febbraio 1998
«In tema di stato di necessità, il nesso di causalità — che, ove esistente, esclude la configurabilità dell'esimente — fra condotta volontaria dell'agente e situazione di pericolo deve essere individuato ricorrendo al principio della causa...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 9273 del 30 agosto 1995
«Il concorso anomalo previsto dall'art. 116 c.p. ricorre nel caso in cui l'evento diverso sia rimasto nella sfera della prevedibilità, mentre ricorre la fattispecie di cui all'art. 110 stesso codice allorché detto evento sia stato in concreto...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7576 del 3 agosto 1993
«In tema di concorso di persone nel reato, la responsabilità del compartecipe ex art. 116 c.p. può essere esclusa solo quando il reato diverso e più grave si presenti come un evento atipico, dovuto a circostanze eccezionali e del tutto...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3167 del 23 gennaio 2014
«Agli effetti della circostanza attenuante prevista dall'art. 62 n. 4 c.p. la durata del danno nel reato di furto assume rilevanza solo come elemento complementare - e non alternativo - di quello del valore della cosa sottratta. Ne consegue che, se...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 4152 del 31 gennaio 1997
«In materia di specie protette, a differenza del vecchio testo dell'art. 2 legge 7 febbraio 1992, n. 150, che qualificava come reato anche la semplice detenzione di esemplari vivi o morti degli animali selvatici e delle piante, o loro parti o...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2068 del 28 febbraio 1995
«La configurabilità del reato di malversazione o, dopo la riforma legislativa attuata con L. 26 aprile 1990, n. 86, di peculato, va esclusa solo nell'ipotesi di un rapporto meramente occasionale tra il possesso della res oggetto di appropriazione e...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3689 del 15 aprile 1993
«Il delitto di concussione è collegato alla obiettiva qualifica di pubblico ufficiale dell'autore del reato e non alla convinzione soggettiva che la parte lesa ne abbia. (Fattispecie in cui la Corte ha ritenuto del tutto irrilevante la circostanza...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 277 del 27 marzo 1993
«Ne consegue che, ogni qual volta vi sia un intermediario, l'azione corruttrice non deve arrestarsi a quest'ultimo, ma deve, quanto meno, essere nota al pubblico ufficiale competente ad emettere l'atto di mercimonio; deve, cioè, potersi ricavare...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 41051 del 11 novembre 2011
«...che risulti legato all'interponente da un rapporto fiduciario, per l'amministrazione dei beni nell'interesse e secondo le direttive di quest'ultimo. (Fattispecie di sequestro preventivo finalizzato alla confisca per equivalente di quote sociali).»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10051 del 1 marzo 2013
«Il reato di rifiuto di atti di ufficio è configurabile anche in caso di inerzia omissiva che, protraendo il compimento dell'atto oltre i termini prescritti dalla legge, si risolve in un rifiuto implicito, non essendo necessaria una manifestazione...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 32705 del 23 luglio 2014
«Ai fini della consumazione del reato di cui all'art. 336 c.p., l'idoneità della minaccia posta in essere per costringere il pubblico ufficiale a compiere un atto contrario ai propri doveri deve essere valutata con un giudizio "ex ante", tenendo...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2134 del 28 febbraio 1992
«In forza dell'art. 357, comma 2 c.p., è pubblico ufficiale, ancorché non dipendente dalla pubblica amministrazione, il professionista (nella specie architetto) espressamente delegato dal sindaco di accertare la conformità di un fabbricato al...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 45 del 10 gennaio 1986
«In caso di truffa ai danni di un ente locale gestore diretto di una casa da gioco, pur avendo l'attività inerente alla gestione natura esclusivamente privatistica, è ravvisabile l'aggravante del fatto commesso a danno dello Stato o di un altro...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7005 del 14 luglio 1993
«Nel caso in cui l'imputato invochi la concessione della circostanza attenuante della provocazione ed alleghi il fatto ingiusto collegato all'evento, è a carico del giudice stabilire se sussista un nesso tra fatto ingiusto e condotta offensiva...»