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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 43024 del 11 novembre 2003
«Nel giudizio abbreviato, qualora si riconosca l'esistenza del vincolo della continuazione fra il reato per cui si procede ed altro precedentemente giudicato con rito ordinario, sull'aumento di pena determinato ai sensi dell'art. 81 cpv. c.p. per i...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2500 del 26 agosto 1999
«Non può negarsi che l'imprenditore, nel campo dell'attività industriale, possa affidare a terzi sub-fornitori l'incarico di produrre materialmente, secondo caratteristiche qualitative pattuite con l'esecutore, un determinato bene, e che possa...»
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Cassazione penale, Sez. III, ordinanza n. 109 del 24 febbraio 1996
«In sede esecutiva il provvedimento potrà essere rideterminato per consentire l'adeguamento ad eventuali provvedimenti del giudice amministrativo, dell'Ufficio tecnico regionale o del genio civile, in una prospettiva di coordinamento dell'attività...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 12489 del 1 dicembre 2000
«In tema di adempimento di un dovere imposto da un ordine legittimo, è sempre necessario, al fine di accertare l'effettiva sussistenza della esclusione della antigiuridicità del fatto, compiere, in concreto, un giudizio di bilanciamento tra il bene...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8090 del 3 aprile 2013
«Ai sensi degli artt. 1 e 18 della legge 24 dicembre 1969, n. 990 (applicabile "ratione temporis") l'azione diretta, spettante al danneggiato da un sinistro stradale nei confronti dell'assicuratore del responsabile, è ammessa anche per i sinistri...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1149 del 13 gennaio 2006
«Nella motivazione della sentenza il giudice di merito non è tenuto a compiere un'analisi approfondita di tutte le deduzioni delle parti e a prendere in esame dettagliatamente tutte le risultanze processuali, essendo invece sufficiente che, anche...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7551 del 11 giugno 1999
«In tema di diffamazione commessa mediante scritti, il requisito della comunicazione con più persone non sussiste qualora la propagazione dell'offesa, contenuta in una lettera diretta ad un determinato soggetto, non sia voluta dall'agente, ma sia...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4462 del 5 febbraio 2002
«...in quanto la possibilità di presenziare allo svolgimento del giudizio da parte di un numero più o meno ampio di persone non può essere equiparata alla divulgazione della notizia, col mezzo della stampa, ad un numero indeterminato di lettori.»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 4675 del 6 febbraio 2007
«...per così dire «aperte» nelle quali la regola è dettata sul presupposto che esistano o possano esistere conseguenze dannose non ancora conosciute, ed altre c.d. «rigide» che prendono in considerazione solo uno specifico e determinato evento.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1301 del 7 febbraio 1998
«L'art. 749 c.p.c., nel prevedere che a conoscere dell'istanza per la fissazione di un termine entro il quale una persona deve emettere una dichiarazione o compiere un determinato atto — nel caso in cui esso non sia proposto nel corso del giudizio...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15714 del 13 luglio 2007
«...in cassazione e non dell'appellabilità, in presenza di una domanda proposta con richiesta di una somma di valore indeterminato e, quindi, corrispondente, ai sensi dell'art. 14 c.p.c., al massimo della competenza del giudice di pace adìto).»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4627 del 3 agosto 1984
«In tema di tutela possessoria, allorché si è in presenza di un'azione posta in essere in un dato luogo ma sviluppante i suoi effetti in un vasto territorio, l'unico criterio idoneo ad individuare il luogo dove è avvenuto il fatto denunciato, ai...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4010 del 23 febbraio 2006
«L'obbligazione di risarcimento del danno determinato da un fatto illecito (nella specie da responsabilità riconducibile alla circolazione di veicoli) costituisce debito di valore e la sua liquidazione per equivalente espressa in termini monetari,...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 16382 del 26 luglio 2011
«...distretto di corte d'appello in cui il magistrato esercita le proprie funzioni), sono di competenza del giudice ugualmente competente per materia, che ha sede nel capoluogo del distretto di corte d'appello determinato ai sensi del citato art. 11.»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 17461 del 1 agosto 2006
«In assenza, però, di queste ultime e allorquando non vengano denunziati pregiudizi alla salute - anche in termini di aggravamenti o di non adeguata guarigione - la domanda diretta ad ottenere le dovute prestazioni con modalità di più comoda ed...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 12376 del 5 dicembre 1997
«Poiché ai fini della determinazione della competenza per materia si deve aver riguardo all'oggetto della domanda proposta dall'attore, restando irrilevanti le contrarie contestazioni del convenuto, quando il primo lamenta la violazione di un suo...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12703 del 29 agosto 2003
«I provvedimenti di volontaria giurisdizione emanati da un giudice straniero, in virtù dell'art. 801, c.p.c. (applicabile nella specie ratione temporis, ex art. 73, legge n. 218 del 1995), devono essere fatti valere in Italia ai sensi degli artt....»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 43646 del 24 novembre 2011
«La valutazione dell'inevitabilità dell'errore di diritto, rilevante ai fini dell'esclusione della colpevolezza, deve tenere conto tanto dei fattori esterni che possono aver determinato nell'agente l'ignoranza della rilevanza penale del suo...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 35694 del 3 ottobre 2011
«La scusabilità dell'ignoranza della legge penale, può essere invocata dall'operatore professionale di un determinato settore solo ove dimostri, da un lato, di aver fatto tutto il possibile per richiedere alle autorità competenti i chiarimenti...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 24898 del 26 giugno 2007
«In materia di incidenti da circolazione stradale, l'accertata sussistenza di una condotta antigiuridica di uno degli utenti della strada con violazione di specifiche norme di legge o di precetti generali di comune prudenza non può di per sé far...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 45705 del 10 dicembre 2008
«In tema di rapporto di causalità nel reato omissivo, qualora il verificarsi di un evento sia determinato dalla concatenazione successiva di più cause, il fatto che quella originaria, non addebitabile all'agente, sia rimasta ignota rileva solo se...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 607 del 10 gennaio 1996
«In tema di errore determinato dall'altrui inganno, ad integrare la responsabilità ex art. 48 c.p. è necessario e sufficiente che venga posta in essere una condotta causalmente e consapevolmente correlata all'induzione in errore di chi dovrà...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 12211 del 29 novembre 1991
«La nuova normativa introdotta con L. 7 febbraio 1990, n. 19, mentre ha escluso all'art. 3 (che sostituisce l'art. 118 c.p.) la comunicabilità al compartecipe delle circostanze aggravanti propriamente soggettive e inerenti alla persona del...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 16976 del 10 aprile 2003
«Quando la condotta dell'agente sia consapevolmente diretta a realizzare un determinato evento, ma questo si verifica non per effetto di quella condotta, bensì di un comportamento sorretto dall'erroneo convincimento della già avvenuta produzione...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 607 del 7 giugno 1973
«...guardare all'atteggiamento da lui tenuto in quell'occasione, per identificare l'elemento psicologico che caratterizza la condotta, e non quello della messa in opera della situazione che ha determinato la perdita o la menomazione dell'imputabilità.»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 38107 del 27 ottobre 2010
«La «determinazione» nel concorso di persone nel reato sussiste quando la condotta del «determinatore» abbia fatto insorgere nel «determinato» una intenzione criminosa prima inesistente, e va distinta dalla «istigazione», che provoca il mero...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1567 del 20 febbraio 1986
«È luogo pubblico quello continuamente libero, di diritto o di fatto, a tutti o ad un numero indeterminato di persone, ed è certamente tale il cunicolo di collegamento di due gallerie di autostrada cui possono accedere sia il personale delle...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 5513 del 13 maggio 1978
«...sempre che sussista la possibilità giuridica e pratica per un numero indeterminato di soggetti, ancorché qualificati da un titolo, di accedere senza legittima opposizione di chi sull'ambiente stesso eserciti un potere di fatto o di diritto.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1121 del 30 giugno 1967
«Il pubblico scandalo, che l'art. 564 c.p. richiede per la perfezione del reato di incesto e che deve individuarsi nel profondo senso di turbamento e disgusto diffusosi in un numero indeterminato di persone e nella connessa reazione morale per il...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1076 del 24 giugno 1966
«I colpevoli devono, pertanto, comportarsi in modo che il loro fatto sia palese, con la possibilità di essere appreso da un numero indeterminato di persone, che possono anche averne notizia dalle conseguenze dei turpi rapporti, collegate con altre...»