(massima n. 1)
La «determinazione» nel concorso di persone nel reato sussiste quando la condotta del «determinatore» abbia fatto insorgere nel «determinato» una intenzione criminosa prima inesistente, e va distinta dalla «istigazione», che provoca il mero rafforzamento di un proposito criminoso preesistente. (Fattispecie nella quale la Corte ha ravvisato gli estremi della «determinazione» nella condotta dell'imputata che, all'interno di un supermercato, nella convinzione di non essere osservata, aveva dato il «via» alla figlia minorenne per la commissione di un furto).