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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 18069 del 25 luglio 2013
«La querela di falso in via incidentale non può essere proposta nella comparsa conclusionale, scritto riservato alla sola illustrazione delle difese.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 20064 del 2 settembre 2013
«Qualora la sentenza impugnata, nel definire il giudizio, abbia deciso esclusivamente una questione preliminare di rito (nella specie dichiarando improcedibile l'opposizione a decreto ingiuntivo, per tardività di costituzione dell'opponente),...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15230 del 3 luglio 2014
«L'ordinanza di convalida della licenza o dello sfratto ex art. 663 cod. proc. civ., pur impugnabile, in linea di principio, soltanto con l'opposizione tardiva ex art. 668 cod. proc. civ., è soggetta al normale rimedio dell'appello solo se emanata...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, sentenza n. 21910 del 16 ottobre 2014
«In materia di procedimento civile, l'art. 164, terzo comma, cod. proc. civ., là dove, in ipotesi di nullità della citazione per inosservanza del termine di comparizione o mancanza dell'avvertimento ai sensi dell'art. 163, n. 7, cod. proc. civ.,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 23073 del 30 ottobre 2014
«Nel giudizio di rinvio le parti conservano la stessa posizione processuale assunta nel procedimento in cui fu pronunciata la sentenza annullata, ed ogni riferimento a domande ed eccezioni pregresse, nonché, in genere, alle difese svolte, ha...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 23420 del 4 novembre 2014
«Qualora la copia notificata di un atto di citazione non sia conforme al contenuto intrinseco dell'originale per la mancanza di alcune pagine rispetto ad esso, così da non consentire al destinatario di difendersi, la notifica è nulla per inidoneità...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 23574 del 5 novembre 2014
«La cancellazione dal registro delle imprese comporta l'estinzione della società e la priva della capacità processuale, sicché, qualora l'estinzione intervenga in pendenza di un giudizio di cui la società è parte, si produce un evento interruttivo,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 17193 del 27 agosto 2015
«La causa riguardante l'invocata usucapione di un immobile fondata su di una scrittura privata asseritamente transattiva tra le parti e quella, proposta dai creditori di uno dei convenuti nel giudizio di usucapione, di accertamento della...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 23628 del 18 novembre 2015
«Nelle società cooperative la comunicazione della deliberazione di esclusione del socio, prevista dall'art. 2527 c.c. ai fini del decorso del termine di trenta giorni per proporre opposizione, non richiede l'adozione di specifiche formalità o di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 17966 del 13 settembre 2016
«Il principio di non contestazione di cui agli artt. 115 e 416, comma 2, c.p.c., riguarda solo i fatti cd. primari, costitutivi, modificativi od estintivi del diritto azionato, e non si applica alle mere difese, fra le quali è da ricondurre anche...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 21422 del 24 ottobre 2016
«L'istanza di regolamento di competenza ha la funzione di investire la S.C. del potere di individuare definitivamente il giudice competente, onde evitare che la designazione di quest'ultimo sia ulteriormente posta in discussione nell'ambito della...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 22841 del 9 novembre 2016
«La parte totalmente vittoriosa in grado di appello non ha l'onere di proporre ricorso incidentale per chiedere il riesame delle eccezioni disattese dalla sentenza impugnata dal soccombente, risultando sufficiente che riproponga tali eccezioni in...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 27516 del 30 dicembre 2016
«In applicazione dei principi della tassatività delle ipotesi di rimessione di cui agli artt. 353 e 354 c.p.c. e della conversione nei motivi di nullità in motivi di impugnazione (art. 161, comma 1, c.p.c.), con la conseguente possibilità per le...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8647 del 3 maggio 2016
«Il principio di non contestazione opera, indifferentemente, nei confronti del convenuto, come dell'attore. (In applicazione di tale principio, la S.C. ha confermato la decisione con cui il giudice di merito, preso atto che - in un giudizio...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 524 del 20 marzo 1973
«Quando l'autore di un fatto (a fortiori se in concorso con altri) non ha soltanto approfittato della momentanea distrazione del derubato (il che non è sufficiente a integrare l'aggravante della destrezza) ma ha preordinato e provocato tale...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 11407 del 14 novembre 1991
«Il disposto del secondo comma dell'art. 630 c.p. trova applicazione tutte le volte in cui la morte non sia voluta né conosciuta dall'agente, ma sia comunque derivata dal sequestro e ciò perché l'ulteriore evento è pur sempre ricollegabile alla...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 320 del 15 gennaio 1992
«La ratio dell'aggravamento di pena previsto dall'art. 625, n. 2 c.p. è da ricercarsi, con riguardo a chi si serva di mezzi fraudolenti, nella attenuazione che in tal modo si verifica nella difesa del patrimonio contro le aggressioni altrui. Il...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3304 del 24 febbraio 1993
«Le limitazioni e i divieti alla effettuazione di ispezioni, perquisizioni, sequestri e intercettazioni, previsti dall'art. 103 c.p.p. a garanzia della libertà dei difensori, operano a favore di qualsivoglia soggetto che, iscritto all'albo degli...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 18735 del 9 maggio 2001
«Nel ricorso per cassazione, avverso sentenza che applichi la pena nella misura patteggiata tra le parti, non è ammissibile proporre motivi concernenti la misura della pena, a meno che si versi in ipotesi di pena illegale. La richiesta di...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 6464 del 31 ottobre 2006
«Se la motivazione consente al cittadino una più efficacia tutela nel caso in cui questi sia stato inciso dal provvedimento, a ciò provvedendo mediante la predisposizione delle più adeguate difese, allora si deve ritenere che l'obbligo di cui...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 4413 del 20 luglio 2018
«La chiarezza e specificità degli scritti difensivi (ed in particolare dei motivi del ricorso) si riferiscono all'ordine delle questioni, al linguaggio da usare, alla correlazione logica con l'atto impugnato (sentenza o provvedimento che sia), alle...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 6285 del 27 dicembre 2013
«L'impugnativa dinanzi al giudice amministrativo va assimilata alla citazione nel giudizio civile, ed è quindi caratterizzata dalla provocatio ad iudicium così che l'atto introduttivo del giudizio con cui il soggetto chiede tutela è l'atto...»
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Consiglio di Stato, Sez. III, sentenza n. 196 del 20 gennaio 2016
«Nel processo amministrativo, il termine previsto dall'art. 46, comma 1, c.p.a., per la costituzione in giudizio delle parti intimate - e, in particolare, delle Amministrazioni - ha natura ordinatoria, con la conseguenza che esse possono...»
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Consiglio di Stato, Sez. Ad. Plen., sentenza n. 5 del 25 febbraio 2013
«Il termine per la costituzione in giudizio delle parti intimate previsto dall'art. 46, comma 1, del codice del processo amministrativo ha natura ordinatoria; esse possono perciò costituirsi in giudizio anche nell'udienza di merito ma svolgendo...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 4244 del 5 luglio 2010
«Presupposti della sentenza in forma semplificata sono la completezza del contraddittorio (cioè la rituale notifica del ricorso e il rispetto del termine per la discussione sull'istanza incidentale), la completezza dell'istruttoria, l'avviso alle...»
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Consiglio di Stato, Sez. III, sentenza n. 2855 del 2 maggio 2019
«Ai sensi dell'art. 73, comma 1, c.p.a., nel testo introdotto dall'art. 1, comma 1, lett. q), D.Lgs. 15 novembre 2011, n. 195 (c.d. primo correttivo al Codice), le repliche sono ammissibili solo ove conseguenti ad atti della controparte ulteriori...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 1970 del 31 marzo 2011
«La previsione di un ulteriore termine per le memorie di replica di cui all'art. 73, c.p.a., ha la funzione di consentire alle parti di replicare alle memorie degli avversari e di evitare l'inconveniente del vecchio sistema, in cui alle difese...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 6251 del 5 novembre 2018
«Va stralciata poiché tardiva la memoria di "replica" depositata oltre il termine di 15 giorni liberi previsto nei procedimenti in camera di consiglio (ex art. 73, comma 1, e 87 comma 3, D.lgs 104/2010) per la produzione di memorie. Il c.d. divieto...»
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Consiglio di Stato, Sez. III, sentenza n. 3761 del 4 giugno 2019
«L'appellante può confutare tutte le argomentazioni poste a base della sentenza impugnata atteso che le mere difese sono sempre esaminabili per la prima volta in grado di appello mentre, in ossequio c.d. divieto dei nova, di cui all'art. 104, comma...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 1768 del 7 aprile 2015
«Nel giudizio amministrativo il divieto dei motivi nuovi concerne esclusivamente i motivi sollevati da chi introduce il giudizio di prime cure, mentre il divieto delle nuove eccezioni, sancito dal secondo comma del medesimo articolo, non si applica...»