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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2216 del 15 febbraio 2001
«Il contratto tra uno sciatore e il gestore di un impianto di risalita è di trasporto atipico essendo questo non fine a se stesso, ma funzionalizzato all'attività sciistica su piste sicure, che però il gestore non ha l'obbligo di mantenere in buono...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10641 del 20 luglio 2002
«La responsabilità per i danni cagionati da una cosa in custodia ex art. 2051 c.c. si fonda non su un comportamento od un'attività del custode, ma su una relazione intercorrente tra questi e la cosa dannosa e, poiché il limite della responsabilità...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 472 del 15 gennaio 2003
«La responsabilità per i danni cagionati da cose in custodia (art. 2051 c.c.) ha carattere oggettivo e pertanto perché possa configurarsi in concreto è sufficiente che sussista il nesso causale tra la cosa in custodia e il danno arrecato, senza che...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 14609 del 22 giugno 2007
«In tema di responsabilità da cose in custodia, la presunzione sancita a carico del custode dall'art. 2051 c.c. è esclusa quando la produzione del danno sia stata causalmente determinata dalla sola condotta del terzo, che, in quanto evento...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8133 del 3 aprile 2009
«Il giudizio di accertamento dell'obbligo del terzo, in quanto funzionalizzato all'individuazione della cosa assoggettata ad espropriazione forzata, all'esito della mancanza o della contestazione della dichiarazione ex art. 548 c.p.c., ha ad...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8157 del 3 aprile 2009
«La disciplina di cui all'art. 2051 c.c. è applicabile agli enti pubblici proprietari di strade aperte al pubblico transito in riferimento alle situazioni di pericolo immanentemente connesse alla struttura o alle pertinenze della strada, essendo...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 15198 del 11 luglio 2011
«Le spese di custodia ed il compenso al custode giudiziario rientrano tra le spese di lite e devono essere poste a carico della parte soccombente, anche d'ufficio ed in mancanza di apposita istanza della parte vittoriosa.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15882 del 25 giugno 2013
«In tema di danni determinati dall'esistenza di un cantiere stradale, qualora l'area di cantiere risulti completamente enucleata, delimitata ed affidata all'esclusiva custodia dell'appaltatore, con conseguente assoluto divieto su di essa del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 19157 del 11 settembre 2014
«Il sequestro liberatorio previsto dall'art. 687 cod. proc. civ. può essere disposto dal giudice solo su richiesta del debitore, anche nel caso in cui egli abbia dubbi sulla individuazione della persona del creditore, ma voglia evitare di subire...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8695 del 29 aprile 2015
«Il proprietario-locatore (o il suo avente causa) che non ha (più) la custodia del bene pignorato non è legittimato ad esercitare le azioni derivanti dal contratto di locazione concluso senza l'autorizzazione del giudice dell'esecuzione (e,...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 6609 del 27 giugno 1985
«Colui che detiene materialmente una cosa per ragioni di custodia, senza poterne disporre in alcun modo, come si verifica nel caso di un impiegato di Istituto di credito, che è semplice detentore dei moduli e dei libretti di assegni, a lui affidati...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9964 del 29 ottobre 1985
«Ai fini della sussistenza dell'ipotesi aggravata del reato di violazione di sigilli commesso da colui che abbia in custodia la cosa, di cui al secondo comma dell'art. 349 c.p., al di fuori di particolari ipotesi in cui l'incarico di custode delle...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3009 del 8 marzo 1991
«In assenza di una specifica definizione legislativa, il sigillo può essere costituito da qualsiasi segno esteriore e percettibile (bollo, timbro in ceralacca, strisce di carta, cartelli, fili di ferro e così via) che in modo anche simbolico, e...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6577 del 13 giugno 1991
«Nelle ipotesi di concorso di persone nel reato di violazione di sigilli la qualità personale di custode che ai sensi del secondo comma dell'art. 349 c.p. aggrava il reato, si comunica ai concorrenti con il temperamento, introdotto dall'art. 1...»
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Cassazione penale, Sez. IV, ordinanza n. 1577 del 20 aprile 1993
«L'indennità di custodia deve essere ritenuta comprensiva anche delle spese relative alla normale e corrente manutenzione della res affidata al custode. Qualora siano state sostenute spese particolari per la conservazione della cosa, queste, se...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4815 del 11 maggio 1993
«In tema di violazione di sigilli (art. 349, comma secondo, c.p.), il custode è obbligato ad esercitare sulla cosa sottoposta a sequestro, e sulla integrità dei relativi sigilli, una custodia continua ed attenta. Egli non può sottrarsi a tale...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 851 del 2 agosto 1993
«Il provvedimento di liquidazione del compenso al custode di cose sequestrate nel corso di un procedimento penale può essere impugnato unicamente con la procedura dell'incidente di esecuzione.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1622 del 22 agosto 1994
«È legittima la liquidazione equitativa dell'indennità di custodia di bene sottoposto a sequestro penale, ancorata alla qualità e quantità dell'impegno del custode, allorché esso, riguardando un bene non deteriorabile, non richieda altra attività,...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 550 del 8 giugno 1994
«L'emissione del provvedimento di dissequestro del bene non comporta la cessazione automatica dell'ufficio di custode giudiziario, indipendentemente da qualsiasi comunicazione al depositario. Pertanto, è da escludere che, in difetto di siffatta...»
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Cassazione penale, Sez. III, ordinanza n. 3005 del 16 novembre 1995
«La pretesa illegittimità del sequestro non costituisce né causa di giustificazione né di insussistenza del reato di cui all'art. 349 c.p. (violazione di sigilli), la cui aggravante è configurabile anche nell'ipotesi di illegittima nomina del...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1602 del 4 giugno 1998
«A norma dell'art. 666, comma 6, c.p.p. al procedimento di esecuzione sono applicabili le disposizioni sull'impugnazione, ed in particolare quella di cui all'art. 597, comma primo, in tema di appello, ripetuta al comma primo dell'art. 609 per il...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 8643 del 25 luglio 1998
«Per la configurabilità dell'aggravante di cui al capoverso dell'art. 349 c.p. è sufficiente che il violatore dei sigilli sia colui che abbia in custodia la res, che cioè sia stato nominato custode, anche se eventualmente la nomina risulti...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2350 del 12 giugno 2000
«In tema di sequestro, la impugnazione da parte del custode del provvedimento del giudice, richiesto della liquidazione del relativo compenso, deve essere proposta con le modalità di cui all'art. 666 c.p.p. A tanto consegue che detto provvedimento...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2989 del 10 marzo 2000
«In tema di violazione di sigilli il custode è obbligato ad esercitare sulla cosa sottoposta a sequestro una custodia continua ed attenta, e non può sottrarsi a tale obbligo se non adducendo oggettive ragioni di impedimento e chiedendo ed...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 6806 del 7 giugno 2000
«In tema di abuso di ufficio, ricorre la «violazione di norme di legge» non solo quando la condotta del pubblico ufficiale si svolga in contrasto con le forme, le procedure o i requisiti richiesti dalla legge, ma anche quando essa non si sia...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 37570 del 8 novembre 2002
«Il delitto di violazione dei sigilli di cui all'art. 349 c.p. si perfeziona con qualsiasi condotta idonea ad escludere l'obbligo di immodificabilità del bene, pur in assenza di sigilli o segni esteriori dell'avvenuto sequestro, sempre che si...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 19643 del 28 aprile 2003
«In tema di violazione di sigilli, ai fini della sussistenza dell'ipotesi aggravata della qualità di custode, di cui al comma secondo dell'art. 349 c.p., non è necessario che il provvedimento di nomina sia stato accettato, trattandosi di un munus...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3519 del 24 gennaio 2003
«In tema di violazione di sigilli, la nomina di un diverso custode dei manufatti abusivi, disposta in occasione di un ulteriore sequestro, non esclude la qualità di custode in capo al precedente custode designato, atteso che per aversi revoca della...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 26848 del 15 giugno 2004
«In tema di violazione dei sigilli, il soggetto nominato custode giudiziario è obbligato ad esercitare sulla cosa sottoposta a sequestro una custodia continua ed attenta e nel caso di mancato impedimento dell'evento può essere giustificato solo...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 17487 del 19 maggio 2006
«In tema di violazione di sigilli, poiché per la regolarità della nomina a custode giudiziario non sono prescritte forme speciali di comunicazione della stessa, essendo sufficiente la realizzazione del risultato della effettiva conoscenza, sussiste...»