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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1801 del 16 gennaio 2003
«In tema di archiviazione, l'omessa fissazione da parte del Gip dell'udienza camerale di cui all'art. 410 c.p.p. e la mancata motivazione in ordine all'opposizione proposta dalla persona offesa dal reato avverso la relativa richiesta formulata dal...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2430 del 23 gennaio 2004
«All'udienza camerale fissata, a seguito di opposizione alla richiesta di archiviazione, ai sensi dell'art. 410, comma 3, c.p.p., hanno titolo a partecipare solo le persone offese che, ancorché non destinatarie dell'avviso previsto dall'art. 408,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 576 del 21 marzo 2000
«Nel procedimento camerale conseguente alla opposizione proposta dalla persona offesa alla richiesta di archiviazione, la presenza della medesima non è necessaria, sicché, in caso di suo impedimento a comparire non è imposto il rinvio della udienza.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 769 del 14 gennaio 2011
«Nei reati di cui all'art. 16 del D.L.vo n. 59 del 2005 (oggi art. 29 quattordecies del D.L.vo n. 152 del 2006) attinenti alla violazione della disciplina di prevenzione e riduzione integrate dell'inquinamento, il bene giuridico tutelato è...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 46982 del 25 ottobre 2007
«I delitti contro la fede pubblica tutelano direttamente non solo l'interesse pubblico alla genuinità materiale e alla veridicità ideologica di determinati atti, ma anche quello del soggetto privato sulla cui sfera giuridica l'atto sia destinato a...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 34 del 15 gennaio 2001
«È abnorme il provvedimento con cui il Gip, richiesto dell'archiviazione di un affare iscritto nel registro degli atti non costituenti notizia di reato, dichiari non luogo a provvedere sulla richiesta, disponendo la restituzione degli atti stessi...»
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Cassazione penale, Sez. V, ordinanza n. 1208 del 23 maggio 1995
«Non è abnorme né illegittima l'ordinanza con la quale il Gip disponga l'archiviazione per la sussitenza di una causa estintiva del reato, anziché per l'infondatezza della notitia criminis, come richiesto dal pubblico ministero.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3273 del 5 agosto 1992
«Costituisce atto abnorme quello che, per la singolarità e stranezza del suo contenuto, sta la di fuori delle norme legislative e dell'intero ordinamento processuale, di guisa che non rientra nei poteri dell'organo decidente per la sua...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4504 del 20 febbraio 1992
«Il «decreto di non luogo a procedere», emesso dal giudice per le indagini preliminari a seguito della richiesta di archiviazione, contro il quale non è previsto alcuno specifico mezzo di impugnazione, è atto abnorme. Esso si pone al di fuori del...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2629 del 7 settembre 1994
«Il Gip, cui sia stata richiesta l'archiviazione per difetto di una condizione di proseguibilità o di procedibilità dell'azione penale ovvero per intervenuta estinzione del reato, qualora ritenga di aderire a tale richiesta deve pronunciarsi in...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 18175 del 16 aprile 2003
«In tema di avocazione, il procuratore generale può esercitare il suo potere esclusivamente nei due casi tassativamente previsti dall'art. 412 c.p.p., e cioè nell'ipotesi di inerzia del pubblico ministero relativamente all'esercizio dell'azione...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 10575 del 6 marzo 2003
«In tema di archiviazione, in caso di revoca della richiesta avanzata dal pubblico ministero ad opera del procuratore generale avocante, non viene meno il potere del giudice delle indagini preliminari di disporre, all'esito dell'udienza in camera...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1176 del 21 marzo 2000
«In tema di avocazione delle indagini preliminari, il procuratore generale può esercitare tale potere in tutti i casi in cui il giudice non accoglie de plano la richiesta di archiviazione, fissando l'udienza camerale a norma sia dell'art. 409,...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2420 del 1 agosto 1990
«La mancata ottemperanza da parte del P.M. all'ordinanza del Gip di rigetto della richiesta di archiviazione si risolve sostanzialmente nel mancato esercizio dell'azione penale, per cui il procuratore generale a norma dell'art. 412 c.p.p., è tenuto...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6547 del 17 febbraio 2012
«Nell'ipotesi di reato permanente, l'archiviazione non seguita dalla riapertura delle indagini ai sensi dell'art. 414 cod. proc. pen. non preclude la possibilità di valutare i comportamenti ed i fatti successivi all'archiviazione, che valgano a...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 27672 del 12 luglio 2007
«In tema di autorizzazione alla riapertura delle indagini preliminari, una volta intervenuto il relativo decreto, non suscettibile di gravame in ragione del principio di tassatività delle nullità e dei casi di impugnabilità, inizia a decorrere un...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 25869 del 25 luglio 2006
«Sussiste continuità funzionale ed identitaria, dopo la riforma di cui alla legge n. 479 del 1999, tra l'ufficio del G.i.p. presso il Tribunale e l'ufficio del G.i.p. presso la Pretura, precedentemente previsto. Ne consegue che è necessaria...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 23975 del 25 maggio 2004
«In tema di archiviazione per essere rimasti ignoti gli autori del reato, non è richiesta l'autorizzazione del Gip alla riapertura delle indagini, sia perché tale ipotesi è diversa dagli altri casi di archiviazione previsti dagli artt. 408-411...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7958 del 24 febbraio 2004
«In tema di riapertura delle indagini, l'inutilizzabilità degli elementi di prova è limitata a quegli atti di indagine compiuti dal pubblico ministero in ordine alla medesima notitia criminis per la quale è stata in precedenza disposta...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 36784 del 25 settembre 2003
«In tema di riapertura delle indagini, sono utilizzabili le conversazioni telefoniche, benché intercettate prima della data di emissione del decreto di archiviazione nonché del successivo decreto di riapertura delle indagini, che non erano state...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 36723 del 10 ottobre 2001
«In tema di riapertura delle indagini, ai sensi dell'art. 414 c.p.p., deve ritenersi che eventuali irregolarità afferenti il provvedimento con il quale il giudice per le indagini preliminari autorizzi la suddetta riapertura, siccome non sanzionate...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4717 del 13 settembre 1999
«La pronuncia del decreto di archiviazione determina una preclusione processuale all'utilizzazione degli elementi acquisiti successivamente ad esso e prima dell'adozione del decreto di autorizzazione alla riapertura delle indagini di cui all'art....»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7567 del 11 giugno 1999
«L'archiviazione degli atti per essere rimasti ignoti gli autori del reato, rappresentando ipotesi oggettivamente diversa da tutti gli altri casi di archiviazione previsti dalla legge, non determina alcuna preclusione processuale alla ripresa delle...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1002 del 9 giugno 1998
«Il tenore letterale dell'art. 414, comma primo, c.p.p., che prevede il decreto motivato del giudice per la riapertura delle indagini «dopo il provvedimento di archiviazione emesso a norma degli articoli precedenti», e la collocazione della...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 16851 del 9 aprile 2004
«Gli elementi acquisiti dal pubblico ministero dopo il decreto di archiviazione, in assenza dell'autorizzazione alla riapertura delle indagini prevista dall'art. 414, comma primo, c.p.p., sono inutilizzabili nel procedimento penale ma non in quello...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8511 del 18 settembre 1996
«Il decreto di archiviazione ha efficacia (limitatamente) preclusiva solo nei confronti dell'autorità giudiziaria che ha provveduto all'archiviazione. Invero, l'autorizzazione alla riapertura delle indagini, rimuovendo gli effetti della precedente...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 11303 del 21 marzo 2001
«La disciplina dettata dall'art. 414 c.p.p. per la riapertura delle indagini in caso di precedente archiviazione non può trovare applicazione nel caso in cui l'archiviazione sia stata disposta, ai sensi del successivo art. 415, per essere rimasti...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3714 del 16 dicembre 1999
«È abnorme, in quanto collocato al di fuori dell'ordinamento processuale, il provvedimento con il quale il giudice per le indagini preliminari richiesto di pronunciare decreto di archiviazione a norma dell'art. 415 c.p.p., esorbitando dal...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 13040 del 28 marzo 2006
«È legittima, da parte del g.i.p. che autorizza la prosecuzione delle indagini nei procedimenti contro ignoti, l'apposizione del termine di sei mesi di cui all'art. 406, comma 2 bis c.p.p., dovendosi applicare a detti procedimenti, per il rinvio...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4496 del 22 gennaio 1998
«L'autorizzazione alla riapertura delle indagini, prevista dall'art. 414 c.p.p. con esclusivo riferimento all'archiviazione disposta «a norma degli articoli precedenti» (i quali presuppongono l'avvenuta iscrizione della notizia di reato a carico di...»