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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1876 del 23 maggio 1996
«In materia di misure cautelari personali, in virtù della modifica apportata all'art. 292, comma 2, c.p.p. dall'art. 9, L. 8 agosto 1995, n. 332, il decorso del tempo dalla commissione del reato ha acquisito una rilevanza primaria nella...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 2201 del 15 ottobre 1996
«In materia di riesame dei provvedimenti cautelari, l'autorità giudiziaria procedente deve trasmettere al tribunale del riesame tutti gli atti a suo tempo trasmessi con la richiesta di emissione della misura e non gli è consentito fare alcuna...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 260 del 27 febbraio 1996
«In tema di riesame, l'art. 309, quinto comma c.p.p., così come sostituito dalla legge 8 agosto 1995, n. 332, dispone che l'autorità procedente, entro il giorno successivo, e comunque non oltre il quinto giorno, trasmette al tribunale gli atti...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2901 del 25 luglio 1996
«La disposizione secondo la quale il militare componente il tribunale militare deve necessariamente rivestire la qualità di ufficiale e deve avere grado pari a quello dell'imputato concerne i soli procedimenti in cui anche l'imputato sia ufficiale,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2964 del 28 novembre 1996
«La disposizione dell'art. 568 comma quinto c.p.p. — secondo cui l'impugnazione proposta a giudice incompetente deve essere da questo trasmessa a quello competente — non può considerarsi principio generale applicabile al di fuori della materia...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2999 del 28 novembre 1996
«Il pubblico ministero nel richiedere l'adozione di una misura coercitiva non è tenuto ex art. 291, comma primo, c.p.p. a trasmettere al giudice determinati specifici atti, ma solo quelli che egli stesso ritiene opportuno porre a fondamento della...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3162 del 30 ottobre 1996
«La mancata trasmissione al tribunale del riesame degli «elementi sopravvenuti a favore della persona sottoposta ad indagini», prescritta dal quinto comma dell'art. 309 c.p.p., non determina la perdita di efficacia della misura cautelare, in quanto...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3900 del 25 luglio 1996
«L'eventuale nullità dell'interrogatorio per mancato avviso al difensore non costituisce vizio genetico dell'ordinanza di custodia cautelare rimovibile con il rimedio del riesame, ma può condizionare, invece, l'efficacia della misura ai sensi...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4482 del 6 dicembre 1996
«In tema di riesame dei provvedimenti cautelari personali, l'art. 309 comma 5 c.p.p. nel prevedere gli obblighi di trasmissione di atti al tribunale della libertà, fa riferimento agli atti presentati a norma dell'art. 291 comma primo c.p.p.,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5000 del 30 marzo 1996
«Nel caso in cui il tribunale decida sull'istanza di riesame di una misura coercitiva, senza che gli atti siano stati depositati in cancelleria per un tempo non inferiore a tre giorni, sussiste violazione del diritto di difesa e conseguente nullità...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5940 del 10 dicembre 1996
«Poiché la partecipazione del condannato all'udienza del tribunale di sorveglianza nella quale si discuta di sua istanza (nella specie, di affidamento in prova al servizio sociale) non è necessaria, in quanto tale partecipazione è prevista solo per...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5976 del 12 giugno 1996
«Per analogia con quanto disposto dall'art. 33 comma 2 c.p.p., in ordine alle condizioni di capacità del giudice — alla cui stregua non devono considerarsi ad esse attinenti le disposizioni sulla destinazione del giudice agli uffici giudiziari e...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6018 del 10 dicembre 1996
«Allorché lo stesso fatto è diversamente qualificato da due giudici e da tale diversità conseguono competenze per materia differenziate, il conflitto positivo di competenza va risolto in favore del giudice che ha competenza per materia più ampia,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6090 del 31 gennaio 1996
«In tema di procedimento di riesame, gli «atti presentati a norma dell'art. 291, comma 1, c.p.p.», cui fa riferimento l'art. 309, comma 5, c.p.p., e dalla cui ricezione da parte del tribunale decorre il termine di dieci giorni entro il quale deve...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6155 del 16 febbraio 1996
«In tema di riesame dei provvedimenti applicativi di una misura cautelare, la mancata trasmissione al tribunale della libertà di uno o più atti tra quelli trasmessi al Gip con la richiesta di emissione della misura non determina automaticamente...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6625 del 2 febbraio 1996
«Poiché la Corte costituzionale, con le sentenze n. 306/1993, 357/1994 e 68/1995 ha dichiarato incostituzionale l'art. 4 bis della L. 26 luglio 1975, n. 354 nella parte in cui esclude l'applicabilità dei benefici previsti dall'ordinamento...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1281 del 19 aprile 1997
«In materia di riesame delle misure cautelari, con riferimento all'obbligo di trasmissione degli atti (art. 309 quinto comma), deve ritenersi che al P.M. o al Gip non spetti nessun potere di selezione degli atti al fine di giustificare tagli...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 13 del 17 dicembre 1997
«Ai fini della caducazione automatica dell'ordinanza applicativa della misura cautelare prevista dall'art. 309, comma decimo, c.p.p., in riferimento al precedente comma quinto, e cioè allorché la trasmissione degli atti non avviene nel termine ivi...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1804 del 27 marzo 1997
«Il vigente ordinamento processuale, nell'enunciare il principio della tassatività delle impugnazioni ribadito dal primo comma dell'art. 568 c.p.p., dispone che sono impugnabili soltanto i provvedimenti del giudice, con tale precisa e specifica...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2025 del 29 luglio 1997
«La perdita di efficacia della misura conseguente all'omessa trasmissione nel termine di cinque giorni degli atti al tribunale del riesame secondo quanto previsto dal quinto comma dell'art. 309 c.p.p., è riferibile esclusivamente agli atti inviati...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2237 del 28 giugno 1997
«Ai fini dell'osservanza del termine di cinque giorni entro il quale, ai sensi dell'art. 309, comma 5, c.p.p., deve aver luogo la «trasmissione degli atti» da parte dell'autorità giudiziaria procedente al tribunale del riesame, è sufficiente che...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 241 del 6 agosto 1997
«In tema di procedimento di riesame, l'omessa trasmissione al tribunale della libertà, nel termine perentorio di cui al quinto comma dell'art. 309 c.p.p., dei decreti autorizzativi e degli altri atti relativi alle intercettazioni di conversazioni o...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 278 del 5 marzo 1997
«Deve ritenersi osservato il disposto di cui all'art. 309, comma quinto, c.p.p., nella parte in cui prescrive la trasmissione entro cinque giorni, da parte dell'autorità procedente al tribunale del riesame, degli atti a suo tempo presentati a norma...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4228 del 16 luglio 1997
«Qualora l'indagato abbia lamentato, dinanzi al tribunale del riesame, l'inadeguatezza, ai fini di una compiuta valutazione giudiziale, della trasmissione in forma riassuntiva, e non nella loro integrità, di verbale di interrogatorio formato dal...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 4286 del 7 febbraio 1997
«Anche se la norma indica in modo tassativo i poteri conferiti al tribunale della libertà, che può annullare, confermare o riformare la misura coercitiva, ciò non toglie che al tribunale spetti, in applicazione del principio generale previsto...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4545 del 17 dicembre 1997
«...non solo è in possesso degli atti processuali di cui all'art. 291 primo comma c.p.p., ma anche di quegli elementi sopravvenuti a favore della persona sottoposta ad indagini e che, parimenti, debbono essere trasmessi al Tribunale del riesame.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5386 del 7 giugno 1997
«L'assenza del difensore di fiducia in dibattimento per altro impegno professionale in una diversa sede giudiziaria, specie se tempestivamente comunicato, impone al giudice del processo di cui si chiede il rinvio di effettuare sempre e comunque un...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5642 del 8 gennaio 1997
«Il potere del presidente del tribunale di sorveglianza di dichiarare inammissibile l'istanza del condannato (nella specie di affidamento in prova al servizio sociale) ai sensi dell'art. 666 c.p.p. è limitato ai casi in cui tale istanza sia...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5670 del 31 ottobre 1997
«La perdita di efficacia della misura cautelare, prevista dall'art. 309, comma decimo, c.p.p. per il caso, fra gli altri, in cui non abbia avuto luogo nei termini prescritti la trasmissione al tribunale del riesame degli atti a suo tempo presentati...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 20 del 28 ottobre 1998
«Nei procedimenti di sorveglianza in corso al momento dell'entrata in vigore della legge 27 maggio 1998 n. 165 le nuove disposizioni si applicano ai rapporti non ancora esauriti, sicché è consentita la sospensione dell'esecuzione della pena anche...»