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Cassazione civile, Sez. I, ordinanza n. 15035 del 8 giugno 2018
«I versamenti in conto capitale effettuati dai soci in favore della società palesano una natura che dipende dalla ricostruzione della comune intenzione delle parti, la cui prova va desunta in via principale dal modo in cui il rapporto ha trovato...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 28987 del 12 novembre 2018
«In caso di recesso del socio di s.r.l. esercitato successivamente alla trasformazione in s.p.a., in considerazione del rafforzamento della tutela del diritto al disinvestimento dei soci di minoranza, rispetto a quella della stabilità del vincolo...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 55412 del 12 dicembre 2018
«Ai fini della configurabilità del reato di infedeltà patrimoniale ex art. 2634 cod. civ., è necessario un antagonismo di interessi effettivo, attuale e oggettivamente valutabile tra l'amministratore agente e la società, a causa del quale il primo,...»
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Cassazione civile, Sez. I, ordinanza n. 22465 del 24 settembre 2018
«Il principio secondo cui l'autorità del giudicato spiega i suoi effetti non solo sulla pronuncia esplicita della decisione, ma anche sulle ragioni che ne costituiscono sia pure implicitamente il presupposto logico-giuridico, trova applicazione...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 49884 del 2 novembre 2018
«In tema di prova scientifica, la perizia rappresenta un indispensabile strumento euristico nei casi in cui l'accertamento dei termini di fatto della vicenda oggetto del giudizio imponga l'utilizzo di saperi extragiuridici e, in particolare,...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 36072 del 27 luglio 2018
«Il decreto di sequestro probatorio - così come il decreto di convalida - anche qualora abbia ad oggetto cose costituenti corpo di reato, deve contenere una motivazione che, per quanto concisa, dia conto specificatamente della finalità perseguita...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 22289 del 18 maggio 2018
«In tema di termini di durata della custodia cautelare, il rinvio dell'udienza su istanza della difesa "per ora tarda" determina la sospensione dei termini di durata della custodia cautelare ex art. 304, comma 1, lett. a) cod. proc. pen., con la...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 44150 del 4 ottobre 2018
«La richiesta del difensore volta ad ottenere la trasposizione su nastro magnetico delle registrazioni di conversazioni o comunicazioni intercettate, utilizzate ai fini dell'adozione del provvedimento cautelare, deve essere tempestivamente proposta...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 47782 del 19 ottobre 2018
«Sussiste l'interesse della parte civile a partecipare al giudizio di legittimità attivato dall'imputato in ordine alla ravvisabilità delle circostanze attenuanti, in quanto tale giudizio può incidere sulla liquidazione del danno da risarcire, cui...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 50327 del 7 novembre 2018
«In tema di esecuzione, il criterio di fungibilità previsto dall'art. 657 cod. proc. pen. impone al pubblico ministero di tener conto, a fini di scomputo, di tutti i periodi di custodia cautelare in precedenza sofferti dal condannato (sempre che la...»
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Cassazione civile, sentenza n. 3865 del 30 dicembre 1953
«Il nesso di causalità fra il dolo o la collusione, l'inganno del giudice e la sentenza ingiusta, che ne è la conseguenza, deve essere di natura psicologica, non giuridica, perché la sentenza in tal caso è frutto di un errore, e l'errore è vizio...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2158 del 14 ottobre 1961
«I giudizi sui rendiconti in sede cautelare ed esecutiva, a differenza dei rendiconti come oggetto di domanda autonoma, sono sottratti alla decisione del collegio, essendo il giudice istruttore (cioè l'organo singolo che ha disposto il sequestro) a...»
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Cassazione civile, sentenza n. 517 del 14 febbraio 1968
«Il principio in base al quale il giudice del merito, quando riconosce esatte le conclusioni del consulente tecnico d'ufficio, non è tenuto ad esprimere le particolari ragioni del suo convincimento non può valere quando lo stesso consulente...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 735 del 7 marzo 1968
«L'ordinanza del giudice, che, nel corso dell'espropriazione forzata immobiliare, pronuncia sul rendiconto del custode dei beni pignorati, costituisce provvedimento non impugnabile, a norma dell'art. 593 c.p.c., anche se a contenuto negativo e...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 3740 del 22 dicembre 1971
«La responsabilità derivante dalla nullità della notificazione di un atto è imputabile (a prescindere dall'eventuale concorrente responsabilità dell'ufficiale giudiziario o del messo notificatore) alla parte nel cui interesse e per conto della...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 997 del 9 aprile 1973
«Ai fini del risarcimento del danno per inabilità permanente, può tenersi conto, sia pure con gli opportuni temperamenti, dello scarto tra vita fisica e vita lavorativa, anche se il danneggiato sia un minore.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 933 del 2 aprile 1974
«Ai fini della determinazione dello scarto tra vita fisica e vita lavorativa, oltre all'età, si deve tener conto anche della specifica attività esercitata, giacché questa si protrae nella vita dell'uomo con limiti ben diversi a seconda del tipo di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1163 del 27 marzo 1975
«Nello stabilire il tracciato della servitù coattiva di passaggio a favore di un fondo intercluso, il giudice deve apprezzare, a norma dell'art. 1051, secondo comma, c.c., i due requisiti del percorso più breve e del minor danno al fondo servente,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1642 del 28 aprile 1975
«Ai fini della responsabilità civile per danno cagionato da persona incapace d'intendere e di volere (art. 2047 c.c.), al fine di accertare se un minore sia incapace di intendere o di volere, il giudice non può limitarsi a tener presente l'età...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2505 del 6 luglio 1976
«L'obbligo della resa dei conti tra coeredi, per quanto riguarda i frutti dei beni dall'apertura della successione, e la stessa esigenza di imputare alla quota di ciascun condividente le somme di cui egli sia debitore verso gli altri coeredi,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3112 del 11 luglio 1977
«Ai fini della liquidazione dei danni, subiti da uno dei coniugi per la morte dell'altro coniuge causata da fatto illecito altrui, la situazione, determinatasi a seguito delle nuove nozze contratte dal coniuge superstite in corso di causa, se è...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3546 del 13 luglio 1978
«In materia di determinazione del danno da invalidità permanente, che colpisca una persona non ancora giunta alla piena capacità lavorativa, seppure si deve escludere una rivalutazione che tenga conto di opinabili oscillazioni future del potere di...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 5066 del 7 novembre 1978
«Il termine annuale di decadenza dall'impugnazione è soggetto alla sospensione durante il periodo feriale, prevista dalla L. 7 ottobre 1969, n. 742, con la conseguenza che, ove il dies a quo ricada in detto periodo, deve tenersi conto, al fine...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4084 del 13 luglio 1979
«L'ammissibilità dell'impugnazione per revocazione, a norma dell'art. 395 n. 2 c.p.c., per il sopravvenuto accertamento della falsità dei documenti decisivi, che sia contenuto in una sentenza penale secondo la previsione degli artt. 380 e 480...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1518 del 6 marzo 1980
«L'identificazione dell'immobile espropriato al fine di stabilire se una porzione dello stesso sia o meno compresa nelle aggiudicazioni, dev'essere compiuta alla stregua degli elementi obiettivi contenuti negli atti del procedimento esecutivo,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 229 del 10 gennaio 1980
«Nel caso in cui il ricorso per cassazione per conto di una società sia stato proposto da un soggetto non più legittimato a rappresentarla, nei confronti del quale sia avvenuta, ad opera della controparte, la notifica della sentenza impugnata, la...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 575 del 26 gennaio 1981
«La ricorrenza di un fatto illecito a carattere permanente, non istantaneo, anche al fine del decorso della prescrizione del credito risarcitorio del danneggiato, anziché dal momento del manifestarsi del danno, da quello dell’esaurirsi della...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 6420 del 4 dicembre 1981
«Il potere-dovere della Corte di cassazione di dichiarare l'improcedibilità del ricorso, per inosservanza dell'art. 369, primo comma c.p.c., circa il deposito del medesimo in cancelleria, non trova deroga nel caso in cui, trattandosi di deposito...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 5231 del 12 ottobre 1982
«L'ammissibilità del regolamento preventivo di giurisdizione, che sia diretto a contestare la giurisdizione del giudice adito limitatamente a domanda cautelare inserita nel processo di merito (nella specie, istanza di sospensione dell'atto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2823 del 23 aprile 1983
«Poiché l'obbligo di risarcire il danno da illecito aquiliano costituisce debito di valore, il danno deve essere liquidato con riferimento ai valori del momento della pronuncia del giudice; il quale, se nella liquidazione del danno alla persona...»