-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 16229 del 31 luglio 2015
«...sulla base delle acquisizioni tecnico-scientifiche del tempo, risultati peritali attendibili e verificabili, sicché la loro inosservanza fa legittimamente dubitare della correttezza delle conclusioni esposte dal consulente tecnico di ufficio.»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6025 del 25 marzo 2015
«...del suo potere discrezionale, la valutazione dell'opportunità di disporre indagini suppletive o integrative di quelle già espletate, di sentire a chiarimenti il consulente tecnico di ufficio ovvero di disporre la rinnovazione delle indagini.»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 28649 del 24 dicembre 2013
«...su concorde richiesta delle parti, il giudice, ove non siano allegate specifiche ragioni tecniche e scientifiche, non è obbligato a disporre una consulenza tecnica di ufficio per il solo fatto della natura stragiudiziale della perizia acquisita.»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 28647 del 24 dicembre 2013
«Nel giudizio diretto ad ottenere una sentenza dichiarativa della paternità naturale, non incorre nel vizio di carenza di motivazione la sentenza che recepisca, anche "per relationem", le conclusioni della relazione di consulenza tecnica d'ufficio,...»
-
Cassazione civile, Sez. VI-1, ordinanza n. 17831 del 22 luglio 2013
«...solo nella conferma o nella revoca del provvedimento, ma anche in una statuizione parzialmente modificativa, che può tenere conto anche dei profili di novità successivi al ricorso, stante il potere di provvedere di ufficio con riguardo ai minori.»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 17962 del 11 settembre 2015
«...di autonomia, ma alle residue capacità e all'esperienza di vita dallo stesso maturate, anche attraverso gli studi scolastici e lo svolgimento dell'attività lavorativa (nella specie, si trattava di un'impiegata in ufficio con mansioni esecutive).»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 15038 del 14 giugno 2013
«...ai sensi dell'art. 508 c.c., verificandosi un'ipotesi di semplice abbandono, da parte dell'erede stesso, dei poteri di amministrazione e disposizione a lui riconosciuti, con subingresso del curatore quale titolare dell'ufficio di liquidazione.»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 26858 del 29 novembre 2013
«...costituisce eccezione in senso lato e, come tale, il suo rilievo non è subordinato alla specifica e tempestiva allegazione di parte, ma è ammissibile anche d'ufficio ed in grado di appello, purché i fatti risultino documentati "ex actis".»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 56 del 8 gennaio 2015
«L'assegnazione del dirigente comunale ad un diverso ufficio, pure dirigenziale, esula dalla problematica del demansionamento, trattandosi, ove vi sia stata manifestazione di volontà punitiva e ritorsiva del datore di lavoro, di "assegnazione del...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 17870 del 11 agosto 2014
«...diverse, sebbene protratta e reiterata, ma con attribuzione di reggenza di un ufficio per nove giorni e dopo tre anni di alternanza in detta posizione di altri dipendenti aventi qualifica di quadro, potesse dare luogo alla promozione automatica).»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5959 del 1 luglio 1996
«Anche alle prescrizioni presuntive, disciplinate dagli artt. 2954 e seguenti c.c., è applicabile il principio di cui all'art. 2938 che fa divieto al giudice di rilevare d'ufficio la prescrizione non opposta. Ne consegue che quando la parte abbia...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 22703 del 6 novembre 2015
«...proprietario, implica che, prima di tale momento, l'usufruttuario è carente di azione; quale mancanza di una condizione dell'azione, l'improponibilità della domanda di rimborso in pendenza dell'usufrutto può essere rilevata d'ufficio dal giudice.»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2328 del 23 febbraio 1998
«In tema di abuso di ufficio, a seguito della nuova formulazione dell'art. 323 c.p. ad opera della legge 16 luglio 1997, n. 234, occorre verificare, in base all'art. 2 c.p., riguardante la successione delle leggi penali nel tempo, se le condotte...»
-
Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 46653 del 25 novembre 2015
«In tema di successione di leggi nel tempo, la Corte di cassazione può, anche d'ufficio, ritenere applicabile il nuovo e più favorevole trattamento sanzionatorio per l'imputato, anche in presenza di un ricorso inammissibile, disponendo, ai sensi...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 6983 del 14 giugno 2000
«È da considerare norma più favorevole sopravvenuta, ai sensi e per gli effetti di cui all'art. 2, comma terzo, c.p., anche quella con la quale sia reso perseguibile a querela un reato precedentemente perseguibile d'ufficio.»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6789 del 28 gennaio 1998
«...profilo di diritto sostanziale e non di diritto processuale. (Fattispecie in tema di reato di omissione di atti di ufficio contestato come permanente, con inizio della condotta in data anteriore all'entrata in vigore della legge n. 286 del 1990).»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2733 del 20 agosto 1997
«Il regime di procedibilità d'ufficio per i reati di violenza sessuale previsto dall'art. 609 septies c.p., introdotto dalla L. 15 febbraio 1996, n. 66, non può produrre effetti sui fatti commessi prima della sua entrata in vigore. Il problema...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9927 del 28 settembre 1995
«In tema di corruzione per atto contrario ai doveri di ufficio, l'art. 319 bis (introdotto dall'art. 8, L. 26 aprile 1990, n. 86) ha definito diversamente l'ambito di applicazione dell'aggravante già prevista nel precedente testo dell'art. 319...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5011 del 19 gennaio 1993
«...in cui il giudice non sia stato già legittimamente investito del relativo giudizio in quanto, in tali casi, essendosi già radicata la competenza, la nuova disciplina processuale non ha efficacia. (Fattispecie in tema d'abuso d'ufficio).»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 50614 del 16 dicembre 2013
«A seguito del più favorevole trattamento sanzionatorio previsto, dopo la l. n. 49 del 2006, dall'art. 73, comma primo, d.P.R. 309 del 1990 quanto al minimo edittale per le droghe cosiddette pesanti, il giudice d'appello deve rimodulare la pena di...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 49536 del 31 dicembre 2003
«Atteso il carattere residuale del reato di abuso di ufficio previsto dall'art. 323 c.p., anche dopo la novella della L. 16 luglio 1997, n. 234, deve escludersi, in applicazione della regola della specialità sancita dall'art. 15 c.p., il concorso...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 21443 del 15 maggio 2003
«Nel configurare il reato di abuso d'ufficio come reato di evento, il legislatore del 1997 ha inteso con l'avverbio «intenzionalmente» rendere necessario che l'evento sia la conseguenza immediatamente conseguita dall'agente, escludendo in tal modo...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 18747 del 15 maggio 2007
«...già muniti di pistole, nei pressi di un ufficio postale, dopodiché tre di essi si erano disposti su altrettante autovetture, una delle quali rubata, predisposte per la fuga mentre il quarto si era diretto a piedi verso il predetto ufficio).»
-
Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 3152 del 16 marzo 1987
«La recidiva non è compresa nelle circostanze aggravanti che rendono il reato di truffa perseguibile d'ufficio, in quanto essa, inerendo esclusivamente alla persona del colpevole, non incide sul fatto-reato.»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 36949 del 14 settembre 2015
«Alla dichiarazione di abitualità nel reato può provvedere il giudice della cognizione anche d'ufficio. (In motivazione, la Corte ha precisato che non vi è contraddizione nella valutazione operata dal giudice, che, oltre a dichiarare il colpevole...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9575 del 27 luglio 1999
«...- ha escluso che integri gli estremi del concorso in abuso d'ufficio il fatto di essere autorevole conoscente del presidente di una commissione preordinata all'accertamento della invalidità nonché padre del soggetto da quest'ultima beneficiato).»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2844 del 27 gennaio 2004
«Nel reato di abuso di ufficio, la partecipazione dell'extraneus può essere configurata quando sia provato l'accordo criminoso, che non può essere desunto solo dalla presentazione di un'istanza volta ad ottenere l'atto illegittimo, essendo invece...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 43020 del 11 novembre 2003
«Nel reato di abuso di ufficio, la sussistenza del concorso del privato non può essere dedotta dalla mera coincidenza tra la richiesta ed il provvedimento emesso dal pubblico ufficiale, essendo necessario, invece, che il contesto fattuale dimostri...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 15116 del 31 marzo 2003
«In tema di abuso di ufficio, per configurare il concorso dell'extraneus nel reato, deve essere provata l'intesa intercorsa col pubblico funzionario o la sussistenza di pressioni o sollecitazioni dirette ad influenzarlo, non potendo dedursi tale...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 33760 del 30 luglio 2015
«Ai fini della configurabilità del concorso del privato nel delitto di abuso d'ufficio, l'esistenza di una collusione tra il privato ed il pubblico ufficiale non può essere dedotta dalla mera coincidenza tra la richiesta dell'uno e il provvedimento...»