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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2286 del 12 maggio 1999
«Per «erogazioni pubbliche», cui si riferisce l'art. 640 bis c.p. debbono intendersi soltanto quelle finalizzate alla realizzazione di opere o allo svolgimento di attività di interesse pubblico, rimanendone quindi escluse le indennità di natura...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 6825 del 16 febbraio 2007
«È ammissibile il concorso tra il reato di truffa aggravata in danno dello Stato e quelli di emissione ed utilizzazione di fatture per operazioni inesistenti, non operando, nel rapporto tra i suddetti illeciti penali, il principio di specialità, la...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 5656 del 8 febbraio 2007
«Il reato di truffa aggravata ed il reato di frode fiscale (emissione e utilizzazione di fatture per operazioni inesistenti) sono in rapporto di specialità, perché l'uno si connota per l'evento di danno, consistente nel conseguimento di un indebito...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 26919 del 20 luglio 2005
«Non è configurabile il reato di indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato (art. 316 ter c.p.), né quello di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche (art. 640 bis c.p.), nella condotta dell'agente che renda...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 39644 del 11 ottobre 2004
«Il reato di malversazione in danno dello Stato ha natura sussidiaria e residuale rispetto alla fattispecie dell'art. 640 bis c.p. che sanziona la truffa aggravata per il conseguimento delle erogazioni pubbliche.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4313 del 4 febbraio 2004
«Il reato di cui all'art.316 bis c.p.(malversazione in danno dello Stato) può concorrere con quello di cui all'art.640 bis stesso codice (truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche).»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 39761 del 21 ottobre 2003
«Integra il reato di indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato, di altri Enti pubblici o delle Comunità europee, previsto dall'art. 316 ter c.p., e non quello di cui all'art. 640 bis c.p. (truffa aggravata per il conseguimento di...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 14817 del 28 marzo 2003
«Sussiste rapporto di specialità tra l'ipotesi di reato di cui all'art. 316 ter (indebita percezione di erogazioni in danno dello Stato, introdotto dall'art. 4 della L. 29 settembre 2000, n. 300) e il delitto di truffa aggravata per il...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 23083 del 14 giugno 2002
«Il reato di indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato, di altri enti pubblici o delle Comunità europee, previsto dall'art. 316 ter c.p., con l'espressa salvezza dell'eventualità che il fatto costituisca il più grave reato di cui...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 41928 del 23 novembre 2001
«Fra il reato di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, previsto dall'art. 640 bis c.p., e quello di indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato, previsto dall'art. 316 ter stesso codice, non esiste un rapporto di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4663 del 7 novembre 1998
«Il reato di cui all'art. 316 bis c.p. (malversazione in danno dello Stato) e quello di cui all'art. 640 bis stesso codice (truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche) ben possono concorrere fra loro, atteso che la prima delle...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 44446 del 4 novembre 2013
«In tema di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche (art. 640 bis cod. pen.), la confisca del profitto non può essere disposta nel caso di restituzione integrale all'erario della somma anticipata dallo Stato, giacché tale...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 6958 del 23 febbraio 2011
«Il reato di frode informatica aggravata, commesso in danno di un ente pubblico, si consuma nel momento in cui il soggetto agente (nella specie: il pubblico dipendente infedele) interviene, senza averne titolo, sui dati del sistema informatico,...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 26792 del 8 luglio 2011
«La confisca per equivalente disposta ai sensi dell'art. 640 quater c.p. (che richiama l'art. 322 ter c.p.) può riguardare contemporaneamente sia il prezzo che il profitto del reato presupposto (nella specie: truffa in danno di un ente pubblico),...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 26046 del 18 giugno 2003
«L'art. 640 quater c.p., nello stabilire che, nei casi di cui agli artt. 640, secondo comma, n. 1 (truffa in danno dello Stato o di altro ente pubblico ovvero con pretesto di esonero dal servizio militare), 640 bis (truffa aggravata per il...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2318 del 11 marzo 1997
«In tema di insolvenza fraudolenta, a differenza di quanto previsto dall'art. 62 n. 6 c.p. — secondo cui il risarcimento del danno idoneo ad integrare la circostanza attenuante comune ivi disciplinata deve avvenire «prima del giudizio» — l'art. 641...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1856 del 17 gennaio 2014
«L'art. 642 cod. pen., strutturato come una norma penale mista del tutto peculiare, prevede nei suoi commi primo e secondo cinque diverse fattispecie di reato - in particolare, il danneggiamento dei beni assicurati e la falsificazione o alterazione...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7745 del 7 agosto 1996
«La norma di cui all'art. 642 c.p. — che prevede il reato di fraudolenta distruzione della cosa propria e mutilazione fraudolenta della propria persona al fine di conseguire il prezzo di un'assicurazione contro infortuni — con la locuzione...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 548 del 16 gennaio 1988
«L'aggravante di aver cagionato alla persona offesa dal reato un danno patrimoniale di rilevante gravità può ritenersi sussistente anche nel caso di delitto tentato, qualora il giudice abbia accertato che il danno patrimoniale cagionato alla...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 39144 del 23 settembre 2013
«Ai fini dell'integrazione dell'elemento materiale del delitto di circonvenzione di incapace, devono concorrere: (a) la minorata condizione di autodeterminazione del soggetto passivo (minore, infermo psichico e deficiente psichico) in ordine ai...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 31320 del 25 luglio 2008
«In tema di delitto di circonvenzione di persone incapaci, le condotte di abuso e di induzione consistono rispettivamente in qualsiasi pressione morale idonea al risultato avuto di mira dall'agente e in tutte le attività di sollecitazione e...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 4760 del 15 aprile 1987
«Nel reato di circonvenzione di incapace, costituisce induzione a compiere atti che importino effetti giuridici dannosi qualsiasi attività di eccitamento, di stimolo, di suggestione, e, quindi, l'uso di qualsiasi mezzo idoneo a determinare nel...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 9731 del 26 ottobre 1985
«Ai fini della sussistenza del delitto di circonvenzione di persone incapaci, di cui all'art. 643 c.p. il concetto di induzione, la quale è un elemento del tutto distinto e non va confusa col mezzo usato (atto giuridico), postula una attività...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 4387 del 10 maggio 1984
«Per integrare la condotta costitutiva del reato di circonvenzione di incapace, consistente nell'induzione a compiere un atto che implichi un qualsiasi effetto giuridico potenzialmente dannoso, è sufficiente che il colpevole si giovi, con qualsiasi...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 10207 del 30 novembre 1983
«Perché sussista il reato previsto dall'art. 643 c.p. occorre che tra l'abuso consistente nel profittare delle condizioni psichiche della vittima per scopi illeciti e il compimento dell'atto dannoso intercorra un rapporto di causalità che si...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 7157 del 29 luglio 1983
«Sussiste il reato di circonvenzione di incapaci allorquando l'agente, attraverso un'attività di coazione e persuasione, abusi delle particolari condizioni di incapacità del soggetto passivo, che è indotto a compiere l'atto dannoso in conseguenza...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2063 del 11 maggio 2000
«Poiché per la configurabilità del delitto di circonvenzione di persone incapaci non occorre che l'effetto dannoso consegua all'atto indotto come sua conseguenza giuridica immediata e che, quindi, l'attitudine a determinare un danno o un pericolo...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2827 del 3 marzo 1988
«Il delitto di circonvenzione di incapace di cui all'art. 643 c.p. è reato di pericolo che si realizza nel momento in cui è compiuto l'atto capace di produrre un qualsiasi effetto dannoso per il soggetto passivo o per altri. (Nella fattispecie...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 8034 del 2 settembre 1997
«Il soggetto passivo del delitto di circonvenzione di incapace (art. 643 c.p.), titolare del diritto di querela nei casi previsti dal secondo comma dell'art. 649 c.p. (fatti commessi a danno di congiunti), è soltanto l'incapace — ossia il soggetto...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 45993 del 10 dicembre 2007
«In relazione al delitto di concussione, l'abuso dei poteri da parte del soggetto agente e la conseguente costrizione od induzione del soggetto passivo a dare od a promettere denaro od altra utilità prescinde totalmente dalla legittimità o meno...»