-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 20226 del 31 luglio 2018
«Nel rapporto giuridico che si costituisce per effetto della sentenza di esecuzione specifica dell'obbligo di concludere il contratto preliminare di compravendita, il pagamento del prezzo ancora dovuto (dal promissario acquirente), pur conservando...»
-
Cassazione civile, sentenza n. 3071 del 26 ottobre 1962
«In materia di esecuzione extraterritoriale di atti istruttori relativi al processo interno, la possibilità di delega da parte dell'istruttore al console, ammessa dall'art. 204, comma 2 del codice di rito limitatamente alla ipotesi che la rogatoria...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 776 del 18 marzo 1966
«Le disposizioni dell'art. 514 c.p.c. sono di stretta interpretazione perché, in quanto sottraggono all'azione esecutiva alcune categorie di beni del debitore in considerazione della loro particolare natura o destinazione, derogano al principio...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2044 del 22 giugno 1972
«Dovendosi decidere sulla decorrenza degli interessi legali sulla somma liquidata a titolo di risarcimento dei danni non si deve più aver riguardo all'originaria obbligazione, il cui inadempimento ha causato i danni risarcibili, bensì semplicemente...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1665 del 29 aprile 1975
«Gli artt. 2931 e 2932 c.c. non attribuiscono al giudice, che emette una sentenza di condanna del convenuto all'adempimento di un obbligo di fare o di non fare, il potere di autorizzare l'attore a provvedere egli stesso all'esecuzione di tale...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1650 del 11 maggio 1976
«A norma dell'art. 15 disp. prel. c.c. non sono ammissibili, qualora non sia espressamente previsto dalla legge, usi che abbiano la forza di togliere efficacia alla norma scritta: non può, perciò, essere invocato, per escludere l'inadempimento, un...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 3896 del 15 settembre 1977
«Fra i beni patrimoniali indisponibili dello Stato e degli enti pubblici territoriali (nella specie, comune), con riguardo ai quali va affermata la carenza assoluta di azione esecutiva da parte del creditore privato, e, quindi, il difetto di...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6067 del 18 dicembre 1978
«Il deposito dei documenti che, a norma del capoverso dell'art. 567 c.p.c., debbono accompagnare l'istanza di vendita, costituisce un onere del creditore per l'ulteriore svolgimento del processo esecutivo, e, pertanto, la mancanza di tale...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1606 del 19 marzo 1979
«Le tre forme di comunicazione degli atti processuali previste dall'art. 136 c.p.c. — consistenti nella consegna al destinatario che ne rilascia ricevuta, ovvero nella spedizione per posta in piego raccomandato, ovvero ancora nella consegna per...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2541 del 3 maggio 1979
«In tema di vendita di beni del fallimento, poiché le disposizioni del codice di rito, relative al processo di esecuzione, trovano applicazione solo in quanto compatibili con le specifiche norme che regolano il procedimento concorsuale (art. 105...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1918 del 4 aprile 1981
«L'art. 612 c.p.c. detta la disciplina per l'esecuzione forzata degli obblighi di fare e, pertanto, non osta a che una pronunzia di condanna all'adempimento di un obbligo del genere ne determini le modalità di esecuzione, essendo tale statuizione...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4776 del 1 settembre 1982
«Nel procedimento di sfratto per morosità delineato dall'art. 658 c.p.c., la domanda di risoluzione del contratto di locazione per inadempimento dell'obbligazione di pagamento del canone è proposta con la notifica della citazione per convalida...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 848 del 12 febbraio 1982
«Poiché nella domanda di convalida di sfratto per morosità — ed in quella conseguente di risoluzione del rapporto di locazione per inadempimento del conduttore — deve ritenersi implicita l'istanza di rilascio dell'immobile oggetto del contratto,...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 329 del 15 gennaio 1983
«Il giudice, adito con contrapposte domande di risoluzione per inadempimento del medesimo contratto, può accogliere l'una e rigettare l'altra, ma non anche respingere entrambe e dichiarare l'intervenuta risoluzione consensuale del rapporto,...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4600 del 8 luglio 1983
«La volontà negoziale diretta allo scioglimento di un contratto per mutuo consenso non può essere desunta dal comportamento di chi, pur senza chiedere in via riconvenzionale l'adempimento del contratto o la sua risoluzione per colpa dell'attore, si...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5566 del 14 settembre 1983
«La domanda di risoluzione del contratto di locazione per inadempimento del conduttore, ancorché non sia stata formulata espressamente dal locatore, è implicitamente contenuta e quindi tacitamente proposta con l'istanza di convalida dello sfratto...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7233 del 3 dicembre 1983
«La vendita forzata, nella quale rientra ogni tipo di vendita fallimentare mobiliare e immobiliare, non può equipararsi alla vendita volontaria, attuando essa un trasferimento coattivo in virtù di un provvedimento giurisdizionale, rispetto al quale...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 142 del 9 gennaio 1984
«Un istituto di vigilanza notturna, che abbia assunto con il cliente l'impegno di controllare un determinato locale, mediante sopralluoghi scaglionati nel tempo secondo prefissati orari, non può essere ritenuto responsabile dei danni derivanti dal...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4761 del 1 ottobre 1985
«Con riguardo ad esecuzione per il rilascio di immobile adibito ad albergo, l'opposizione proposta per denunciare l'inottemperanza del creditore all'obbligo di preavviso al prefetto, di cui all'art. 4 della L. 24 luglio 1936, n. 1692, integra...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 766 del 6 febbraio 1986
«In tema di competenza per materia del giudice del lavoro, l'art. 409 c.p.c. contempla ogni controversia nella quale la pretesa fatta valere in giudizio si ricolleghi ad un rapporto di lavoro in atto, ovvero estinto, oppure anche soltanto da...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7745 del 19 dicembre 1986
«Il procedimento di convalida di sfratto per morosità, di cui agli artt. 658 e ss. c.p.c., è predisposto per i casi di «mancato pagamento del canone di affitto», costituendo così un rimedio per l'inadempimento dell'obbligazione principale del...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3020 del 27 marzo 1987
«La restituzione di somme indebitamente corrisposte costituisce una obbligazione pecuniaria nascente dalla legge e, pertanto, in ordine ad essa è applicabile la disciplina dettata per le obbligazioni in generale, compresa la norma del secondo comma...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8 del 7 gennaio 1988
«La sopravvenuta inidoneità permanente del lavoratore a svolgere regolarmente le mansioni assegnategli trova disciplina non nell'art. 2110 c.c. – che presuppone un impedimento temporaneo del lavoratore affetto da malattia, anche reiterata, a...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1400 del 20 marzo 1989
«La controversia promossa dal preponente contro l'agente per la mancata restituzione di merci affidate in deposito in occasione del rapporto di agenzia appartiene alla competenza per materia del pretore in funzione di giudice del lavoro, ancorché...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1835 del 18 aprile 1989
«Gli artt. 5 e 55 della L. n. 392 del 1978 (cosiddetta dell'equo canone) hanno introdotto relativamente alla gravità dell'inadempimento predeterminata ex lege, alla possibilità della sanatoria ed alla concessione del termine di grazia,...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4292 del 23 ottobre 1989
«La particolare sanatoria della morosità nel pagamento del canone di locazione stabilita dall'art. 55 della L. n. 392 del 1978 trova applicazione soltanto nel procedimento di convalida di sfratto per morosità di cui all'art. 658 c.p.c. e non pure...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 5813 del 28 dicembre 1989
«Con riguardo alle prestazioni di un socio di società cooperativa di produzione e lavoro, in conformità delle previsioni del patto sociale ed in correlazione con le finalità istituzionali della società, non è configurabile non solo un rapporto di...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 12226 del 29 dicembre 1990
«Con riguardo alla domanda volta a conseguire l'accertamento della natura subordinata del rapporto di lavoro e la condanna del datore di lavoro all'adempimento delle correlative obbligazioni economiche, la competenza del giudice del lavoro non è...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2819 del 5 aprile 1990
«Condizione necessaria e sufficiente per la ravvisabilità della controversia previdenziale ex art. 442 c.p.c., soggetta al rito speciale di cui alla L. n. 533 del 1973, è l'applicazione della disciplina speciale dettata in tema di assicurazioni...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6068 del 16 giugno 1990
«L'espressione «controversie relative a» contenuta nell'art. 409 c.p.c. contempla og ni controversia in cui la pretesa fatta valere in giudizio si ricolleghi comunque a uno dei rapporti elencati nella detta norma, coinvolgendo interessi sorti in...»