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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 25250 del 29 novembre 2006
«In tema di usucapione, ai sensi del'art. 1165 c.c. in relazione all'art. 2944 c.c., il riconoscimento del diritto altrui da parte del possessore, quale atto incompatibile con la volontà di godere il bene uti dominus, interrompe il termine utile...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 18207 del 10 settembre 2004
«Gli atti di riconoscimento del diritto altrui, da parte del possessore, interruttivi del termine utile per l'usucapione (artt. 1165 e 2944 c.c.) possono essere provati anche per testimoni, in mancanza di specifica disposizione normativa contraria...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3607 del 6 agosto 1977
«Ove l'usufruttuario abbia iniziato ed esercitato un possesso ad usucapionem (nella specie, di una servitù di passaggio a favore del fondo tenuto in usufrutto) anche in favore del nudo proprietario, questi, una volta succedutogli nel rapporto...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6349 del 28 novembre 1981
«In tema di interruzione dell'usucapione — poiché il possesso non richiede, per il suo permanere, il costante, materiale rapporto con la cosa che ne costituisce l'oggetto, essendo sufficiente la disponibilità del godimento della cosa stessa da...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 77 del 10 gennaio 1977
«L'abbandono della cosa posseduta, per atto volontario del possessore, ha immediata efficacia interruttiva dell'usucapione. In questa ipotesi, infatti, non trova applicazione la norma dettata dall'art. 1167 c.c., sulla durata ultranovennale della...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1025 del 20 marzo 1976
«L'interruzione dell'usucapione (nella specie, di servitù di passaggio con veicoli) per il caso in cui il possessore sia stato privato del possesso per oltre un anno, prevista dall'art. 1167 primo comma c.c., non presuppone che detta perdita sia...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1929 del 17 maggio 1975
«Ai fini dell'usucapione, il possesso acquisito animo et corpore può conservarsi solo animo, purché si conservi la possibilità di esercitare la signoria sulla cosa, anche senza compiere singoli atti di esercizio del possesso. Qualora, però, la...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 21233 del 5 ottobre 2009
«Nel giudizio possessorio l'accoglimento della domanda prescinde dall'accertamento della legittimità del possesso, perché è finalizzato a dare tutela ad una mera situazione di fatto avente i caratteri esteriori della proprietà o di un altro diritto...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6772 del 15 giugno 1991
«Ai fini dell'esercizio delle azioni possessorie, previste dagli artt. 1168, 1169, 1170 c.c., non si richiede che il possesso abbia gli stessi requisiti del possesso ad usucapionem, essendo le dette azioni destinate ad assicurare l'immediata...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 24026 del 27 dicembre 2004
«Ai fini della reintegrazione nel possesso di una servitù di passaggio, non occorre che il possesso abbia i requisiti richiesti per l'usucapione, ma è sufficiente la prova dei durevole e pacifico utilizzo del passaggio in epoca prossima a quella...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 958 del 18 febbraio 1989
«La presenza di opere visibili e permanenti, indicative di un transito, configura requisito ai fini dell'acquisto della servitù di passaggio per usucapione o per destinazione del padre di famiglia, non anche per la tutela possessoria del passaggio...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3749 del 20 aprile 1994
«La rimozione delle opere che rendono apparente una servitù (nella specie, di passaggio), senza pregiudicarne od ostacolarne l'esercizio, non danno (rectius: dà N.d.R.) luogo ad uno spoglio, che presuppone una privazione (totale o parziale) del...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5415 del 6 giugno 1990
«Con riguardo al possesso la prova da parte di colui che l'invoca deve avere ad oggetto soltanto l'elemento di fatto (relazione materiale con la cosa) perché sia per il codice civile vigente (art. 1141 ) sia per quello abrogato (art. 687) si...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 21930 del 15 ottobre 2009
«Non viola il principio di corrispondenza tra il chiesto e il pronunciato il giudice di merito che a fronte della domanda di accertamento del diritto di proprietà su di un immobile, riconosca invece il diritto di superficie, costituendo questo un...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3663 del 18 aprile 1994
«L'azione di regolamento di confini di cui all'art. 950 c.c., che si configura come una vindicatio incertae partis in quanto sia all'attore che al convenuto incombe l'onere di allegare e fornire qualsiasi mezzo di prova idoneo all'accertamento...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4703 del 27 maggio 1997
«È correttamente qualificata actio finim regundorum , e non rivendica, l'azione proposta dal proprietario che, pur in presenza di un confine apparente, ne deduca l'incertezza per intervenuta usurpazione di una porzione del proprio terreno da parte...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 15013 del 21 novembre 2000
«Nell'azione di regolamento di confini non vengono in discussione i titoli di acquisto ma solo la determinazione quantitativa dell'oggetto della proprietà dei fondi confinanti per cui, mentre l'attore è sollevato dall'onere di fornire la...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 129 del 12 gennaio 1977
«Non è mezzo congruo, al fine di accertare se l'esatto confine tra due fondi sia quello in atto esistente od altro diverso, l'ammissione di una prova testimoniale diretta a dimostrare che il convenuto nell'azione di regolamento di confini, e, prima...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2485 del 5 febbraio 2007
«Non è nullo il contratto di compravendita con cui viene trasferito il diritto di proprietà di un immobile sul quale il venditore abbia esercitato il possesso per un tempo sufficiente al compimento dell'usucapione, ancorché l'acquisto della...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 19044 del 3 settembre 2010
«Nella compravendita dei beni immobili, l'indicazione del bene alienato deve essere effettuata in base alla descrizione obiettiva ed alle indicazioni topografico-catastali e non già secondo riferimenti soggettivi o situazioni di mero fatto che...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 945 del 26 gennaio 1995
«Per l'ipotizzabilità dell'evizione è necessario che l'evento che l'ha determinata, anche se verificatosi in concreto successivamente, debba attribuirsi ad una causa preesistente alla conclusione del contratto. Non costituisce, pertanto, ipotesi di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3436 del 8 novembre 1974
«La presenza di uno stato di fatto idoneo — pur in mancanza di altro titolo formale — a suffragare l'acquisto per usucapione di una servitù attivamente inerente all'immobile compravenduto fa sì che, ove la ipotizzabilità dell'usucapione non debba...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10525 del 30 ottobre 1990
«In tema di vendita di cosa gravata da oneri o diritti reali o personali di godimento a favore di terzi l'apparenza degli oneri e dei diritti è equiparata ai fini dell'esclusione della responsabilità del venditore alla loro conoscenza effettiva da...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2162 del 3 febbraio 2005
«In tema di trascrizione, il conflitto fra l'acquirente a titolo derivativo e quello per usucapione è sempre risolto, nel regime ordinario del c.c., a favore del secondo, indipendentemente dalla trascrizione della sentenza che accerta l'usucapione...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 15503 del 6 dicembre 2000
«Il principio secondo il quale il conflitto tra l'acquisto a titolo derivativo e l'acquisto per usucapione è sempre risolto a favore del secondo, indipendentemente dalla trascrizione della sentenza che accerta l'usucapione e della anteriorità della...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8650 del 21 ottobre 1994
«Il principio per cui nel conflitto tra acquirente a titolo derivativo e acquirente per usucapione, è data la prevalenza a quest'ultimo, nei confronti dell'acquirente per atto fra vivi successivo all'avvenuta usucapione, indipendente dal tempo di...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 13523 del 12 giugno 2006
«La domanda diretta a denunziare la violazione della distanza legale da parte del proprietario del fondo vicino e ad ottenere l'arretramento della sua costruzione, tendendo a salvaguardare il diritto di proprietà dell'attore dalla costituzione di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11124 del 23 dicembre 1994
«L'art. 2653 n. 5 c.c., a norma del quale debbono essere trascritti gli atti e le domande che interrompono il corso dell'usucapione di beni immobili e che, in mancanza, rende conseguentemente inopponibili ai terzi i predetti atti, si riferisce...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2592 del 22 aprile 1980
«In deroga al principio generale ex art. 813 c.c., l'art. 2653, n. 5, c.c., nello stabilire l'onere della trascrizione per le domande che interrompono il corso dell'usucapione di beni immobili, si riferisce solo all'usucapione della proprietà e...»
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Cassazione civile, Sez. VI-2, ordinanza n. 12782 del 23 maggio 2013
«La donazione di cosa altrui, benché non espressamente disciplinata, deve ritenersi nulla alla stregua della disciplina complessiva della donazione e, in particolare, dell'art. 771 cod. civ., poiché il divieto di donazione dei beni futuri riguarda...»