-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2732 del 23 gennaio 2012
«Il giudizio di convalida dell'arresto in flagranza deve essere effettuato pur quando l'arrestato sia stato rimesso in libertà dal pubblico ministero ma in tal caso viene meno l'esigenza del rispetto di termini perentori di richiesta e svolgimento.»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 37026 del 29 settembre 2008
«In tema di riparazione per l'ingiusta detenzione, ai fini della valutazione circa la sussistenza del dolo o della colpa grave che ostano alla riparazione, il giudice può tener conto degli atti che nell'ambito del giudizio di cognizione sono...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 17440 del 13 luglio 1998
«In tema di riparazione per l'ingiusta detenzione, il giudice, nel far ricorso alla liquidazione equitativa, deve sintetizzare i fattori di analisi presi in esame ed esprimere la valutazione fattane ai fini della decisione, non potendo il giudizio...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 36 del 13 marzo 1999
«In tema di riparazione per l'ingiusta detenzione, l'ingiustizia formale della detenzione, anche se conseguente a diversa qualificazione del fatto contestato nell'imputazione come reato procedibile a querela, tuttavia mancante, e/o punito con pena...»
-
Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 34535 del 24 settembre 2001
«In tema di giudicato, la mancata rilevazione da parte della Corte di Cassazione, in un precedente giudizio conclusosi con sentenza di annullamento con rinvio, di un vizio procedurale che, se individuato, avrebbe imposto la declaratoria di...»
-
Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 24287 del 14 giugno 2001
«In tema di riparazione per l'ingiusta detenzione, la disposizione di cui all'art. 15 della legge 16 dicembre 1999, n. 479, la quale, sostituendo il comma 2 dell'art. 315 c.p.c., ha elevato ad un miliardo di lire l'entità massima della somma...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 995 del 11 giugno 1996
«È legittimo il sequestro conservativo adottato dopo la richiesta di rinvio a giudizio e prima dell'udienza preliminare dal momento che con la richiesta si conclude la fase delle indagini preliminari e si instaura il rapporto processuale tra le parti.»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2425 del 9 settembre 1998
«Il sequestro conservativo può legittimamente essere disposto dopo la richiesta di rinvio a giudizio da parte del pubblico ministero e prima del decreto di rinvio a giudizio da parte del giudice per le indagini preliminari, posto che il processo si...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2620 del 1 settembre 1994
«Il sequestro conservativo e quello preventivo hanno entrambi natura cautelare e quindi è possibile l'applicazione per analogia della disciplina prevista per il primo al secondo. (Affermando siffatto principio la Cassazione ha ritenuto che il Gip...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 368 del 22 marzo 1994
«Il sequestro conservativo, secondo quanto è previsto dall'art. 316, comma 1, c.p.p., non può essere disposto nella fase delle indagini preliminari, ma soltanto nel processo di merito. È legittimo il sequestro conservativo adottato dopo la...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1706 del 28 settembre 1998
«Ed infatti, l'art. 548 c.p.p., relativo al deposito della sentenza di primo grado, applicabile anche al giudizio di appello in forza della generale norma di rinvio di cui all'art. 598 c.p.p., pur essendo collocato tra gli «atti successivi alla...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 40524 del 30 ottobre 2008
«È competente il giudice per le indagini preliminari a emettere il sequestro preventivo richiesto, dal P.M., dopo il rinvio a giudizio e prima che gli atti siano trasmessi al giudice del dibattimento, in applicazione analogica del disposto...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4906 del 19 agosto 1998
«Non è proponibile in sede di riesame di provvedimento che disponga una misura cautelare reale, la questione relativa alla sussistenza del fumus commissi delicti, una volta che sia stato disposto il rinvio a giudizio dell'imputato; stante la non...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 997 del 15 maggio 1995
«L'indicata preclusione vale però con riferimento alla verifica degli elementi di fatto e non pure di dati di qualificazione; una conclusione comprovata dal valore non vincolante delle statuizioni demandate al cosiddetto tribunale della libertà,...»
-
Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 5876 del 13 febbraio 2004
«In tema di riesame delle misure cautelari reali, nella nozione di «violazione di legge» per cui soltanto può essere proposto ricorso per cassazione a norma dell'art. 325, comma 1, c.p.p., rientrano la mancanza assoluta di motivazione o la presenza...»
-
Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 22909 del 31 maggio 2005
«È abnorme, e pertanto ricorribile per cassazione, l'ordinanza con la quale il Gip, all'esito dell'udienza camerale fissata sull'opposizione della persona offesa per il mancato accoglimento della richiesta di archiviazione del P.M., dopo aver...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 42994 del 7 ottobre 2008
«La remissione di querela estingue il reato anche se intervenuta nel giudizio di rinvio celebrato a seguito d'annullamento della Corte di cassazione intervenuto solo in punto di determinazione della pena.»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6984 del 14 luglio 1993
«Il termine temporale non ha carattere perentorio. (Nella fattispecie, il P.M. aveva chiesto l'autorizzazione a procedere nei confronti di imputata per il reato di cui all'art. 278 c.p. oltre il termine di trenta giorni indicato dall'art. 344,...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 440 del 8 marzo 1993
«L'obbligo di verbalizzazione degli atti indicati nell'art. 357 comma secondo c.p.p. non è prescritto a pena di nullità, sicché è da ritenere che qualora la loro documentazione sia avvenuta in altro modo che ne consenta comunque l'individuazione...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 42020 del 5 novembre 2003
«In tema di guida in stato di ebbrezza, l'omesso avviso di deposito, previsto dall'art. 366 c.p.p., del verbale contenente i risultati dell'alcooltest integra gli estremi della nullità relativa, la quale, se ritualmente eccepita, comporta...»
-
Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 2780 del 15 marzo 1996
«In tema di procedimenti che proseguono con l'osservanza dell'abrogato codice di procedura penale, dopo la dichiarazione di nullità, per difetto di motivazione, dell'ordinanza di rinvio a giudizio, il procedimento rimane sempre lo stesso, ancorché...»
-
Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 2477 del 20 febbraio 1990
«L'art. 192 comma 3 del nuovo codice di procedura penale, che impone di valutare la chiamata di correo unitamente agli altri elementi di prova che ne confermano l'attendibilità, è di immediata applicazione anche nel giudizio di Cassazione, pure per...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 715 del 16 dicembre 1999
«È abnorme il provvedimento che dichiari nullo il decreto di citazione a giudizio emesso prima dell'entrata in vigore della L. 16 luglio 1997, n. 234 (e disponga la trasmissione degli atti al pubblico ministero) per non essere stata preceduta la...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 20780 del 9 ottobre 1999
«Ne consegue che nella determinazione della stessa nessun rilievo spiegano fatti accidentali e contingenti quali la provenienza dell'atto di cui si richieda la convalida. (Fattispecie in cui il giudice per le indagini preliminari aveva omesso il...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 6808 del 8 marzo 1999
«Ed invero, l'assunzione anticipata dalla perizia in sede incidentale non richiede, successivamente al deposito dell'elaborato, anche l'esame orale del perito, in quanto il rinvio alle forme di assunzione delle prove stabilite nel giudizio,...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2591 del 1 agosto 1990
«Una volta che abbia chiesto il rinvio a giudizio, il P.M. nell'udienza preliminare, non può più chiedere l'archiviazione, ed il giudice di detta udienza, se non ritenga di disporre il giudizio, non può che emettere sentenza di non luogo a procedere.»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2281 del 29 agosto 1995
«Ciò si ricava, tra l'altro, dal chiaro disposto dell'art. 417 c.p.p. che, tra i requisiti formali della richiesta di rinvio a giudizio, indica, alla lettera a), «le generalità dell'imputato o le altre indicazioni personali che valgano a...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 532 del 28 aprile 1993
«Quest'ultima viene esercitata o con la richiesta di rinvio a giudizio o con la formulazione dell'imputazione nei riti differenziati. (Nella specie la Corte ha rigettato il ricorso avverso l'ordinanza di conferma di un decreto di sequestro...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9943 del 8 marzo 2007
«L'interesse ad impugnare un'ordinanza di applicazione di misura cautelare persiste in capo all'indagato rimesso in libertà, purché egli manifesti, in termini positivi ed univoci, l'intenzione di utilizzare in futuro la pronuncia richiesta ai fini...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2687 del 19 giugno 1998
«In materia di termini di durata massima delle indagini preliminari, la sanzione di inutilizzabilità degli atti ai sensi del terzo comma dell'art. 407 c.p.p., riguarda unicamente il compimento di indagini svolte dal P.M. nel periodo compreso tra la...»