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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 14030 del 26 luglio 2004
«La prova della notificazione è data solo dalla relazione di notifica, unico atto idoneo a fornire la certificazione dell'avvenuta notifica, della data di questa e della persona cui la copia è stata consegnata; a tal fine non è sufficiente che il...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5252 del 15 marzo 2004
«Poiché la petizione dell'eredità - che è un'azione reale diretta a conseguire il rilascio dei beni compresi nell'asse ereditario al momento dell'apertura della successione da chi li possiede senza titolo o in base a titolo successorio che non gli...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4667 del 26 febbraio 2009
«Le ammissioni fatte dalla parte in sede di interrogatorio libero ex art. 420 cod. proc. civ. hanno valore meramente indiziario e non integrano una prova piena. Ne consegue che la mancata considerazione delle stesse in favore dell'altra parte ad...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 25857 del 2 dicembre 2011
«Nel procedimento a cognizione piena introdotto con l'opposizione a decreto ingiuntivo, ai sensi dell'art. 645 c.p.c., il certificato di saldaconto (a differenza di quanto previsto per la fase monitoria dall'art. 50 del d.l.vo 1° settembre 1993, n....»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 25962 del 5 dicembre 2011
«Ai fini dell'ammissione di un credito d'imposta al passivo fallimentare (art. 45 d.p.r. 29 settembre 1973, n. 602), la copia della parte del ruolo relativa al contribuente, munita della dichiarazione di conformità all'originale resa dal collettore...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 5356 del 7 marzo 2011
«...escluso che il conflitto negativo potesse tradursi in regolamento preventivo, atteso che non risultava provato che, dopo la pronuncia declinatoria emessa in sede di reclamo possessorio, fosse stata chiesta la prosecuzione della causa nel merito).»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 18079 del 25 luglio 2013
«Invero, da un lato, l'assunzione dell'interrogatorio formale permette di acquisire sia la prova piena che un principio di prova, idoneo ad aprire la possibilità della prova testimoniale ai sensi dell'art. 2724, n. 1, c.c.; dall'altro, reputarne...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 25370 del 12 novembre 2013
«Il libretto bancario di deposito a risparmio, pur non potendosi considerare atto pubblico dotato dell'efficacia probatoria privilegiata di cui all'art. 2700 c.c., è assistito dallo speciale regime probatorio delineato dall'art. 1835, secondo...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13379 del 12 giugno 2014
«L'arbitratore, al quale sia stata affidata la determinazione della prestazione dedotta in contratto (art. 1349 cod. civ.), può decidere secondo il suo criterio individuale, in quanto le parti hanno riposto piena fiducia nella sua correttezza ed...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 19888 del 22 settembre 2014
«La quietanza "tipica", essendo indirizzata al "solvens", fa piena prova dell'avvenuto pagamento, sicché il quietanzante non è ammesso alla prova contraria per testi, salvo dimostri, in applicazione analogica dell'art. 2732 c. c., che il rilascio...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13321 del 30 giugno 2015
«Il riconoscimento tacito della scrittura privata ai sensi dell'art. 215 cod. proc. civ. e la verificazione della stessa ex art. 216 stesso codice, attribuiscono alla scrittura il valore di piena prova fino a querela di falso, secondo quanto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 21235 del 20 ottobre 2016
«Il giuramento suppletorio ai sensi dell'art. 2736, n. 2, c.c. è deferibile d'ufficio ed è quindi oggetto di un potere pienamente discrezionale del giudice, il cui esercizio la parte può solo sollecitare, sicchè il giudice d'appello può sempre...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 6012 del 31 maggio 1991
«CEE n. 1153/75) che rendeva obbligatorio l'accompagnamento dei prodotti vitivinicoli con i documenti di cui ai moduli VA1, VA2, VA3 e VA4, a decorrere da tale data falsificare «un documento di accompagnamento» non costituisce reato, non essendo...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 8859 del 28 settembre 1993
«La regola di giudizio di cui al secondo comma dell'art. 530 c.p.p. — cioè l'obbligo per il giudice di pronunciare sentenza di assoluzione anche quando manca, è insufficiente o è contraddittoria la prova della responsabilità — è dettata...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7749 del 11 luglio 1994
«In tema di contravvenzioni per inosservanza all'ordine dato dall'autorità per motivi di giustizia, sicurezza pubblica, ordine pubblico, o igiene, per la sussistenza del reato è necessario che il soggetto sia effettivamente venuto a conoscenza...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2561 del 27 settembre 1997
«Sono inutilizzabili, anche a fini cautelari, quegli elementi di prova che siano riferiti nella richiesta di emissione della misura in quanto alla personale conoscenza del pubblico ministero, ma non risultino da atti assunti o acquisiti al...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 9542 del 8 settembre 2000
«Le conclusioni della commissione tecnica prevista dall'art. 80 del T.U. delle leggi di pubblica sicurezza, approvato con R.D. 18 giugno 1931, n. 773 (secondo il quale non può concedersi la licenza per l'apertura di un teatro o di un luogo di...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 22837 del 6 giugno 2001
«...o imputata è configurabile — ex art. 63, comma 2, c.p.p. — solo qualora a suo carico ricorrano gravi e precisi indizi e non vaghi e generici sospetti. Ne consegue che in tal caso le dichiarazioni erga alios sono pienamente utilizzabili come prova.»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 46100 del 20 novembre 2015
«In tema di valutazione della prova testimoniale, la vulnerabilità della persona offesa, nella misura in cui produce fratture non decisive della progressione dichiarativa, emergenti anche a seguito delle contestazioni, e si manifesta attraverso un...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 1406 del 7 marzo 2013
«Nel caso di danno da ritardo della P.A., occorre verificare la sussistenza sia dei presupposti di carattere oggettivo (prova del danno e del suo ammontare, ingiustizia dello stesso, nesso causale), sia di quello di carattere soggettivo (dolo o...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 4642 del 6 ottobre 2015
«La prova della "piena conoscenza" dell'atto lesivo da parte del ricorrente, ai fini di individuare la decorrenza del termine decadenziale per la proposizione del ricorso giurisdizionale, deve essere estremamente cauta e rigorosa, non potendo...»
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Consiglio di Stato, Sez. Ad. Plen., sentenza n. 3 del 23 marzo 2011
«Sulla base di principi già desumibili dal quadro normativo precedente ed oggi recepiti dall'art. 30, comma 3, del codice del processo amministrativo, il Giudice amministrativo è chiamato a valutare, senza necessità di eccezione di parte ed...»
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Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 2143 del 1 aprile 2019
«...aspira, abbia trovato piena e comprovata soddisfazione in via extragiudiziale in conseguenza della sopravvenuta adozione di un provvedimento favorevole da parte dell'Amministrazione, sì da rendere del tutto inutile la prosecuzione del giudizio.»
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Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 1769 del 18 marzo 2019
«...della sopravvenuta adozione in corso di causa di un provvedimento favorevole da parte dell'amministrazione pubblica, abbia trovato piena e comprovata soddisfazione in via extragiudiziale tanto da rendere inutile la prosecuzione del giudizio.»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 401 del 16 gennaio 2019
«...di atti prima non pienamente conosciuti, e ciò entro il (nuovo) termine decadenziale di sessanta giorni decorrente da tale conoscenza sopravvenuta - comprova la fondatezza dell'interpretazione resa in ordine al significato della piena conoscenza.»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 1459 del 13 aprile 2016
«La previsione dei cd. motivi aggiunti comprova ex se che la piena conoscenza indicata dal legislatore come determinante del dies a quo della decorrenza del termine di proposizione del ricorso giurisdizionale, non può che essere intesa se non come...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 4474 del 9 settembre 2013
«Nel giudizio elettorale il principio della specificità dei motivi di censura e dell'onere della prova è da considerarsi attenuato in considerazione della situazione di obiettiva difficoltà in cui si trova il soggetto che ha interesse a contestare...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 1532 del 12 marzo 2018
«Ai fini della decorrenza del termine d'impugnazione dell'approvazione del progetto di un'opera pubblica, avente valore di dichiarazione di pubblica utilità, non è sufficiente la mera pubblicazione dell'atto ma è necessaria la notifica o, almeno,...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 36413 del 26 agosto 2019
«In tema di esame testimoniale, per sostenere l'assenza di genuinità della prova dichiarativa, non è sufficiente affermare e comprovare che una o più domande abbiano suggerito la risposta, ma occorre estendere l'analisi dell'affidabilità della...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 26616 del 17 giugno 2019
«Ai fini degli artt. 476, comma secondo e 479 cod. pen., il verbale di una seduta della giunta comunale, redatto dal segretario comunale nell'esercizio delle funzioni attribuitegli dall'art. 97, comma 4, lett. a) del d. lgs. 18 agosto 2000, n. 267,...»