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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 24146 del 29 dicembre 2004
«La delibera assembleare di destinazione di aree condominiali scoperte in parte a parcheggio autovetture dei singoli condomini e in parte a parco giochi va approvata a maggioranza qualificata dei condomini ex art. 1136, quinto comma, c.c. — con...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 313 del 14 gennaio 1999
«Le deliberazioni di un'assemblea condominiale aventi contenuto negativo sono legittimamente impugnabili dinanzi all'autorità giudiziaria al pari di tutte le altre, limitandosi l'art. 1137 c.c. a stabilire la possibilità del ricorso all'autorità...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 8491 del 14 aprile 2011
«In tema di condominio negli edifici, le impugnazioni delle delibere dell'assemblea, in applicazione della regola generale dettata dall'art. 163 c.p.c., vanno proposte con citazione, non disciplinando l'art. 1137 c.c. la forma di tali impugnazioni;...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4009 del 6 aprile 1995
«La decadenza del diritto di impugnare la deliberazione dell'assemblea dei condomini dinanzi all'autorità giudiziaria, prevista dal terzo comma dell'art. 1137 c.c., trattandosi di materia non sottratta alla disponibilità delle parti (art. 2969...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11121 del 6 ottobre 1999
«In materia di condominio di edifici, l'autonomia privata consente alle parti di stipulare convenzioni che pongano limitazioni, nell'interesse comune, ai diritti dei condomini, sia relativamente alle parti comuni, sia riguardo al contenuto del...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4632 del 12 maggio 1994
«Le norme del regolamento condominiale che incidono sulla utilizzabilità e la destinazione delle parti dell'edificio di proprietà esclusiva, distinguendosi dalle norme regolamentari, che possono essere approvate dalla maggioranza dell'assemblea dei...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 73 del 10 gennaio 1986
«Il regolamento convenzionale di condominio — anche se non materialmente inserito nel testo del contratto di compravendita dei singoli appartamenti dell'edificio condominiale — fa corpo con esso, purché espressamente richiamato ed approvato; di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5914 del 26 maggio 1993
«In base all'art. 1139 c.c., la disciplina del capo II del titolo VII del terzo libro del codice civile (artt. 1117-1138) è applicabile — e solo per quanto in tali norme non espressamente previsto possono osservarsi le disposizioni sulla comunione...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5551 del 15 marzo 2005
«La presunzione di possesso utile ad usucapionem di cui all'art. 1141 c.c. non opera quando la relazione con la cosa consegua non ad un atto volontario d'apprensione, ma ad un atto o ad un fatto del proprietario possessore, poiché l'attività del...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3721 del 21 giugno 1985
«La prova contraria alla presunzione iuris tantum stabilita dal primo comma dell'art. 1141 c.c. — che presume il possesso di colui che esercita il potere di fatto, ove non si provi che l'esercizio di questo sia cominciato come mera detenzione —...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4631 del 22 maggio 1990
«Gli atti di tolleranza, che secondo l'art. 1144 c.c. non possono servire di fondamento all'acquisto del possesso, sono quelli che implicano un elemento di transitorietà e saltuarietà comportando un godimento di modesta portata, incidente molto...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 743 del 14 gennaio 2009
«Al comproprietario e compossessore di buona fede di un immobile, che vi abbia eseguito addizioni costituenti miglioramenti (nella specie, costruendo un fabbricato sul terreno acquistato "pro indiviso"), non si applica la normativa dell'art. 936...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4024 del 27 febbraio 2004
«In tema di indennità prevista dall'art. 1150 c.c. a favore del possessore, anche se di mala fede, il diritto, astraendo dall'esistenza di un rapporto contrattuale esistente fra le parti, si correla all'incremento di valore attuale ed effettivo del...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7674 del 6 settembre 1994
«Le cause di sospensione della prescrizione, previste dal R.D.L. 3 gennaio 1944, n. 1, sono opponibili anche al terzo possessore di diritti reali immobiliari — sì che non è applicabile l'esclusione prevista nei suoi confronti dall'art. 1166 c.c.— e...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5732 del 13 giugno 1994
«Le azioni proposte, rispettivamente, in sede possessoria e petitoria, pur nell'eventuale identità soggettiva, sono caratterizzate dall'assoluta diversità degli ulteriori elementi costitutivi ( causa petendi et petitum ), e, conseguentemente, i...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3660 del 18 aprile 1996
«Il mancato esercizio per un anno di una servitù di passaggio a intervalli infrannuali non fa perdere al titolare il possesso della stessa ove ne permanga la possibilità e resti, quindi, fermo l' animus possidendi . Invero, il carattere saltuario...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3716 del 16 agosto 1989
«In tema di servitù discontinue, come quelle di passaggio, il possesso tutelabile (nella specie, con l'azione di reintegrazione) va considerato in relazione alle peculiari caratteristiche ed alle esigenze dell'immobile a favore del quale il diritto...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6583 del 5 dicembre 1988
«L'eccezione feci, sed iure feci, sollevata dal convenuto nel giudizio possessorio di reintegrazione, consente una valutazione del titolo posto a sostegno di detta eccezione al limitato fine di acquisire elementi di prova in ordine alla esistenza...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4906 del 5 giugno 1987
«Allorquando il convenuto in giudizio possessorio non contesti i fatti addebitatigli, ma sostenga di aver agito quale detentore qualificato in funzione di un rapporto contrattuale che lo lega a chi agisce in reintegrazione, proponendo in tal modo...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 23397 del 31 ottobre 2006
«Le azioni possessorie sono esperibili davanti al giudice ordinario nei confronti della P.A. (e di chi agisca per conto di essa) solo quando il comportamento perseguito dalla medesima non si ricolleghi ad un formale provvedimento amministrativo,...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 12515 del 24 novembre 1992
«Nel caso di azioni possessorie proposte contro la pubblica amministrazione, per comportamenti attuati in esecuzione di poteri pubblici o di provvedimenti amministrativi, vi è difetto di giurisdizione del giudice ordinario nei confronti...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 3200 del 28 ottobre 1974
«Le azioni possessorie non possono essere proposte nei confronti del titolare di una concessione amministrativa, soltanto quando sono rivolte contro atti del concessionario riferibili alla stessa pubblica amministrazione concedente e non anche...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2293 del 5 marzo 1988
«Al fine dell'integrazione del requisito del possesso ultrannuale per l'esercizio dell'azione di manutenzione ex art. 1170 c.c., il possesso dell'attore che abbia acquistato l'immobile quale terzo nominato con contratto per persona da nominare va...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3123 del 2 ottobre 1975
«Il conduttore di un immobile in edificio condominiale ha la detenzione, non il possesso, dell'immobile medesimo e delle parti comuni dell'edificio; quindi, ove molestato nel godimento di una parte comune dell'edificio, da parte di uno dei...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3436 del 11 febbraio 2011
«Il provvedimento cautelare (nella specie, denuncia di nuova opera) chiesto in corso di causa dà vita ad un subprocedimento incidentale, come tale privo di autonomia rispetto alla causa di merito. Ne consegue che la regolamentazione delle spese...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12511 del 15 ottobre 2001
«Nel procedimento di nunciazione la fase cautelare, finalizzata alle determinazioni provvisorie per la cui concessione è richiesta la ricorrenza delle condizioni poste dall'art. 1171, primo comma, c.c., è distinta da quella di merito, destinata a...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 12314 del 18 novembre 1992
«Nei confronti della pubblica amministrazione sono esperibili azioni di nunciazione allorché il comportamento perseguito non si ricolleghi a provvedimenti che esprimono la potestà deliberativa dell'amministrazione stessa, come nel caso in cui...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 3160 del 12 aprile 1990
«La domanda, con la quale il proprietario di un fondo, mediante azione di nunciazione, alleghi il verificarsi di un proprio danno, per effetto di lavori intrapresi, senza le comuni cautele imposte da prudenza e diligenza, dal concessionario di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3409 del 13 ottobre 1976
«Il diritto di colui che abbia ottenuto dal proprietario del suolo una concessione ad aedificandum costituisce, anche prima della realizzazione della costruzione e del conseguente sorgere della proprietà superficiaria, un diritto reale attuale ed...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2639 del 5 luglio 1975
«L'azione di regolamento dei confini presuppone l'incertezza, oggettiva o soggettiva, sui confini tra i fondi — non sulla sussistenza stessa del diritto di proprietà del fondo del reclamante — ed ha per oggetto la determinazione quantitativa delle...»