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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 14462 del 29 maggio 2008
«In tema di impugnazione del riconoscimento del figlio naturale, l'efficacia delle indagini ematologiche ed immunogenetiche sul DNA non può essere esclusa per la ragione che esse sono suscettibili di utilizzazione solo per compiere valutazioni...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3563 del 17 febbraio 2006
«In materia di accertamenti relativi alla paternità e alla maternità, la consulenza tecnica ha funzione di mezzo obbiettivo di prova, costituendo lo strumento più idoneo, avente margini di sicurezza elevatissimi, per l'accertamento del rapporto di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5533 del 13 aprile 2001
«Il conflitto di interessi nel rapporto processuale tra genitore esercente la potestà e figlio è ipotizzabile non già in presenza di un interesse comune, sia pure distinto ed autonomo, di entrambi al compimento di un determinato atto, ma soltanto...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12085 del 22 novembre 1995
«L'azione di impugnazione del riconoscimento del figlio naturale per difetto di veridicità (art. 263 c.c.) può essere accolta non solo quando l'attore provi che l'autore del riconoscimento, all'epoca del concepimento, era affetto da impotentia...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2269 del 24 febbraio 1993
«L'impugnazione del riconoscimento di figlio naturale, per difetto di veridicità, da parte del suo autore a norma dell'art. 263 c.c., ancorché non richieda la sopravvenienza di elementi di conoscenza nuovi rispetto a quelli noti al momento del...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7700 del 2 agosto 1990
«La impugnazione per difetto di veridicità del riconoscimento del figlio naturale prevista dall'art. 263 c.c. postula la dimostrazione (che può essere data attraverso qualsiasi mezzo di prova, anche presuntivo) della assoluta impossibilità che il...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4201 del 18 ottobre 1989
«Nelle controversie in tema di impugnazione del riconoscimento di figlio naturale (e di contestazione della legittimità), trova applicazione, in mancanza di una deroga esplicita, la regola generale prevista dall'art. 70, n. 3, c.p.c., secondo la...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4839 del 3 maggio 1991
«Il decreto, con il quale il tribunale per i minorenni nomina un curatore speciale, al fine dell'impugnazione del riconoscimento del figlio naturale (art. 74 della L. 4 maggio 1983, n. 184, in relazione all'art. 264 secondo comma c.c.), rientra...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10131 del 14 maggio 2005
«In tema di dichiarazione giudiziale della paternità e della maternità naturale, il consenso del figlio che ha compiuto l'età di sedici anni, necessario (ex art. 273 c.c.) per promuovere o proseguire validamente l'azione, è configurabile come un...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2576 del 2 marzo 1993
«L'azione per la dichiarazione della paternità o maternità naturale ha carattere personalissimo e la legittimazione al suo esercizio compete esclusivamente al figlio e, dopo la sua morte, ai suoi discendenti. Se il soggetto legittimato è legalmente...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5259 del 29 maggio 1999
«L'art. 273 c.c., nel contemplare che l'azione per ottenere la declaratoria giudiziale di paternità o maternità naturale, può essere promossa, nell'interesse del figlio minore, dal genitore esercente la potestà, configura un'estensione — rispetto...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4857 del 4 maggio 1995
«Nel giudizio per la dichiarazione della paternità o maternità naturale, il curatore speciale, una volta nominato — in quanto «rappresentante del minore» e cioè soggetto investito dell'ufficio di far valere in giudizio gli interessi morali e...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5156 del 1 giugno 1990
«Nel giudizio per la dichiarazione della paternità naturale di minore, promosso dalla madre di quest'ultimo, e per il caso in cui la Suprema Corte abbia cassato con rinvio la sentenza d'appello, in accoglimento di ricorso di detta madre, la...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1771 del 20 febbraio 1988
«In tema di dichiarazione giudiziale di paternità o maternità, l'art. 273 secondo comma, c.c., nuovo testo, il quale, per il promuovimento o la prosecuzione dell'azione da parte del genitore esercente la potestà richiede il consenso del figlio che...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3143 del 30 marzo 1994
«Nel giudizio per la dichiarazione della paternità (o maternità) naturale, poiché lo status di figlio naturale è accertabile individualmente verso ciascuno dei genitori, legittimato passivo è il solo genitore (e, in mancanza i suoi eredi) nei cui...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 22506 del 4 novembre 2010
«L'obbligazione di mantenimento del figlio riconosciuto da entrambi i genitori, per effetto della sentenza dichiarativa della filiazione naturale, collegandosi allo "status" genitoriale, sorge con decorrenza dalla nascita del figlio, con la...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 26575 del 17 dicembre 2007
«La sentenza di accertamento della filiazione naturale dichiara ed attribuisce uno status che conferisce al figlio naturale i diritti che competono al figlio legittimo con efficacia retroattiva, sin dal momento della nascita, con la conseguenza...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 15756 del 11 luglio 2006
«La sentenza dichiarativa della filiazione naturale produce gli effetti del riconoscimento, ai sensi dell'art. 277 c.c., e, quindi, a norma dell'art. 261 c.c., implica per il genitore tutti i doveri propri della procreazione legittima, incluso...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2328 del 2 febbraio 2006
«L'obbligo dei genitori di mantenere i figli (artt. 147 e 148 c.c.) sussiste per il solo fatto di averli generati e prescinde da qualsivoglia domanda, sicché nell'ipotesi in cui al momento della nascita il figlio sia riconosciuto da uno solo dei...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2196 del 14 febbraio 2003
«La sentenza di accertamento della filiazione naturale, in quanto ha natura dichiarativa dello stato biologico di procreazione, fa sorgere a carico del genitore tutti i doveri di cui all'art. 147 c.c. propri della procreazione legittima, compreso...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10861 del 1 ottobre 1999
«In materia di dichiarazione giudiziale di paternità o di maternità naturale, il rimborso delle spese spettanti al genitore che ha provveduto al mantenimento del figlio fin dalla nascita, ancorché trovi titolo nell'obbligazione legale di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6365 del 1 aprile 2004
«Nel quadro dell'art. 279 c.c. ed ai fini di far valere i diritti (al mantenimento, all'istruzione e all'educazione, ovvero agli alimenti) attribuiti al figlio naturale da tale norma, l'impossibilità di proporre l'azione, di cui all'art. 269 c.c.,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5633 del 9 giugno 1990
«Nel quadro normativo delineato dall'art. 30 della Costituzione, dall'art. 279 c.c. e dalle convenzioni internazionali ratificate e rese esecutive in Italia, l'obbligo del genitore naturale di concorrere al mantenimento del figlio trova la sua...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3641 del 9 agosto 1977
«A norma dell'art. 232 della L. 19 maggio 1975, n. 151, la nuova disciplina in materia di dichiarazione giudiziale di paternità o maternità naturale nonché il nuovo testo dell'art. 279 c.c., in materia di azione proposta dal figlio naturale per...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5439 del 18 maggio 1995
«Con riguardo a domanda di legittimazione di figlio naturale— alla quale, nell'ipotesi di diversità di cittadinanza tra il legittimante (italiano) e il legittimante ( recte : legittimando - N.d.R.) (nell'ipotesi, tedesco), vanno applicate le...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9446 del 7 settembre 1991
«La legittimazione, per provvedimento del giudice, del figlio naturale riconosciuto da entrambi i genitori, secondo le previsioni dell'art. 284 (nuovo testo) c.c., deve ritenersi consentita in presenza della volontà di detti genitori di non unirsi...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6211 del 9 dicembre 1985
«La legittimazione del figlio naturale con provvedimento del giudice, secondo la previsione dell'art. 284 (nuovo testo) c.c., può essere negata, sotto il profilo della non corrispondenza all'interesse del figlio medesimo, solo in presenza di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2426 del 3 febbraio 2006
«In tema di adozione di maggiorenne, per effetto dell'art. 30 della legge 28 marzo 2001, n. 149, che ha novellato l'art. 313 c.c., la decisione sulla richiesta di far luogo all'adozione viene assunta, ancorché in esito ad un procedimento che si...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8015 del 26 agosto 1997
«Il genitore non affidatario non è legittimato ad impugnare, neppure con ricorso per cassazione ex art. 111 Cost., il provvedimento di adozione in casi particolari, posto che l'art. 313 c.c., come novellato dalla legge n. 184 del 1983 (art. 65)...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7618 del 19 agosto 1996
«In ipotesi di adozione del figlio del proprio coniuge ai sensi dell'art. 44 lett. b) della L. 4 maggio 1983, n. 184 (nella quale, stante il richiamo contenuto nel successivo art. 55 della stessa legge, trova applicazione l'art. 299 c.c.)...»