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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 45153 del 4 dicembre 2008
«È legittima la valutazione, con autonomo giudizio, di circostanze di fatto raccolte in altro procedimento conclusosi con una sentenza irrevocabile di assoluzione, in quanto la preclusione di un nuovo giudizio impedisce soltanto l'esercizio...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 33077 del 4 ottobre 2006
«In tema di procedimento di prevenzione, la preclusione derivante da giudicato non opera come per la decisione di merito, in quanto la decisione di prevenzione non accerta la sussistenza di un fatto reato o la responsabilità di un soggetto, sicché,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6837 del 1 giugno 1999
«Infatti, il bis in idem evocato dall'art. 649 c.p.p. concerne l'ipotesi in cui taluno, dopo essere stato già giudicato in ordine a un certo fatto, sia «di nuovo sottoposto a procedimento penale per il medesimo fatto»; mentre, nell'ipotesi di...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 2149 del 6 marzo 1997
«...passata in giudicato, poteva essere preso di nuovo in esame ai fini del delitto solo se il secondo giudizio pervenisse, quanto al fatto contravvenzionale, alle stesse conclusioni del primo e non si ponesse quindi in incompatibilità logica).»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2970 del 16 novembre 1995
«L'art. 649 c.p.p. (divieto di un nuovo giudizio) attribuisce alla sentenza di condanna e di assoluzione che sia divenuta irrevocabile — cioè assistita dal cosiddetto giudicato formale — efficacia di giudicato sostanziale, inteso come vincolo a non...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5613 del 22 febbraio 1994
«Il principio della preclusione processuale, derivante dal divieto del ne bis in idem sancito dall'art. 649 c.p.p., è operante, oltre che nel procedimento di cognizione, anche in sede esecutiva, per cui non è consentito proporre nuovo incidente di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5429 del 4 dicembre 1996
«...non potendo ravvisarsi nelle diverse condotte contestate il «medesimo fatto», ma non può decorrere un nuovo termine di custodia cautelare, dovendo ritenersi ricorrere un'ipotesi di «stesso fatto» prevista dall'art. 297, comma terzo, c.p.p.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3116 del 15 marzo 1994
«...fallimentare, era stato poi sottoposto, sulla base della stessa condotta, a nuovo procedimento penale per il reato fiscale di cui all'art. 1, ultimo comma, D.L. 10 luglio 1982, n. 429, convertito, con modificazioni, in L. 7 agosto 1982, n. 516).»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 512 del 12 marzo 1999
«Non è consentito, in pendenza di un procedimento in grado di appello, iniziare, per lo stesso fatto e nei confronti della stessa persona, un nuovo procedimento, nell'ambito del quale sia inoltre emessa ordinanza di custodia cautelare. Invero il...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4527 del 16 aprile 1998
«Qualora venga annullata con rinvio la sentenza pronunciata dal giudice designato, a seguito di precedente annullamento, ai sensi dell'art. 623, comma 1, lett. c), c.p.p., il nuovo giudice di rinvio dovrà necessariamente essere individuato sempre...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 6019 del 14 giugno 1993
«Deve escludersi che la disciplina della revisione prevista dal nuovo c.p.p. consenta di rilevare cause di estinzione del reato già risultanti dagli atti e «sfuggite» al controllo della Cassazione, non potendosi intendere la «novità» della prova...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1762 del 14 gennaio 2008
«In tema di bancarotta fraudolenta, vi è il divieto di un nuovo giudizio (art. 649 c.p.p.) per una ulteriore ipotesi di distrazione di danaro, sul presupposto che il pur distinto fatto distrattivo contestato sia assorbito nel disvalore dell'unico...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4968 del 7 settembre 2000
«L'istituto della revoca della sentenza a seguito di abolitio criminis, a norma dell'art. 673 c.p.p., opera anche in relazione alla sentenza di applicazione della pena su richiesta delle parti prevista dall'art. 444 stesso codice, atteso che, da un...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 12351 del 6 luglio 2004
«...circostanza che il funzionario di cancelleria, tenuto a verificarne la regolarità ed a segnalare l'eventuale mancanza di documenti rispetto alle risultanze dell'indice del fascicolo, non abbia fatto alcuna riserva all'atto di tale nuovo deposito.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4185 del 2 marzo 2004
«...diversa causa petendi che, essendo fondata sulla prospettazione di nuove circostanze di fatto, determini il mutamento dei fatti costitutivi del diritto fatto valere in giudizio, introducendo nel processo un nuovo tema di indagine e di decisione.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 24446 del 23 novembre 2007
«...in appello delle proprie difese, assumendosi la proprietà esclusiva di detto muro allorquando nel primo grado si era eccepito che la sua utilizzazione per costruire un nuovo vano non aveva ecceduto i limiti fissati dagli articoli 1102 e 1120 c.c.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2080 del 14 febbraio 2001
«...fondata su situazioni giuridiche non prospettate in primo grado ed in particolare su di un fatto giuridico costitutivo del diritto originariamente vantato, radicalmente diverso, sicché risulti inserito nel processo un nuovo tema di indagine.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2016 del 8 febbraio 2001
«Il principio secondo cui, per il fatto che le decisioni della Corte di Cassazione non possono essere riformate, è inammissibile l'individuazione di un nuovo giudice in sostituzione di quello designato dalla precedente sentenza di annullamento...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5356 del 29 maggio 1998
«In tema di competenza territoriale in ordine alle controversie soggette al nuovo rito del lavoro, il secondo comma dell'art. 413 (nuovo testo) c.p.c. — di cui è manifestamente infondato il sospetto di incostituzionalità in riferimento agli artt....»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1054 del 19 febbraio 1982
«L'art. 413 (nuovo testo) c.p.c. pone una graduazione tra i diversi fori territoriali per le controversie di lavoro, nel senso che i fori speciali esclusivi previsti dal secondo comma sono tra loro alternativamente concorrenti e, rispetto ad essi,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3480 del 21 luglio 1989
«Nel nuovo rito del lavoro, per aversi nullità del ricorso introduttivo del giudizio di primo grado per mancata determinazione dell'oggetto della domanda o per mancata esposizione degli elementi di fatto e delle ragioni di diritto su cui si fonda...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 382 del 21 gennaio 1986
«L'art. 418 c.p.c. sulla richiesta in caso di proposizione di domanda riconvenzionale di emissione di un nuovo decreto per la fissazione dell'udienza trova la sua specifica ragione nella necessità di provocare la modificazione di un provvedimento...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8685 del 31 maggio 2012
«...mese dal decreto presidenziale di fissazione dell'udienza - l'anticipazione della stessa, provvedendo a notificare il ricorso ed il nuovo decreto oltre il termine di dieci giorni, computati dal nuovo decreto, ma ben otto mesi prima dell'udienza).»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3747 del 29 marzo 1995
«Nel nuovo rito del lavoro, l'inosservanza, da parte del consulente tecnico d'ufficio nominato nel giudizio d'appello ai sensi dell'art. 441 c.p.c., del termine giudizialmente assegnatogli per il deposito della consulenza, non comporta alcuna...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11116 del 12 dicembre 1996
«In base al principio secondo cui i motivi del ricorso per cassazione non possono investire questioni che non siano state proposte innanzi al giudice di merito e la cui soluzione implicherebbe nuovi accertamenti di fatto, è inammissibile...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 20634 del 22 settembre 2006
«Se le condizioni di esistenza ed esigibilità della pretesa esecutiva non erano esistenti al momento della intimazione del precetto e per tale ragione il precetto, sia stato opposto, il creditore che voglia iniziare l'esecuzione sulla base della...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5327 del 4 aprile 2003
«...vendita all'incanto l'art. 590 c.p.c. stabilisce che, decorsi dieci giorni dal primo incanto andato deserto, il giudice dell'esecuzione dispone l'audizione delle parti e dei creditori iscritti non intervenuti, prima di disporre un nuovo incanto.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 14106 del 1 luglio 2005
«Ne deriva che nel giudizio di opposizione all'esecuzione o agli atti esecutivi il terzo pignorato non può in linea di principio ritenersi parte necessaria, perché per assumere tale qualità deve avere interesse all'accertamento della estinzione del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 18761 del 7 agosto 2013
«...posto a fondamento dell'atto introduttivo dell'opposizione, facendo così valere una "causa petendi" fondata su un vizio dell'atto non prospettato prima, con l'effetto di porre un nuovo tema d'indagine e di ampliare i termini della controversia.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 16155 del 8 luglio 2010
«...costitutivo del credito per danni reclamato radicalmente differente rispetto a quello azionato, nonché sottoponendosi al giudice un nuovo tema di indagine avente ad oggetto la verifica delle condizioni soggettive del creditore durante la mora.»