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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13013 del 31 maggio 2006
«In tema di esecuzione forzata per espropriazione immobiliare, anche l'I.V.A. rientra tra le spese di vendita da depositarsi in cancelleria, ai sensi dell'art. 580 cod proc. civ., per offrire all'incanto.»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 18185 del 29 luglio 2013
«In tema di espropriazione forzata immobiliare, l'assenza del creditore procedente e dei creditori intervenuti all'udienza di vendita con incanto non impedisce né invalida lo svolgimento delle attività del giudice dell'esecuzione o del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4615 del 5 settembre 1985
«Nell'esecuzione per espropriazione forzata immobiliare, le irregolarità, che si verifichino in sede di vendita con incanto, o di gara conseguente ad offerta in aumento del sesto, a causa della commissione, con la partecipazione dell'aggiudicatario...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8181 del 28 luglio 1999
«In tema di esecuzione forzata per espropriazione immobiliare, la formulazione di offerte con aumento di sesto successivamente all'incanto rappresenta non già il proseguimento di questo, ma una nuova fase del procedimento di vendita, con necessaria...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10971 del 10 dicembre 1996
«Nell'esecuzione forzata per espropriazione immobiliare, l'offerta con «aumento di sesto» di cui all'art. 584 c.p.c. non può essere formulata con espressa clausola di revocabilità, sebbene non sia prevista un'esplicita sanzione di nullità al...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6063 del 30 maggio 1995
«Nell'esecuzione forzata per espropriazione immobiliare, l'offerente all'incanto, il quale non si sia reso aggiudicatario per non aver rilanciato l'offerta superiore, è legittimato a formulare dopo l'incanto un'offerta con l'aumento del sesto sul...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 8187 del 22 luglio 1993
«Nell'esecuzione forzata per espropriazione immobiliare, la fase del rincaro, conseguente alla formulazione di offerte con «aumento di sesto» (art. 584 c.p.c.), rappresenta, non già il proseguimento del precedente (e concluso) incanto, ma...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5678 del 11 giugno 1990
«...gara ed alla nuova aggiudicazione, perché la maggior somma ricavata dalla vendita forzata si risolve in un vantaggio oltre che per i creditori anche per lo stesso debitore a prescindere dal soggetto in cui favore sia avvenuta l'aggiudicazione.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12544 del 22 settembre 2000
«Nell'esecuzione forzata per espropriazione immobiliare — così come nella vendita di immobili in sede di liquidazione dell'attivo fallimentare — la fase che si apre con l'aumento del sesto è retta dall'ordinanza di vendita prevista dall'art. 576...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2226 del 27 febbraio 1998
«Nell'esecuzione forzata per espropriazione immobiliare, l'aggiudicatario provvisorio può partecipare alla gara indicata nel secondo comma dell'art. 584 c.p.c. senza necessità di presentare una nuova domanda di acquisto dei beni pignorati e senza...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5506 del 8 aprile 2003
«In tema di esecuzione forzata per espropriazione immobiliare, l'inadempimento dell'aggiudicatario nel deposito del prezzo di vendita comporta, ai sensi dell'art. 587 c.p.c., la pronunzia da parte del giudice dell'esecuzione della decadenza...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5327 del 4 aprile 2003
«In tema di esecuzione forzata immobiliare, con riguardo alla vendita all'incanto l'art. 590 c.p.c. stabilisce che, decorsi dieci giorni dal primo incanto andato deserto, il giudice dell'esecuzione dispone l'audizione delle parti e dei creditori...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 27148 del 19 dicembre 2006
«Nell'attuale disciplina normativa dell'esecuzione forzata vige il principio della tassatività delle ipotesi di estinzione del processo esecutivo e, conseguentemente, non è legittimo un provvedimento di c.d. estinzione atipica fondato sulla...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1335 del 20 gennaio 2011
«In tema di esecuzione forzata, il rimedio dell'opposizione agli atti esecutivi di cui all'art. 617 c.p.c. è esperibile esclusivamente nei confronti di atti riferibili al giudice dell'esecuzione, il quale è l'unico titolare del potere di impulso e...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 14707 del 26 giugno 2006
«La norma dell'art. 591 ter c.p.c., in tema di operazioni di esecuzione per espropriazione di immobili delegate al notaio, quando, nel secondo comma, dispone che «restano ferme le disposizioni di cui all'art. 617» c.p.c., dev'essere interpretata...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15826 del 28 luglio 2005
«Nell'esecuzione forzata per espropriazione immobiliare, la distribuzione del ricavato, che segna la chiusura del procedimento esecutivo, precludendo l'opposizione di cui all'art. 615 c.p.c., non dev'essere intesa in senso letterale come...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2534 del 23 aprile 1982
«Nell'esecuzione forzata per espropriazione immobiliare, l'ordinanza, con la quale il giudice dell'esecuzione, dopo che il tribunale abbia deciso eventuali contestazioni ed opposizioni avverso il progetto di distribuzione della somma ricavata dalla...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2396 del 14 aprile 1980
«...in sede di distribuzione, a norma dell'art. 512 c.p.c., ma tende all'esclusione della distribuzione fra i creditori della somma ricavata dalla vendita di un bene costituente accessione dell'immobile aggiudicato a seguito della vendita forzata.»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 6809 del 19 marzo 2013
«In tema di esecuzione forzata su beni indivisi, mentre è consentita l'espropriazione dell'intera quota delle cose comuni spettante ad uno dei comproprietari, limitatamente a tutti i beni di una determinata specie (immobili, mobili o crediti), non...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7169 del 2 agosto 1997
«Nel corso dell'esecuzione forzata promossa dal creditore di uno solo dei coniugi in regime di comunione legale sui beni rientranti in detta comunione, al coniuge non obbligato vanno riconosciuti i rimedi processuali tanto della opposizione di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3648 del 17 giugno 1985
«Nel caso di espropriazione forzata di immobile indiviso, per debito di uno soltanto dei comproprietari, qualora il creditore procedente, dopo l'effettuazione del pignoramento con le formalità prescritte dall'art. 555 c.p.c. (ivi inclusa la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 170 del 8 gennaio 1966
«Nell'esecuzione forzata su beni indivisi l'avviso dell'avvenuto pignoramento agli altri comproprietari non può essere sostituito da equipollenti. Pertanto il creditore procedente deve necessariamente curare che esso venga notificato anche se i...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2624 del 20 febbraio 2003
«In tema di esecuzione forzata ed in ipotesi di espropriazione di beni indivisi l'ordinanza adottata ai sensi dell'art. 600 c.p.c., con la quale il giudice dell'esecuzione dispone la vendita della quota indivisa spettante al debitore esecutato —...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7922 del 26 aprile 2004
«In materia di esecuzione forzata, i motivi di invalidazione della vendita forzata a causa del mancato rispetto di norme del processo di espropriazione devono essere fatti valere come opposizione agli atti esecutivi nell'ambito di quel processo; in...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11090 del 10 novembre 1993
«In caso di esecuzione per rilascio, minacciata in base a titolo esecutivo rappresentato da decreto di trasferimento emesso dal giudice dell'espropriazione forzata immobiliare, l'opposizione all'esecuzione, cui è legittimato il possessore del bene,...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1880 del 13 maggio 1977
«L'esecuzione forzata per rilascio di immobili già condotti in locazione dalla pubblica amministrazione e destinati a sede in pubblici uffici — conseguentemente, nella specie, all'emissione della ordinanza prevista dall'art. 665 c.p.c. — è devoluta...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5384 del 5 marzo 2013
«In materia di esecuzione per rilascio, il decreto che trasferisca all'aggiudicatario una quota di comproprietà dell'immobile espropriato e condanni il debitore esecutato al rilascio può essere eseguito coattivamente nelle forme dell'esecuzione...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 18535 del 3 settembre 2007
«Nell'esecuzione forzata per consegna o rilascio, la tutela cautelare data dalla sospensione del processo esecutivo è esperibile fino a quando quest'ultimo non si chiuda e ciò avviene con l'atto dell'ufficiale giudiziario di immissione in possesso...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 572 del 22 gennaio 1987
«Consegue, che in ipotesi di inosservanza dell'ordine di reintegrazione, esso va eseguito coattivamente nelle forme dell'esecuzione forzata per rilascio, se si tratta di beni immobili, e qualora il compossessore tenuto alla reintegrazione abbia...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9599 del 22 aprile 2009
«Nell'ambito dell'esecuzione forzata per rilascio di immobili, i provvedimenti adottati dal giudice ai sensi dell'art. 609 c.p.c. non sono propriamente funzionali al rilascio, ma solo ad assicurare la custodia di beni che non costituiscono oggetto...»