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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2261 del 6 febbraio 2004
«Nella vendita con riserva di proprietà in corso alla data della dichiarazione del fallimento (o, come nella fattispecie, della liquidazione coatta amministrativa) del compratore, il venditore ha facoltà: di richiedere la restituzione della cosa...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7954 del 17 luglio 1991
«Qualora il creditore, munito di privilegio su autoveicolo, secondo la disciplina del R.D.L. 15 marzo 1927, n. 436, ne ottenga il sequestro, e poi se ne renda aggiudicatario in sede di vendita all'asta, l'opponibilità di tale acquisto nei confronti...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5994 del 14 marzo 2011
«In tema di espropriazione forzata presso terzi, l'attuazione delle ordinanze di assegnazione del giudice dell'esecuzione si compie non al momento della loro emissione, bensì quando il terzo, debitore del debitore, effettua il pagamento nei...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5230 del 4 marzo 2011
«In tema di efficacia della dichiarazione di fallimento sulla capacità patrimoniale del debitore, se è vero che compete al curatore la legittimazione alla restituzione di tutte le somme affluite sul conto del fallito ed ivi pervenute dopo la...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 21246 del 14 ottobre 2010
«L'azione promossa dal curatore, ai sensi dell'art. 44, secondo comma, legge fall., volta ad ottenere la dichiarazione d'inefficacia del pagamento effettuato in favore del fallito dopo la dichiarazione del fallimento, ha natura del tutto autonoma...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 18222 del 3 luglio 2008
«Nel caso di fallimento del traente di una cambiale tratta, il trattario che al momento del fallimento non aveva ancora accettato il titolo non è liberato se lo paga nelle mani del prenditore, a nulla rilevando che abbia incolpevolmente ignorato il...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 17954 del 1 luglio 2008
«In materia fallimentare, è ammissibile la compensazione legale fra il debito che la banca ha verso la curatela, conseguente ad un pagamento inefficace perché avvenuto dopo la dichiarazione di fallimento, ed il credito che la stessa vanta nei...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 19165 del 13 settembre 2007
«In tema di pagamenti spettanti al fallito, l'inefficacia degli stessi, se effettuati dopo la dichiarazione di fallimento ed a soggetti diversi dalla curatela, è conseguenza automatica dell'indisponibilità del patrimonio del fallito, valevole erga...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1544 del 26 gennaio 2006
«Poiché nel procedimento di espropriazione presso il terzo debitore l'effetto dell'ordinanza di assegnazione si configura come una cessione pro solvendo o una datio in solutum condizionata al pagamento della somma dovuta in favore del creditore...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 14382 del 8 luglio 2005
«In tema di inefficacia dei pagamenti ricevuti dal fallito dopo la dichiarazione di fallimento (art. 44, secondo comma, legge fall.), ove la banca girataria per l'incasso di un assegno sbarrato, presentato da un suo cliente, non si limiti ad...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5987 del 18 marzo 2005
«Il fallimento del traente, intervenuto prima dell'accettazione della tratta da parte del trattario, interrompe il processo formativo della delegazione di pagamento insita nell'emissione di una cambiale tratta, onde il pagamento eseguito dal...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 351 del 11 gennaio 2005
«L'azione revocatoria fallimentare dei pagamenti effettuati dal fallito nell'anno anteriore alla dichiarazione di fallimento (art. 67, secondo comma, legge fall.) e l'azione diretta ad ottenere la dichiarazione di inefficacia dei pagamenti eseguiti...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 17927 del 25 novembre 2003
«Ciò comporta, nel caso di rifiuto del domiciliatario della parte di cui sia intervenuta dichiarazione di fallimento, di ricevere la notificazione della sentenza di appello, senza aver reso noto l'evento interruttivo, e senza rendere all'ufficiale...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9218 del 23 ottobre 1996
«L'esigenza di assicurare l'esercizio del diritto di difesa dell'imprenditore prima della dichiarazione di fallimento comporta l'obbligo del tribunale fallimentare di disporne la previa comparizione in camera di consiglio (come previsto dall'art....»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4630 del 26 febbraio 2009
«La chiusura del fallimento, ancorché intervenuta in epoca anteriore all'entrata in vigore del d.lgs. 9 gennaio 2006, n. 5, comporta il venir meno delle incapacità personali derivanti al fallito dalla dichiarazione di fallimento, e ciò in virtù...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7110 del 25 maggio 2001
«L'improcedibilità del giudizio di convalida del sequestro conservativo che deriva come effetto dalla dichiarazione di fallimento in ragione del divieto posto dall'art. 51 L. fall., non determina anche, nel medesimo giudizio di convalida, la...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2814 del 16 marzo 1991
«La confisca obbligatoria del veicolo sorpreso a circolare senza la prescritta copertura assicurativa, ai sensi e dopo il decorso dei termini contemplati dall'art. 21 primo comma della L. 24 novembre 1981, n. 689, non trova ostacolo nella...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 17443 del 22 agosto 2011
«Nel caso in cui il convenuto in revocatoria sia una banca, fallita a sua volta, il potenziale conflitto tra la competenza del tribunale fallimentare, ai sensi dell'art. 24 legge fall., che ha dichiarato il fallimento dell'attore e quella prevista...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 19533 del 29 settembre 2004
«Il «concorso dei creditori» che con il fallimento, a norma dell'art. 52 legge fall., si apre sul patrimonio del fallito non comprende i crediti sorti dopo l'apertura della procedura, ancorché riferiti a precedenti comportamenti del fallito: per...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13007 del 23 dicembre 1997
«Gli interessi dovuti, dopo la dichiarazione di fallimento, sui crediti privilegiati per contributi di previdenza sociale trovano collocazione nel passivo della procedura in via chirografaria, posto che l'estensione del privilegio agli accessori...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2754 del 25 febbraio 2002
«Dalla disposizione dell'art. 72 L. fall. (che, benché dettata in relazione al contratto di compravendita, costituisce espressione di una regola generale) che desume il principio secondo cui lo scioglimento del rapporto contrattuale, determinato...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11953 del 8 agosto 2003
«L'art. 55, terzo comma, legge fall., nel prevedere la partecipazione al concorso con riserva (a norma degli artt. 95 e 113 della stessa legge) dei crediti condizionali, è norma eccezionale, che devia dal principio generale della cristallizzazione...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 10349 del 1 luglio 2003
«A seguito della presentazione della dichiarazione finale dei redditi da parte del curatore, il credito vantato dall'Amministrazione finanziaria nei confronti di un imprenditore fallito, che con la chiusura della procedura ritorna in bonis, non può...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9359 del 6 settembre 1995
«Il principio secondo cui in materia di risarcimento del danno sia contrattuale che extracontrattuale, trattandosi di un debito di valore, l'adeguamento della reintegrazione patrimoniale all'effettivo valore monetario al momento della decisione...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 268 del 16 gennaio 1982
«Qualora l'assegno di divorzio sia stato fissato, con sentenza passata in giudicato, non in una somma da corrispondersi in unica soluzione, ma bensì in una somma periodica, a carico direttamente del coniuge obbligato, la sopravvenienza del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3216 del 1 marzo 2012
«Il principio della cristallizzazione della massa passiva non impedisce, di regola, la sostituzione del credito spettante, in via di surrogazione o regresso, al coobbligato solidale, il quale abbia pagato in data successiva alla dichiarazione di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4842 del 5 aprile 2002
«La disposizione dell'art. 65 legge fall. (a norma del quale sono privi di effetto rispetto ai creditori i pagamenti di crediti che scadono nel giorno della dichiarazione di fallimento o posteriormente, se tali pagamenti sono stati eseguiti dal...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 20067 del 30 settembre 2011
«L'azione proposta dal curatore per far valere l'inefficacia, ex art 64 legge fall., della costituzione del patrimonio familiare effettuata dal fallito nel biennio anteriore alla dichiarazione di fallimento ha natura dichiarativa e, perciò, non è...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11760 del 6 agosto 2002
«Qualora, dopo la proposizione dell'azione revocatoria, sopravvenga il fallimento del debitore, la legittimazione alla prosecuzione del giudizio spetta esclusivamente al curatore, il quale agisce come sostituto processuale della massa dei...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 27230 del 23 dicembre 2009
«L'azione revocatoria esercitata dal curatore fallimentare, si sensi dell'art. 66, secondo comma, della legge fall., nei confronti di terzi aventi causa del primo acquirente del fallito, pur presupponendo l'esercizio della revocatoria fallimentare...»