-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 17871 del 24 novembre 2003
«In materia di esercizio di attività professionale, il professionista è responsabile anche per colpa lieve (art. 1176, secondo comma, c.c.), salvo che la prestazione dedotta in contratto implichi la soluzione di problemi tecnici di speciale...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5928 del 23 aprile 2002
«II professionista, nella prestazione dell'attività professionale, sia questa configurabile come adempimento di un'obbligazione di risultato o di mezzi, è obbligato, a norma dell'art. 1176 c.c., ad usare la diligenza del buon padre di famiglia; la...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9877 del 27 luglio 2000
«In tema di responsabilità professionale, la valutazione dell'inadempimento del professionista (tenuto all'adempimento di obbligazioni di mezzi e non di risultato) va fatta esclusivamente con riferimento alla violazione dei doveri inerenti...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8218 del 11 agosto 1990
«La responsabilità del prestatore di opera intellettuale è normalmente regolata dall'art. 1176 c.c., che fa obbligo al professionista di usare, nell'adempimento delle obbligazioni inerenti la sua attività professionale, la diligenza del buon padre...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 23918 del 9 novembre 2006
«In tema di responsabilità civile nell'attività medico chirurgica, il paziente che agisce in giudizio deducendo l'inesatto adempimento dell'obbligazione sanitaria deve provare il contratto e allegare l'inadempimento del professionista, restando a...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 24791 del 8 ottobre 2008
«Il medico viene meno all'obbligo di fornire un valido ed esaustivo consenso informato al paziente non solo quando omette del tutto di riferirgli della natura della cura cui dovrà sottoporsi, dei relativi rischi e delle possibilità di successo, ma...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 24759 del 28 novembre 2007
«Il rapporto che s'instaura tra paziente e ente ospedaliero ha fonte in un contratto a prestazioni corrispettive, consistenti, per quanto riguarda l'ente, nell'obbligo di fornire adeguate prestazioni assistenziali attraverso la predisposizione di...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12362 del 24 maggio 2006
«Il ricovero di un paziente in una struttura (pubblica o privata) deputata a fornire assistenza sanitaria avviene sulla base di un contratto tra il paziente stesso ed il soggetto gestore della struttura, e l'adempimento di tale contratto, con...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12198 del 2 ottobre 2001
«Il contratto di prestazione professionale avente ad oggetto la prestazione medica (nel caso di specie assistenza al parto) impone al sanitario dipendente della struttura ospedaliera gli obblighi di diagnosi, cura e assistenza e gli altri obblighi...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 16905 del 20 luglio 2010
«Sebbene incorra in responsabilità professionale il notaio il quale roghi un contratto di compravendita immobiliare senza accertare l'esistenza di una trascrizione pregiudizievole sull'immobile, il danno risarcibile derivato da tale condotta non si...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15726 del 2 luglio 2010
«In tema di liquidazione del "quantum" risarcibile, la misura del danno non deve essere necessariamente contenuta nei limiti di valore del bene danneggiato ma deve avere per oggetto l'intero pregiudizio subito dal soggetto danneggiato, essendo il...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 24939 del 29 novembre 2007
«In tema di responsabilità del notaio, la condotta colposa consistita nell'aver omesso di accertare che il procuratore non aveva il potere di concedere ipoteca sui beni posti a garanzia di mutuo bancario, integra la responsabilità del...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2485 del 5 febbraio 2007
«Non è nullo il contratto di compravendita con cui viene trasferito il diritto di proprietà di un immobile sul quale il venditore abbia esercitato il possesso per un tempo sufficiente al compimento dell'usucapione, ancorché l'acquisto della...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5868 del 16 marzo 2006
«Nel caso in cui un notaio sia stato richiesto della stipulazione di un contratto di compravendita immobiliare privata autenticata, qualora vi sia stato espresso esonero del notaio, per concorde volontà delle parti, con una clausola inserita nella...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 264 del 11 gennaio 2006
«I principi in tema di trascrizione sono finalizzati, in via principale, a dirimere il possibile conflitto fra più acquirenti dello stesso immobile o bene mobile registrato, con la conseguenza che all'eventuale inesattezza della nota di...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13825 del 23 luglio 2004
«Rientra tra gli obblighi del notaio, che sia richiesto della stipulazione di un contratto di compravendita immobiliare, lo svolgimento delle attività accessorie e successive necessarie per il conseguimento del risultato voluto dalle parti e, in...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1330 del 26 gennaio 2004
«Per il notaio richiesto della preparazione e stesura di un atto pubblico di trasferimento immobiliare, fa parte dell'oggetto della prestazione professionale la preventiva verifica, attraverso le visure, anche delle risultanze del registro...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 14934 del 23 ottobre 2002
«La responsabilità professionale del notaio nei confronti del cliente per inadempimento della prestazione professionale è di natura contrattuale, sicché legittimato a farla valere è esclusivamente la parte che ha richiesto detta prestazione,...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5158 del 6 aprile 2001
«L'opera professionale di cui è richiesto il notaio non si riduce al mero compito di accertamento della volontà delle parti e di direzione nella compilazione dell'atto, ma si estende alle attività preparatorie e successive perché sia assicurata la...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6514 del 19 maggio 2000
«Il notaio, in occasione della stipula del contratto «definitivo», ha l'obbligo, ai sensi degli artt. 1176 e 1375 c.c., di informare gli acquirenti ove questi ultimi non ne siano già a conoscenza aliunde della eventuale circostanza per cui,...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5232 del 21 aprile 2000
«Qualora le parti si rivolgano ad un notaio per ottenere la sua consulenza quale tecnico del diritto in relazione ad un contratto preliminare da redigere a cura del professionista, mirano ad assicurarsi che il contratto stesso sia non solo...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12089 del 24 maggio 2007
«Il depositario, al fine di evitare di incorrere in responsabilità per il furto, è tenuto, in base ai principi che regolano la ripartizione dell'onere probatorio in tema di inadempimento contrattuale, a dare la prova di aver posto in essere tutte...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 889 del 18 gennaio 2006
«L'adempimento del terzo, di cui all'art. 1180 c.c., non è inquadrabile nella previsione dell'art. 67, primo comma, legge fall., in quanto rientrano nella categoria di atti revocabili contemplati dalla predetta norma i contratti commutativi...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 76 del 12 gennaio 1976
«Il principio stabilito dall'art. 1181 c.c. (facoltà del creditore di rifiutare un adempimento parziale) e la regola dettata dall'art. 1455 c.c. (importanza dell'inadempimento, ai fini della risoluzione), operano in due sfere autonome, attenendo il...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 20 del 8 gennaio 1987
«L'accettazione, da parte del creditore, dell'adempimento parziale — che, a norma dell'art. 1181 c.c., egli avrebbe potuto rifiutare — non estingue il debito, ma semplicemente lo riduce, non precludendo conseguentemente al creditore stesso di...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3870 del 6 giugno 1983
«Il negozio con il quale l'acquirente di determinate cose mobili si obbliga alla restituzione dei relativi contenitori, versando, a tal fine, al venditore una somma a titolo di garanzia, non è riconducibile allo schema causale proprio del comodato...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 19958 del 14 ottobre 2005
«Ai fini dell'applicazione del terzo comma dell'art. 1182, c.c. è sufficiente l'esistenza di un criterio di determinazione convenzionale del corrispettivo dovuto, atteso che, quando tradizionalmente si ritiene che per l'applicazione della norma...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15849 del 15 dicembre 2000
«Dopo l'entrata in vigore della legge n. 39 del 1989, che disciplina la professione di mediatore (ed il cui art. 6 dispone che hanno diritto alla provvigione solo coloro che sono iscritti nei ruoli degli agenti di affari in mediazione), il...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8879 del 28 aprile 2005
«Al fine di determinare la competenza per territorio, con riferimento alla domanda proposta ai sensi dell'art. 20 R.D. n. 407/1905 da titolare di farmacia nei confronti di una casa farmaceutica per la sostituzione dei farmaci scaduti o, in...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4511 del 28 marzo 2001
«Il foro facoltativo del luogo ove deve eseguirsi un'obbligazione (art. 20 c.p.c.) deve essere individuato nel domicilio del debitore, a quel medesimo tempo, ai sensi del quarto comma dell'art. 1182 c.c., se oggetto della medesima è una somma di...»