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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1882 del 24 marzo 1982
«Il pignoramento di un credito incorporato in titolo cambiario, che, anziché nella dovuta forma del pignoramento presso il debitore del creditore procedente, prenditore o giratario del titolo, con materiale acquisizione del medesimo (artt. 1997...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4091 del 9 luglio 1982
«Qualora la domanda riconvenzionale, nelle cause soggette al rito del lavoro, quali le controversie in tema di rapporti agrari, sia stata tempestivamente proposta dal convenuto in sede di costituzione, a norma dell'art. 416 c.p.c., l'eventuale...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4472 del 10 agosto 1982
«La procura speciale idonea a consentire al procuratore la proposizione della querela di falso ex art. 221 c.p.c. deve contenere la specificazione del documento o dei documenti che la parte intenda impugnare. Non costituisce, pertanto, una procura...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4776 del 1 settembre 1982
«Nel procedimento di sfratto per morosità delineato dall'art. 658 c.p.c., la domanda di risoluzione del contratto di locazione per inadempimento dell'obbligazione di pagamento del canone è proposta con la notifica della citazione per convalida...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6637 del 4 dicembre 1982
«La possibilità di spostamento del dies a quo del termine di cinque giorni dal compimento del singolo atto, entro il quale va proposta l'opposizione agli atti esecutivi, e del suo differimento al momento in cui viene compiuto un atto esecutivo...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1847 del 11 marzo 1983
«Quando davanti al pretore, adito quale giudice del lavoro ai sensi dell'art. 413 c.p.c., venga proposta una domanda riconvenzionale (non soggetta, di per sé, al rito del lavoro), detto giudice deve procedere alla separazione dei procedimenti, e...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 3423 del 18 maggio 1983
«Nel giudizio di accertamento dell'obbligo del terzo, promosso dal creditore procedente a seguito di mancata o contestata dichiarazione del terzo stesso (art. 548 c.p.c.), il debitore esecutato ha qualità di parte necessaria. Pertanto, ove...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3664 del 27 maggio 1983
«Nel nuovo rito del lavoro, il giudice di appello, investito della questione concernente l'ammissibilità o meno della modifica, all'udienza di discussione del giudizio di primo grado, della domanda dal ricorrente proposta con l'atto introduttivo,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4600 del 8 luglio 1983
«La volontà negoziale diretta allo scioglimento di un contratto per mutuo consenso non può essere desunta dal comportamento di chi, pur senza chiedere in via riconvenzionale l'adempimento del contratto o la sua risoluzione per colpa dell'attore, si...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5258 del 5 agosto 1983
«Proposta dall'attore una domanda in relazione a rapporti caratterizzati dalla cosiddetta parasubordinazione a termini dell'art. 409 n. 3 c.p.c., incombe al convenuto la prova che il rapporto dedotto in giudizio si sia invece svolto con...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5566 del 14 settembre 1983
«La domanda di risoluzione del contratto di locazione per inadempimento del conduttore, ancorché non sia stata formulata espressamente dal locatore, è implicitamente contenuta e quindi tacitamente proposta con l'istanza di convalida dello sfratto...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 58 del 5 gennaio 1983
«L'istanza di sospensione del giudizio, in attesa della definizione di altra controversia, non può essere proposta per la prima volta in sede di legittimità, in quanto la concessione del richiesto provvedimento esula dalla funzione istituzionale...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 6175 del 21 ottobre 1983
«La sopravvenienza della rinuncia agli atti del giudizio, in relazione al quale sia stata proposta istanza di regolamento preventivo di giurisdizione, non preclude l'esame e la decisione sull'istanza medesima, in difetto di una formale declaratoria...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1316 del 24 febbraio 1984
«In tema di revocazione per ritrovamento, dopo la sentenza, di documenti decisivi che la parte non aveva potuto produrre in giudizio per causa di forza maggiore (art. 395 n. 3 c.p.c.), l'indicazione nell'atto di citazione della data di recupero dei...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1524 del 5 marzo 1984
«L'opposizione proposta dal debitore esecutato, per sostenere che il pignoramento sia stato effettuato su beni mobili rinvenuti non in luoghi a lui appartenenti, come prescritto dall'art. 513 c.p.c., bensì in immobili di proprietà altrui, integra...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2026 del 27 marzo 1984
«La domanda riconvenzionale in controversia che, benché soggetta al rito del lavoro, sia stata instaurata con quello ordinario ben può essere proposta, prima della trasformazione del rito disposta dal giudice, con lo stesso rito ordinario, con...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 2851 del 10 maggio 1984
«La dichiarazione d'improcedibilità dell'istanza di regolamento preventivo di giurisdizione, non depositata nel termine stabilito dall'art. 369 c.p.c., non osta all'ammissibilità di una successiva richiesta di regolamento che può essere avanzata...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3808 del 28 giugno 1984
«Nel giudizio soggetto al rito del lavoro, la decadenza del convenuto, ai sensi del secondo comma dell'art. 416 c.p.c., dal diritto di proporre eccezioni processuali e di merito che (come quella di prescrizione) non siano rilevabili d'ufficio...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 688 del 28 gennaio 1984
«La corte d'appello, davanti alla quale sia stata proposta querela di falso, è tenuta ex art. 355 c.p.c. a compiere una indagine preliminare volta ad accertare l'esistenza o meno dei presupposti, che giustificano l'introduzione del giudizio di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1077 del 9 febbraio 1985
«Nel nuovo rito del lavoro, la disciplina stabilita dagli artt. 414 n. 5 e 415, primo comma, c.p.c., per la quale l'attore è tenuto ad indicare nel ricorso i documenti che intende produrre e a depositarli in cancelleria insieme con l'atto...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 2182 del 28 marzo 1985
«L'istanza di regolamento preventivo di giurisdizione, che venga proposta, in pendenza del giudizio promosso davanti al pretore in funzione del giudice del lavoro, per sostenere la devoluzione della controversia al giudice specializzato, è...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2918 del 10 maggio 1985
«Qualora l'opposizione di terzo, a norma dell'art. 404 c.p.c., venga proposta da chi deduca la qualità di litisconsorte necessario pretermesso nel procedimento conclusosi con la sentenza opposta, l'accertamento del fondamento di detta deduzione...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3833 del 25 giugno 1985
«L'inammissibilità della domanda riconvenzionale, perché proposta oltre il termine fissato dall'art. 167 c.p.c., senza che la controparte abbia accettato il contraddittorio, non resta esclusa dalla circostanza che l'interesse alla domanda medesima...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4761 del 1 ottobre 1985
«Con riguardo ad esecuzione per il rilascio di immobile adibito ad albergo, l'opposizione proposta per denunciare l'inottemperanza del creditore all'obbligo di preavviso al prefetto, di cui all'art. 4 della L. 24 luglio 1936, n. 1692, integra...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4931 del 10 ottobre 1985
«È inammissibile il motivo di ricorso per cassazione che si risolva nella proposizione, o riproposizione, di questioni di legittimità costituzionale, od in critiche alla sentenza del giudice del merito circa la ritenuta irrilevanza di dette...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5155 del 19 ottobre 1985
«L'opposizione a decreto ingiuntivo, ove si tratti di crediti basati su alcuno dei rapporti di cui all'art. 409 c.p.c., sub art. 1 della L. 11 agosto 1973, n. 533, deve essere proposta in conformità delle norme introdotte da tale legge, e cioè con...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5546 del 12 novembre 1985
«A differenza delle preclusioni stabilite dagli artt. 183 e 184 c.p.c., le quali sono poste soltanto a tutela dell'interesse privato delle parti, onde la tardività di una domanda nuova, proposta nel corso del giudizio di primo grado, è sanata dalla...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 5680 del 19 novembre 1985
«Nel rito del lavoro, l'inammissibilità dell'eccezione del convenuto, perché non proposta nel termine fissato a pena di decadenza dall'art. 416 secondo comma c.p.c., è rilevabile d'ufficio, senza che si renda necessaria una sollecitazione da parte...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5802 del 22 novembre 1985
«Poiché l'interesse ad agire va inteso come possibilità di conseguire con il giudizio un risultato giuridicamente apprezzabile e non l'astratta soluzione delle questioni poste per i possibili ed eventuali riflessi che l'accertamento giudiziale...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1612 del 10 marzo 1986
«La contestazione del debitore circa la regolarità formale del precetto, per mancata indicazione della notifica del titolo esecutivo, configura opposizione agli atti esecutivi ai sensi del primo comma dell'art. 617 c.p.c. e va proposta – qualora la...»