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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 11298 del 28 ottobre 1995
«Il principio secondo cui il provvedimento per il regolamento preventivo di giurisdizione deve svolgersi nei confronti delle parti del giudizio di merito si applica anche nei confronti della parte che sia intervenuta in tale ultimo giudizio dopo la...»
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Cassazione civile, Sez. VI-1, ordinanza n. 7191 del 26 marzo 2014
«È inammissibile il regolamento di competenza promosso contro l'ordinanza con cui il giudice istruttore, concedendo la provvisoria esecuzione al decreto ingiuntivo opposto, si sia limitato a delibare la questione di competenza sollevata...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 14848 del 27 giugno 2007
«Il provvedimento del giudice che dispone la riapertura del verbale di udienza, che può ricondursi al potere di direzione del procedimento, deve essere sempre esercitato nel rispetto del diritto di difesa delle parti; pertanto, l'atto con cui il...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 18245 del 28 novembre 2003
«Il principio del contraddittorio stabilito dall'art. 101 c.p.c., correlato con gli artt. 3 e 24 della Costituzione, esige che il contraddittorio si realizzi durante tutto lo svolgimento del processo, e ciò anche anteriormente alla modifica del...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12286 del 20 agosto 2002
«Il principio del contraddittorio, sancito dall'art. 101 c.p.c., deve essere applicato anche ai procedimenti di volontaria giurisdizione, tutte le volte che sia identificabile un controinteressato; pertanto, il curatore dell'eredità giacente, per...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3632 del 8 aprile 1998
«Il principio del contraddittorio di cui all'art. 101 c.p.c. si correla sul piano costituzionale sia con la regola dell'uguaglianza affermata dall'art. 3 Cost., sia con il diritto di difesa, che, dichiarato dall'art. 24, secondo comma, Cost....»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11243 del 8 maggio 2010
«È inammissibile, tanto nel regime dell'art. 624 c.p.c. scaturito dalla riforma di cui alla l. n. 52 del 2006, quanto in quello successivo di cui alla l. n. 69 del 2009, il ricorso per cassazione ai sensi dell'art. 111 Cost. avverso l'ordinanza con...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 26196 del 18 giugno 2003
«In caso di procedimento per il reato di violenza sessuale aggravata in danno di una figlia minorenne, è legittimo il provvedimento che dispone a carico del condannato la perdita della potestà di genitore per tutti i delitti di cui agli artt. 609...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 17698 del 7 maggio 2010
«Il delitto di atti persecutori è reato ad evento di danno e si distingue sotto tale profilo dal reato di minacce, che è reato di pericolo.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 33 del 4 gennaio 1991
«Anche in caso di mancata comparizione o di assenza di opposizione dell'intimato l'emissione, ai sensi dell'art. 663 c.p.c., di ordinanza non impugnabile di convalida di sfratto, ha quale presupposto essenziale la sussistenza di un rapporto...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 767 del 23 marzo 2000
«Poiché l'elemento che connota il reato di deviazione di acque è la modificazione del naturale equilibrio idrico di un corso d'acqua con il mutamento della precedente destinazione che si attua spostandone il corso in altro invaso o distogliendone...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 21868 del 5 giugno 2002
«In tema di truffa, pur non esigendosi l'identità tra la persona indotta in errore e quella che subisce le negative conseguenze patrimoniali di tale induzione, è tuttavia da escludere la configurabilità del reato quando il soggetto indotto in...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11308 del 16 giugno 2004
«In tema di disciplina degli stranieri, la revoca del permesso di soggiorno per motivi familiari rilasciato ai sensi dell'art. 30, comma primo, D.L.vo n. 286 del 1998, la quale risulti fondata sul profilo della mancata convivenza, dopo il...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 122 del 9 gennaio 2004
«Il reclamo ai sensi dell'art. 739, primo comma, c.p.c. avverso il decreto del tribunale, in composizione monocratica, emesso su ricorso dello straniero extracomunitario avverso provvedimento dell'autorità amministrativa in materia di diritto...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 5519 del 17 giugno 1996
«In materia di procedimento di iscrizione delle imprese artigiane nel relativo albo, disciplinato dalla legge 8 agosto 1985, n. 443, il provvedimento in camera di consiglio con il quale il tribunale, investito del ricorso contro le deliberazioni...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10778 del 29 ottobre 1993
«Anche se assoggettati alla disciplina dell'art. 534 e ss. c.p.c., espressamente richiamata dall'art. 733, al quale rinvia l'art. 748 c.p.c., gli atti relativi alla vendita dei beni ereditari, avendo solo funzione attuativa del provvedimento di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10737 del 28 ottobre 1993
«Non è impugnabile con reclamo al presidente della corte di appello il provvedimento con il quale il presidente del tribunale rigetti la istanza di cancellazione del debitore cambiario protestato dallo elenco dei protesti, ai sensi dell'art. 3 L....»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6136 del 30 maggio 1991
«Il decreto - reso nel vigore dell'art. 9 della L. 1 dicembre 1970, n. 898 - con il quale si sia disposta l'attribuzione della pensione al coniuge divorziato, al pari di tutti i decreti camerali, non è appellabile, ma reclamabile ai sensi e nel...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4198 del 19 settembre 1978
«Ai sensi degli artt. 9 della L. 1 dicembre 1970, n. 898, sulla disciplina dei casi di scioglimento del matrimonio, 737, 738 e 739 c.p.c., la revisione, per fatti sopravvenuti, delle disposizioni concernenti l'affidamento dei figli ed i rapporti...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 209 del 5 gennaio 2005
«In tema di ricongiungimento familiare richiesto dallo straniero extracomunitario per i propri familiari, la circostanza che il visto di ingresso, che deve essere rilasciato dall'Autorità consolare una volta che la Questura, cui la domanda viene...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 14818 del 15 novembre 2000
«Il provvedimento emesso dal tribunale adito in sede di impugnazione avverso la radiazione dal ruolo nazionale dei periti assicurativi, pronunciata nei confronti di un iscritto ai sensi degli artt. 7 e 11 legge 17 febbraio 1992, n. 166 ha natura di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5877 del 24 maggio 1991
«Anche nel procedimento camerale (nella specie, per l'attribuzione al coniuge divorziato di una quota della pensione spettante al coniuge superstite, ex art. 9 L. 1 dicembre 1970, n. 898, nel testo modificato dall'art. 2 della L. 1 agosto 1978, n....»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3563 del 9 dicembre 1971
«In ordine alla legittimazione ed all'interesse dei terzi interessati ad agire in via contenziosa contro un provvedimento di volontaria giurisdizione autorizzativo di un atto lesivo di un loro diritto, occorre distinguere a seconda che i vizi del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6900 del 30 luglio 1996
«Qualora il procedimento camerale tipico, disciplinato dagli artt. 737 e seguenti c.p.c., sia previsto per la tutela di situazioni sostanziali di diritti o di status — come avviene, ex art. 5, comma quarto, legge n. 117 del 1988 per il procedimento...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5814 del 3 luglio 1987
«Poiché nei procedimenti di volontaria giurisdizione non è necessario il patrocinio di un procuratore legalmente esercente, prescritto dall'art. 82 c.p.c. per il caso di partecipazione al giudizio, nella controversia per la designazione dell'erede...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5493 del 5 aprile 2012
«In tema di impugnazione, nei procedimenti attivati su istanza di parte, ove un termine sia prescritto per il compimento di attività, la cui omissione si risolva in un pregiudizio per la situazione tutelata, deve essere assicurata all'interessato...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4482 del 26 marzo 2003
«Nei procedimenti in camera di consiglio che si svolgono nei confronti di più parti, la notificazione del decreto è idonea a far decorrere — tanto per il destinatario della notifica che del notificante — il termine di dieci giorni per la...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 3670 del 29 aprile 1997
«A norma del secondo comma dell'art. 739 c.p.c., nei procedimenti in camera di consiglio svolgentisi nei confronti di più parti, la notificazione del provvedimento che abbia definito il relativo procedimento è idonea a far decorrere il termine di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10833 del 17 ottobre 1995
«L'art. 739 c.p.c. — secondo cui, il provvedimento emesso in camera di consiglio dal tribunale, se è pronunziato in confronto di più parti, è reclamabile entro dieci giorni dalla sua notificazione — non deroga alla regola generale dettata dall'art....»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9695 del 25 settembre 1990
«Con riguardo al decreto reso al tribunale in esito al procedimento camerale per la concessione al coniuge divorziato della quota di pensione che sarebbe spettata al coniuge superstite (ex art. 9 L. n. 898 del 1970), il termine di dieci giorni per...»