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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2217 del 30 gennaio 2013
«L'art. 1461 c.c., il quale, basandosi sul principio "inadimplenti non est adimplendum", consente ad un contraente di sospendere l'esecuzione della propria prestazione se ha il timore, dimostrato dalle peggiorate condizioni economiche dell'altra...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7957 del 29 marzo 2013
«In tema di compravendita, grava sul venditore, in quanto tenuto a consegnare la cosa al compratore, ai sensi dell'art. 1476, n. 1), c.c., altresì l'obbligo strumentale di custodire la stessa fino al momento del suo effettivo trasferimento...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 550 del 17 gennaio 2012
«L'obbligazione di restituzione della cosa locata, gravante sul conduttore a norma dell'art. 1590 c.c., deve ritenersi adempiuta mediante la restituzione delle chiavi dell'immobile o con l'incondizionata messa a disposizione del medesimo, senza che...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 14650 del 27 agosto 2012
«In tema di contratto di appalto, il vincolo di responsabilità solidale fra l'appaltatore ed il progettista e direttore dei lavori, i cui rispettivi inadempimenti abbiano concorso in modo efficiente a produrre il danno risentito dal committente,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9741 del 22 aprile 2013
«Ai fini della liquidazione del compenso per le attività professionali non protette svolte dal mandatario non professionista, l'art. 1709 cod. civ. non impone che il compenso sia determinato nella stessa misura prevista, dalle tariffe...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1760 del 8 febbraio 2012
«Il principio di ultrattività del mandato alle liti, costituente una deroga alla regola per cui la morte del mandante estingue il mandato, secondo la disciplina generale della materia ai sensi dell'art. 1722 n. 4 c.c., opera solo all'interno della...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9353 del 8 giugno 2012
«In tema di contratto di agenzia, l'attribuzione all'agente della facoltà di riscossione dei crediti del preponente, di cui all'art. 1744 c.c., può avvenire in qualunque forma ed essere provata nei modi ordinari. (Nella specie, in applicazione...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2103 del 14 febbraio 2012
«La valutazione del requisito dell'urgenza e della rilevanza dell'accertamento tecnico preventivo è riservata al giudice del merito, il cui apprezzamento, concretandosi in una indagine di fatto, non è censurabile in sede di legittimità se...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 9764 del 14 giugno 2012
«Ai fini della configurabilità del contratto atipico di "vitalizio alimentare", il quale si differenzia dalla rendita vitalizia, di cui all'art. 1872 c.c., per il fatto di avere ad oggetto prestazioni basate sull' "intuitus personae", non è...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8776 del 31 maggio 2012
«La nullità della transazione su titolo nullo ex art. 1972 c.c. non consegue alla nullità di singole clausole del contratto base, se di esse non risulti, ai sensi dell'art. 1419 c.c., l'essenzialità rispetto al contratto stesso. (Nella specie, in...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6473 del 24 aprile 2012
«La ricognizione di debito e la promessa di pagamento, pur non avendo natura giuridica di confessione, consistendo la prima in una dichiarazione di scienza e la seconda in una dichiarazione di volontà, devono comunque provenire da soggetto...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3876 del 12 marzo 2012
«In tema di risarcimento del danno, affinché una condotta commissiva o omissiva possa essere fonte di responsabilità, ai sensi dell'art. 2043 c.c., è necessario che sia configurabile in capo al responsabile un obbligo giuridico di impedire l'evento...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7272 del 11 maggio 2012
«Affinché i genitori di una persona di giovane età, deceduta per colpa altrui, possano ottenere il risarcimento del danno patrimoniale per la perdita degli emolumenti che il figlio avrebbe loro verosimilmente elargito una volta divenuto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4043 del 19 febbraio 2013
«Il danno non patrimoniale costituisce una categoria unitaria ed omogenea, all'interno della quale le distinzioni tradizionali (come quella tra danno morale e danno biologico) possono continuare ad essere utilizzate al solo fine di indicare in modo...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3242 del 2 marzo 2012
«In tema di responsabilità civile, l'applicabilità dell'art. 2048 c.c. postula l'esistenza di un fatto illecito compiuto da un minore capace di intendere e di volere, in relazione al quale soltanto sono configurabili la "culpa in educando" e la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12900 del 24 luglio 2012
«La qualifica di un'attività come "pericolosa", ai sensi dell'art. 2050 c.c., dipende unicamente dal contenuto intrinseco di essa, a nulla rilevando né che alcuna norma di legge la qualifichi come pericolosa, né che sia svolta senza fine di lucro o...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1769 del 8 febbraio 2012
«La responsabilità del custode di cui all'art. 2051 c.c., di natura oggettiva, non può escludersi per il solo fatto che la vittima abbia usato la cosa fonte di danno volontariamente ed in modo abnorme (ferma restando, in tal caso, la valutazione...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 22898 del 13 dicembre 2012
«La responsabilità del custode di cui all'art. 2051 cod. civ,. è esclusa dal comportamento imprudente della vittima che, pur potendo prevedere con l'ordinaria diligenza una situazione di pericolo dipendente dalla cosa altrui, vi si esponga...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7125 del 21 marzo 2013
«A norma dell'art. 2051 c.c., incombe sul danneggiato l'onere di provare il nesso causale tra la cosa e il danno subìto, dovendo costui dimostrare che l'evento si è prodotto come conseguenza normale della particolare condizione, potenzialmente...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7404 del 11 maggio 2012
«Tra i corresponsabili di un danno sussiste sempre responsabilità solidale e paritaria, a nulla rilevando che ciascuno di essi abbia contribuito al verificarsi dell'evento dannoso finale rendendosi inadempiente ad obblighi scaturiti da fonti...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 259 del 8 gennaio 2013
«In tema di danni, rientra nei poteri discrezionali del giudice del merito (il cui mancato esercizio non è sindacabile in sede di legittimità) attribuire al danneggiato il risarcimento per equivalente, anziché in forma specifica come domandato...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3718 del 9 marzo 2012
«Quando la risarcibilità del danno non patrimoniale è espressamente prevista dalla legge (come nel caso di illecito costituente reato), essa prescinde dal rilievo, costituzionale o meno, del diritto leso (nella specie, la S.C. ha ritenuto corretta...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1025 del 17 gennaio 2013
«Il risarcimento del danno non patrimoniale può essere accordato al coniuge, ancorché separato legalmente, purché si accerti che l'altrui fatto illecito (nella specie il sinistro stradale causa del decesso) abbia provocato quel dolore e quelle...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2228 del 16 febbraio 2012
«La prova del danno non patrimoniale, patito dai prossimi congiunti di persona resa invalida dall'altrui illecito, può essere desunta anche soltanto dalla gravità delle lesioni, sempre che l'esistenza del danno non patrimoniale sia stata...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11950 del 16 maggio 2013
«Poiché il danno biologico ha natura non patrimoniale, ed il danno non patrimoniale ha natura unitaria, è corretto l'operato del giudice di merito che liquidi il risarcimento del danno biologico in una somma omnicomprensiva, posto che le varie voci...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8557 del 29 maggio 2012
«Le cosiddette "tabelle" uniformi predisposte dai Tribunali per la liquidazione del danno non patrimoniale non costituiscono dei documenti in senso proprio, né rappresentano degli elementi di fatto, come tali da allegare con gli atti introduttivi...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 908 del 16 gennaio 2013
«La lesione della capacità lavorativa generica, consistente nella idoneità a svolgere un lavoro anche diverso dal proprio, ma confacente alle proprie attitudini, costituisce un danno patrimoniale, che non è affatto necessariamente ricompreso nel...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 20292 del 20 novembre 2012
«Il danno biologico (cioè la lesione della salute), quello morale (cioè la sofferenza interiore) e quello dinamico-relazionale (altrimenti definibile "esistenziale", e consistente nel peggioramento delle condizioni di vita quotidiane, risarcibile...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1994 del 13 febbraio 2012
«Il datore di lavoro, in caso di violazione delle norme poste a tutela dell'integrità fisica del lavoratore, è interamente responsabile dell'infortunio che ne sia conseguito e non può invocare il concorso di colpa del danneggiato, avendo egli il...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2038 del 29 gennaio 2013
«L'art. 2087 c.c. non configura un'ipotesi di responsabilità oggettiva, in quanto la responsabilità del datore di lavoro va collegata alla violazione degli obblighi di comportamento imposti da norme di legge o suggeriti dalle conoscenze...»