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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2742 del 12 febbraio 2015
«Il pignoramento presso terzi eseguito prima del perfezionamento della notificazione del precetto nei confronti del debitore è legittimo qualora sia stata concessa l'autorizzazione all'esecuzione immediata ex art. 482 c.p.c., poiché in tal caso...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6894 del 7 aprile 2015
«La parte risultata totalmente vittoriosa non può impugnare la sentenza a sé favorevole per far valere motivi attinenti alla motivazione della stessa, neppure lamentando un ipotetico pregiudizio derivante dal formarsi del giudicato su di essa,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9746 del 27 febbraio 2014
«La dichiarazione di ricusazione può essere presentata fino alla conclusione degli accertamenti relativi alla costituzione delle parti. (In motivazione, la S.C. ha precisato che l'atto del giudice, prima del cui compimento la dichiarazione di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 16169 del 11 aprile 2014
«Nell'udienza camerale tenuta a seguito dell'opposizione proposta dalla persona offesa avverso la richiesta di archiviazione avanzata dal P.M., il giudice deve provvedere all'audizione dell'opponente qualora questi ne abbia fatto domanda e...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 4283 del 29 gennaio 2015
«In tema di diritto alla assistenza linguistica, l'art. 143 cod. proc. pen. nella formulazione introdotta dal D.Lgs. 4 marzo 2014, n. 32, non prevede la traduzione del decreto di convalida del sequestro in lingua comprensibile all'indagato...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 17905 del 29 aprile 2015
«L'omessa traduzione dell'ordinanza del tribunale del riesame nella lingua madre dell'indagato alloglotta non determina l'inefficacia della misura cautelare, poiché il decreto legslativo n. 32 del 2014 non ha inserito tale provvedimento tra gli...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 25280 del 13 giugno 2014
«La notifica al difensore dell'indagato dell'avviso di deposito dell'ordinanza applicativa di misura cautelare personale (nella specie, custodia cautelare in carcere), se effettuata a mezzo del telefono, non è valida, né determina la decorrenza del...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 26498 del 19 giugno 2014
«È affetta da vizio di nullità assoluta la notifica al difensore ai sensi dell'art. 161, comma quarto, cod. proc. pen., non preceduta dal tentativo di eseguire l'adempimento nei confronti dell'imputato che ha eletto o dichiarato domicilio anche ove...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 9380 del 4 marzo 2015
«L'individuazione fotografica non deve essere preceduta dalla descrizione delle fattezze fisiche della persona indagata, trattandosi di adempimento preliminare richiesto solo per la ricognizione di persona.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 40290 del 27 settembre 2013
«Il confronto non costituisce adempimento di cui sia imposta obbligatoriamente l'effettuazione da parte di alcuna norma processuale, in quanto, a fronte di contrastanti versioni fornite dai dichiaranti, spetta al giudice apprezzare, secondo il...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 14366 del 26 marzo 2013
«La distruzione delle cose sequestrate di cui sia pericolosa la custodia, secondo il combinato disposto dell'art. 260, comma terzo, c.p.p. e dell'art. 83 del d.l.vo 28 luglio 1989, n. 271 (disp. att. c.p.p.) non costituisce accertamento tecnico non...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 28270 del 1 luglio 2014
«Nel caso di emissione di nuova misura cautelare custodiale conseguente ad una dichiarazione di inefficacia, ai sensi dei commi 5 e 10 dell'art. 309 c.p.p., di quella precedente, il giudice per le indagini preliminari non è tenuto ad interrogare...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 11090 del 16 marzo 2015
«La previsione di cui all'art. 542 cod. proc. pen. - che prevede la condanna del querelante al pagamento delle spese nel caso di assoluzione perché il fatto non sussiste o perché l'imputato non lo ha commesso - non si applica nel caso in cui...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 6079 del 25 maggio 1998
«Anche dopo l'entrata in vigore del nuovo codice di rito, il visto del procuratore generale sulle sentenze dei giudici di primo grado del distretto costituisce un adempimento di carattere amministrativo destinato a consentire alla massima autorità...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 11994 del 14 marzo 2013
«In ipotesi di accoglimento del ricorso per cassazione della parte civile avverso una sentenza di assoluzione, al di fuori dei casi in cui il giudice penale abbia accertato che il fatto non sussista o che l'imputato non lo abbia commesso o che il...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2591 del 13 giugno 1998
«La Corte di cassazione risolve una questione di diritto anche quando giudica sull'adempimento dell'obbligo della motivazione. Ne deriva che il giudice di rinvio è tenuto a giustificare il proprio convincimento secondo lo schema implicitamente o...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9476 del 22 ottobre 1997
«Il giudice di rinvio, dopo l'annullamento per vizio di motivazione, può, senza violare l'obbligo di conformarsi al cosiddetto giudicato interno, pervenire nuovamente all'affermazione di responsabilità dell'imputato sulla scorta di argomentazioni...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 39952 del 5 dicembre 2006
«In tema di patteggiamento in appello, è inammissibile il ricorso in cassazione che deduca la carenza o insufficienza della motivazione in ordine alla mancata applicazione dell'art. 129 c.p.p., allorquando la rinuncia ai motivi in punto di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 29344 del 19 luglio 2001
«In tema di affidamento in prova al servizio sociale (artt. 47 e 47 bis ord. pen.), l'irreperibilità dell'istante, se può legittimare il rigetto della richiesta per motivi di merito (con riferimento ai contatti con il servizio sociale,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6306 del 19 marzo 2014
«Ai fini della dichiarazione di fallimento, la ragionevole contestazione dei crediti toglie all'inadempimento del debitore il significato indicativo dell'insolvenza, cosicché il giudice deve procedere all'accertamento, sia pur incidentale, degli...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 10097 del 19 novembre 1996
«Qualora, dopo il fallimento del promissario acquirente, venga dichiarata la risoluzione di un contratto preliminare di compravendita (nella specie, per inadempimento del promittente venditore all'obbligo di procurarsi la proprietà del bene, per...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 893 del 17 gennaio 2008
«Nel caso di contestuale proposizione da parte del curatore fallimentare di azione revocatoria ex art. 67 legge fall. avente ad oggetto la concessione di ipoteca iscritta contro il debitore prima della sua ammissione alla procedura di concordato...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5058 del 5 marzo 2007
«Nell'ipotesi di revocatoria ai sensi dell'art. 67, primo comma, n. 1, legge fallim. la proporzionalità tra le prestazioni delle parti deve essere verificata considerando le obbligazioni dedotte nel contratto, senza tener conto di successivi...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 18570 del 15 settembre 2004
«Ove l'azione revocatoria venga proposta ai sensi dell'art. 67, primo comma, n. 1, legge fall., con riferimento ad un atto traslativo il cui effetto si sia interamente prodotto, pur se le prestazioni ulteriori a carico del venditore fallito siano...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10117 del 2 maggio 2006
«In tema di revocatoria fallimentare degli atti a titolo oneroso posti in essere nei due anni anteriori alla dichiarazione di fallimento, l'onere di provare la notevole sproporzione tra le prestazioni, che legittima la revoca dell'atto ai sensi...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5057 del 5 marzo 2007
«In tema di azione revocatoria fallimentare, la cessione di un credito costituisce un mezzo anormale di pagamento, in quanto, sostituendo (o aggiungendo) un debitore ad un altro, lascia il credito almeno temporaneamente insoddisfatto, traducendosi...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 16874 del 12 agosto 2005
«In tema di azione revocatoria fallimentare, le rimesse effettuate dal terzo fideiussore sul conto corrente dell'imprenditore, poi fallito, non sono revocabili ai sensi dell'art. 67, secondo comma, della legge fallimentare, quando risulti che...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 18998 del 22 settembre 2004
«In tema di revocatoria fallimentare di rimesse di conto corrente eseguite da un terzo — nella dedotta (dall'accipiens) veste di fideiussore — sul conto del fallito, se pure deve ammettersi che il principio di autonomia contrattuale consente che il...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9306 del 20 aprile 2006
«In tema di revocatoria fallimentare, nel caso di costituzione in pegno di un certificato di credito, avente natura di titolo al portatore, a garanzia di un'apertura di credito, con riconoscimento alla banca garantita del potere di disporre del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 21237 del 5 novembre 2004
«In tema di revocatoria fallimentare di rimesse in conto corrente bancario, ove il titolo giuridico della rimessa (il quale è determinante per la individuazione degli effetti e della disciplina applicabile, non avendo l'inclusione nel conto...»