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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 24535 del 9 giugno 2015
«Ai fini della configurabilità del delitto di favoreggiamento personale non è necessaria la dimostrazione dell'effettivo vantaggio conseguito dal soggetto favorito, occorrendo solo la prova della oggettiva idoneità della condotta favoreggiatrice ad...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 24035 del 15 giugno 2011
«Per la sussistenza dell'elemento soggettivo del delitto di favoreggiamento personale è sufficiente il dolo generico, che deve consistere nella cosciente e volontaria determinazione delle condotte nella consapevolezza della loro natura elusiva...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 10778 del 14 marzo 2002
«Sussiste il concorso di persone nel reato di estorsione anche quando il contributo del correo sia limitato alla fase finale dell'attività delittuosa, dovendosi escludere la configurabilità del delitto di favoreggiamento personale, la cui condotta...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 8786 del 8 luglio 1999
«Per la sussistenza del delitto di favoreggiamento personale non è necessario il dolo specifico, ma è sufficiente il dolo generico, che consiste nella volontà cosciente di aiutare una persona a sottrarsi alle investigazioni o alle ricerche...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1325 del 16 luglio 1998
«La differenza tra concorso nel reato e favoreggiamento va individuata con riferimento all'elemento psicologico, dimodoché é ravvisabile il concorso nel reato presupposto se l'agente non si limiti ad aiutare taluno a eludere le investigazioni...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 10735 del 18 ottobre 1994
«Il dolo costitutivo del delitto di favoreggiamento personale (art. 378 c.p.) consiste nella coscienza e volontà di prestare aiuto ad una persona in relazione ad un reato commesso, per eludere le investigazioni o per sottrarsi alle ricerche....»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6308 del 7 luglio 1983
«L'elemento psicologico del reato di favoreggiamento personale consiste nella coscienza e volontà di prestare aiuto ad una persona in relazione ad un reato commesso per eludere le investigazioni o sottrarsi alle ricerche dell'autorità. Pertanto,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 11159 del 23 novembre 1982
«Il favoreggiamento personale è un reato formale, nel senso che per la sua perfezione non è richiesto che si raggiunga l'intento ed esso si consuma non appena è stato posto in essere l'aiuto idoneo ad eludere le investigazioni. Tuttavia il...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6251 del 24 giugno 1982
«L'elemento soggettivo del delitto di favoreggiamento personale va individuato nella consapevolezza dell'agente di fuorviare, con la sua condotta, l'attività di ricerca o d'investigazione, senza che sia necessario che egli conosca la sussistenza...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5330 del 11 febbraio 2011
«È configurabile il tentativo di favoreggiamento personale nell'ipotesi in cui taluno si adoperi per procurare alla persona indagata la prova dell'estraneità al delitto ascrittole, inducendo un terzo a testimoniare il falso, senza riuscire...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3973 del 5 novembre 1994
«Perché si realizzi il reato di favoreggiamento personale occorre che la condotta di aiuto sia potenzialmente lesiva delle investigazioni dell'autorità: ciò comporta che la stessa debba pervenire alla percezione ed entrare nella sfera dell'organo...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9756 del 13 ottobre 1992
«In tema di favoreggiamento personale, il tentativo, ancorché astrattamente ipotizzabile nei casi in cui l'efficienza causale della condotta venga neutralizzata da un fatto indipendente dalla volontà del colpevole, non può configurarsi quando gli...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 13220 del 7 ottobre 1989
«Solo le cause obiettive di esclusione del delitto presupposto escludono la configurabilità del reato di favoreggiamento, mentre le cause subiettive di non punibilità e la mancanza delle condizioni di procedibilità ne consentono la ravvisabilità.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 33243 del 31 luglio 2013
«Il delitto di partecipazione ad associazione mafiosa si distingue da quello di favoreggiamento, in quanto nel primo il soggetto interagisce organicamente e sistematicamente con gli associati, quale elemento della struttura organizzativa del...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 18082 del 10 maggio 2011
«È configurabile il concorso tra il delitto di calunnia e quello di favoreggiamento personale nella condotta di colui che accusi falsamente taluno di aver commesso un reato al fine di sviare le indagini dal vero autore dello stesso.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 41722 del 25 novembre 2010
«Non è configurabile il concorso nel delitto di favoreggiamento da parte del soggetto favorito che abbia istigato la condotta posta in essere dagli autori materiali del reato.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4927 del 6 febbraio 2004
«Il reato di favoreggiamento non è configurabile, con riferimento al delitto di illecita detenzione di sostanza stupefacente, in costanza di detta detenzione, atteso che nei reati permanenti qualunque agevolazione del colpevole, prima che la...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 40375 del 23 ottobre 2003
«Il concorso esterno in associazione di tipo mafioso si distingue dal reato di favoreggiamento personale, in quanto l'aiuto non solo è prestato ad uno o più partecipi mentre l'associazione è ancora in atto, ma è rivolto al singolo in quanto...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 11057 del 8 novembre 1995
«Il reato di cui all'art. 378 c.p. — favoreggiamento personale — ha come presupposto la commissione (senza compartecipazione) di altro reato per il cui accertamento siano in corso indagini; e, quindi, favoreggiato può essere solo colui che è...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 511 del 19 gennaio 1994
«La detenzione illegale di arma tutela l'ordine pubblico, a fini di prevenzione dei delitti contro la vita e l'incolumità pubblica, mentre il favoreggiamento personale è delitto contro l'amministrazione della giustizia. Il primo reato si concreta...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 463 del 4 maggio 1993
«L'incompatibilità tra favoreggiamento personale e reato presupposto va riconosciuta nei soli casi in cui l'un reato sia estrinsecazione dell'altro concorrendo la medesima condotta a integrare sia un'attività di partecipazione al reato presupposto,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 16464 del 14 dicembre 1990
«Tra il favoreggiamento personale e la corruzione propria vi è concorso di reati dato che le fattispecie edittali tutelano beni giuridici diversi. In quella di favoreggiamento l'interesse specifico è costituito dal buon funzionamento dell'attività...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 10760 del 27 luglio 1990
«Il favoreggiamento è ipotizzabile anche nella fase esecutiva del sequestro di persona, a scopo di estorsione, senza che ciò comporti necessariamente concorso in quest'ultimo delitto. La differenziazione tra concorso e favoreggiamento va tratta...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 9242 del 15 settembre 1988
«Commette il delitto di partecipazione ad associazione per delinquere, e non quello di favoreggiamento personale, il soggetto che organicamente e sistematicamente opera con gli associati a delinquere, come elemento strutturale dell'apparato del...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3492 del 16 marzo 1988
«La materialità della condotta tipica del delitto di partecipazione ad associazione criminosa si concreta nel compito o nel ruolo, anche generico, che il soggetto svolge o si è impegnato a svolgere, nell'ambito dell'organizzazione, per portare il...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1896 del 12 febbraio 1988
«La figura criminosa dell'assistenza agli associati è delimitata dalla riserva contenuta nell'art. 418 c.p., nel senso che l'assistenza non deve essere tale da costituire concorso nell'associazione per delinquere, né deve essere tale da integrare...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8389 del 29 settembre 1982
«Nel delitto di favoreggiamento quando l'aiuto al ricercato si estrinseca nell'uso della violenza o minaccia al pubblico ufficiale, si determina il concorso dell'ulteriore delitto di resistenza, poiché con lo stesso comportamento vengono violati...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 15972 del 29 novembre 1990
«Nei casi di favoreggiamento personale lieve (fattispecie di cui al terzo comma dell'art. 378 c.p.) è applicabile il beneficio dell'amnistia concesso con D.P.R. 12 aprile 1990, n. 75, né rileva la circostanza che il delitto favorito abbia natura...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2730 del 21 marzo 1997
«L'aggravante di cui all'art. 7 comma primo del D.L. 13 maggio 1991 n. 152 convertito in legge 12 luglio 1991 n. 203 (secondo cui per i delitti puniti con pena diversa dall'ergastolo, commessi avvalendosi delle condizioni previste dall'art. 416 bis...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 2100 del 21 gennaio 1997
«Il delitto di concorso nel reato di associazione a delinquere di stampo mafioso e quello di favoreggiamento aggravato dal fine di agevolare l'attività dell'associazione stessa, ai sensi dell'art. 7 del D.L. 13 maggio 1991, n. 152, convertito con...»