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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 18757 del 28 luglio 2017
«Costituiscono atti pubblici, a norma dell'art. 2699 c.c., soltanto gli atti che i pubblici ufficiali formano nell'esercizio di pubbliche funzioni certificative delle quali siano investiti dalla legge, mentre esulano da tale nozione gli atti dei...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 40281 del 5 settembre 2017
«Ai fini dell'applicazione della recidiva "specifica" ex art. 99, comma 2, n. 1, cod. pen., il falso nummario, che tutela il bene della pubblica fede, non costituisce "reato della stessa indole" rispetto a precedenti penali relativi esclusivamente...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 17586 del 6 aprile 2017
«In tema di delitti di corruzione, l'"atto d'ufficio" non deve essere inteso in senso strettamente formale in quanto esso è integrato anche da un comportamento materiale che sia esplicazione di poteri-doveri inerenti alla funzione concretamente...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 36904 del 25 luglio 2017
«In tema di reati contro la fede pubblica, costituiscono generalità ufficiali di identificazione, da parte dell'ordinamento italiano, quella che il soggetto extra-comunitario dichiara all'atto della richiesta di asilo politico, in relazione alle...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 26857 del 29 maggio 2017
«Non integra l'ipotesi di danneggiamento aggravato, ai sensi dell'art. 635, comma secondo, n. 1, in relazione all'art. 625, comma primo, n. 7 cod. pen. (fatto commesso su cose esposte alla pubblica fede), la forzatura della porta di ingresso di un...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 28360 del 7 giugno 2017
«In tema di danneggiamento, sussiste continuità normativa tra la previgente fattispecie aggravata di cui all'art. 635, comma 2, n. 3, cod. pen., in relazione all'art. 625, comma 1, n. 7, cod. pen. (fatto commesso su cose esposte alla pubblica fede...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 51438 del 10 novembre 2017
«Integra l'ipotesi di danneggiamento aggravato, commesso su cose esposte alla pubblica fede, la forzatura di un cancello di accesso ad un box/garage, poiché al suo interno non è presente il titolare, considerato che la "ratio" della maggiore tutela...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 8634 del 22 febbraio 2018
«Integra un'ipotesi di danneggiamento aggravato, commesso su cose esposte alla pubblica fede, la forzatura della porta di ingresso di un'abitazione affacciata sulla pubblica via, a nulla rilevando che all'interno sia presente il proprietario,...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 22979 del 2 ottobre 2017
«...rilevanza del documento, giacché soltanto con l'effettiva promozione di accertamenti della falsificazione denunciata si coinvolge il generale interesse all'intangibilità della pubblica fede dell'atto, che l'organo requirente è chiamato a tutelare.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 36767 del 24 luglio 2017
«In tema di estradizione processuale, il giudice può valutare, ai fini della verifica della sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza prescritta dall'art. 705 cod. proc. pen., le dichiarazioni accusatorie rese dal testimone anonimo. (Fattispecie...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 55412 del 12 dicembre 2018
«Ai fini della configurabilità del reato di infedeltà patrimoniale ex art. 2634 cod. civ., è necessario un antagonismo di interessi effettivo, attuale e oggettivamente valutabile tra l'amministratore agente e la società, a causa del quale il primo,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1287 del 29 maggio 1962
«...perdesse ogni efficacia, perché si presuppone che esso può circolare validamente anche dopo la pubblicazione del decreto di ammortamento e che il portatore possa avere acquistato la titolarità del credito cartolare quale terzo di buona fede.»
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Cassazione civile, sentenza n. 526 del 5 marzo 1963
«Soltanto nel giudizio rescissorio è necessario l'intervento del P.M., poiché in questo soltanto si provvede all'accertamento della denunziata falsificazione, riguardo al quale è evidente il generale interesse all'intangibilità della fede pubblica,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5160 del 21 settembre 1981
«È valida, a norma dell'art. 83 c.p.c., la procura al difensore per un giudizio civile (nella specie: ex art. 314 comma 12 c.c.) rilasciata da un detenuto mediante dichiarazione ricevuta dal direttore dello stabilimento carcerario ed iscritta nel...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5711 del 20 giugno 1996
«Per la contestazione dell'autografia della sottoscrizione apposta dal difensore per autenticare una procura speciale rilasciata in calce o a margine dell'atto introduttivo del giudizio è necessaria la querela di falso, attesa la natura dell'atto...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5305 del 1 giugno 1999
«La fede pubblica assiste solo le attività compiute dall'ufficiale giudiziario, le dichiarazioni da lui ricevute ed i fatti avvenuti in sua presenza, risultanti dall'atto da lui compilato, con le richieste modalità, nel luogo in cui è formato,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4590 del 11 aprile 2000
«La relata di notificazione di un atto fa fede fino a querela di falso per le attestazioni che riguardano l'attività svolta dall'ufficiale giudiziario procedente, la constatazione di fatti avvenuti in sua presenza ed il ricevimento delle...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8925 del 2 luglio 2001
«La querela di falso non può essere proposta se non allo scopo di togliere ad un documento (atto pubblico o scrittura privata) la idoneità a far fede e servire come prova di determinati rapporti, sicché, ove siffatte finalità non debbano essere...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2271 del 4 febbraio 2005
«...giudiziaria, e di accertare la verità del fatto pubblicato, restando altrimenti responsabile dei danni derivati dal reato di diffamazione a mezzo stampa, salvo che non provi l'esimente di cui all'art. 59 ultimo comma c.p. e cioè la sua buona fede.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12086 del 24 maggio 2007
«La querela di falso civile in via incidentale o principale è consentita contro l'atto pubblico o le scritture private, cioè in genere contro le prove documentali precostituite, in quanto facciano fede ai sensi degli artt. 2699 e 2702 c.c., ed è...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 25722 del 24 ottobre 2008
«Al fine dell'osservanza delle norme che prevedono l'intervento obbligatorio del P.M. nel procedimento per querela di falso, a tutela di interessi generali per la pubblica fede, ai sensi dell'art. 221, terzo comma, c.p.c., non è necessaria la...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 27282 del 14 novembre 2008
«La sottoscrizione della procura alle liti rilasciata all'estero non deve essere semplicemente legalizzata, ma autenticata da notaio o da altro pubblico ufficiale autorizzato dalla legge dello Stato estero ad attribuirle pubblica fede ; essa,...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3147 del 22 marzo 1975
«Le aggravanti del mezzo fraudolento e della esposizione alla pubblica fede possono concorrere nel delitto di furto di autoveicoli anche quando questi siano stati lasciati incustoditi senza l'adozione di particolari precauzioni. Invero la...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 5261 del 22 aprile 1976
«Le circostanze aggravanti di cui ai nn. 2 e 7 dell'art. 625 c.p. possono concorrere nella ipotesi di furto di autoveicolo lasciato incustodito alla pubblica fede, aperto con mezzi fraudolenti o violenti (uso di chiavi false, forzatura di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 15463 del 4 dicembre 1978
«Il delitto di falso in scrittura privata non è escluso dal consenso o dalla acquiescenza della persona di cui fu falsificata la firma, perché la tutela penale ha per oggetto la pubblica fede, che viene compromessa dalla formazione di una scrittura...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 824 del 29 gennaio 1983
«Il delitto di frode in commercio concorre con la contravvenzione alle norme sulla produzione di pasta alimentare di grano duro, poiché la norma del codice penale è posta a tutela della buona fede degli acquirenti mentre le disposizioni della L. 4...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 4397 del 7 maggio 1985
«Nell'ipotesi di furto di sabbia o ghiaia dal greto o dal letto di un fiume (o dal lido del mare) non è applicabile la circostanza aggravante dell'esposizione alla pubblica fede sia perché detta esposizione avviene per naturale destinazione e non...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 4671 del 14 aprile 1988
«In tema di furto di autoveicolo lasciato sulla pubblica via, la circostanza aggravante inerente alla pubblica fede non è esclusa dalla possibilità di una sorveglianza eventuale e saltuaria da parte del proprietario del veicolo, ricorrendo...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 6403 del 27 maggio 1988
«L'attenuante di cui all'art. 62, n. 6, c.p. in entrambe le due ipotesi, riparatoria e di ravvedimento operoso, è applicabile anche ai reati contro la fede pubblica e quindi anche ai reati di falso in atto pubblico.»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 9344 del 21 settembre 1988
«In tema di furto aggravato in quanto commesso su cose esposte per consuetudine alla pubblica fede, ai sensi dell'art. 625, n. 7 c.p., ricorre tale ipotesi delittuosa nel caso di furto di un portasci adeguatamente fissato sul tetto di...»